Sport News Immagini - Tutto quello che cerchi sul motorsport lo trovi qui!

Hot News
Il 4° Rally Città di Foligno pronto a dare il via alle sfide Tricolori su Terra: da oggi aperte le iscrizioni

Il 4° Rally Città di Foligno pronto a dare il via alle sfide Tricolori su Terra: da oggi aperte le iscrizioni

BOLZA CORSE ALLARGA LA FAMIGLIA A VARANO

BOLZA CORSE ALLARGA LA FAMIGLIA A VARANO

La pelea por el Mundial comienza en el MXGP Argentina YPF

La pelea por el Mundial comienza en el MXGP Argentina YPF

LA COSTANZA È NEL MIRINO DI SCARPA PER IL 2025

LA COSTANZA È NEL MIRINO DI SCARPA PER IL 2025

LANTERNA CORSE RALLY TEAM, IL 2025 INIZIA ALLA RONDE VAL MERULA

LANTERNA CORSE RALLY TEAM, IL 2025 INIZIA ALLA RONDE VAL MERULA

Ronde della Val Merula, sono 93 gli equipaggi iscritti   Al via il ligure Fabio Andolfi in cerca del poker insieme a tanti altri big

Ronde della Val Merula, sono 93 gli equipaggi iscritti Al via il ligure Fabio Andolfi in cerca del poker insieme a tanti altri big

Giovanni Trentin tra il Terra e il WRC con ACI Team Italia: “sarà un bel salto, ma zero pressioni”

Giovanni Trentin tra il Terra e il WRC con ACI Team Italia: “sarà un bel salto, ma zero pressioni”

BISORI PUNTA ALL’ITALIANO JUNIOR MX CON JTEAM

BISORI PUNTA ALL’ITALIANO JUNIOR MX CON JTEAM

MILLIONAIRE RACING TEAM 2025: PASSIONE, IMPEGNO E NUOVE SFIDE

MILLIONAIRE RACING TEAM 2025: PASSIONE, IMPEGNO E NUOVE SFIDE

Ott Tänak (EST) and Martin Järveoja (EST) of team HYUNDAI SHELL MOBIS WORLD RALLY TEAM perform during World Rally Championship Sardinia in Alghero, Italy on May 31, 2024 // Jaanus Ree / Red Bull Content Pool // SI202405311675 // Usage for editorial use only //

Rally Italia Sardegna: pronta la 22ma edizione

42^ Cesana-Sestriere, lo spettacolo immutato nel tempo

42^ Cesana-Sestriere, lo spettacolo immutato nel tempo

Sono trascorsi 63 anni dalla prima edizione della cronoscalata delle Montagne Olimpiche, che ancora non si chiamavano così, ma il loro fascino nel tempo è rimasto immutato. E vi raccontiamo la sua storia dal 1961 alla gara di domenica scorsa. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto Magnano/sportnewsimmagini.it

 

SESTRIERE (TO), 7 luglio – Confesso di andare a memoria. Cercando di ricordare le gare automobilistiche in salita piemontesi, di cui si è persa traccia. Innanzi tutto la Susa-Moncenisio (1902), la Sassi-Superga di inizio Novecento, ma ho trovato ben poco su di lei, precedute da una Madonna del Pilone-Pino Torinese (21 aprile 1900) e credo ci sia stata una Torino-Colle della Maddalena. Andando nel biellese la Occhieppo-Graglia e la Biella-Santuario di Oropa; in Valle d’Aosta, per il momento mi viene in mente la Aosta-Gran San Bernardo, la Aosta-Pila, ma con tutte quelle belle montagne di corse ve ne saranno state sicuramente altre. Nel cuneese la Garessio-San Bernardo e la mitica Cuneo-Colle della Maddalena, cui parteciparono i grandi degli anni Trenta come Nuvolari. Come cronoscalata pura è rimasta solo la Cesana-Sestriere che in quanto a storia e tradizione non ha nulla da invidiare alle grandi gare del passato.

 

La prima edizione si svolse il 6 agosto del 1961 per opera dell’Automobil Club Torino che voleva festeggiare in modo automobilistico i cento anni dell’Unità di Italia e il miglior modo per rendere omaggio a quella importante ricorrenza era organizzare una gara in salita. E, visto che i rally erano agli albori e le cronoscalate avevano largo seguito, scelsero il percorso fra Cesana e Sestiere, reggia della famiglia Agnelli, per proporre quella prima edizione. Fu subito un successo, in quanto inserita immediatamente nel Campionato Italiano Velocità in salita (in fondo ACI Torino è il fondatore dell’Automobil Club Italia) e subito dopo nel Campionato Europeo di specialità.

 

La Cesana-Sestiere ebbe una vita di grande importanza per quattordici anni dal 1961 al 1973, durante i quali sul suo tracciato si sfidarono i più grandi specialisti della Velocità in salita, a cominciare da Mennato Boffa che vinse su Maserati 2000 nel tempo di 6’17”71 nel 1961, per proseguire con Odoardo Govoni, Maserati 2000 (1962), quindi il pilota ufficiale Porsche Edgar Barth (1963/1964) che abbatte il muro dei sei minuti. Ludovico Scarfiotti vinse su Ferrari Dino (1965/1966), in un’eterna sfida fra Porsche e Ferrari che consideravano le gare in salita di pari importanza alle corse in pista. Quindi Rolf Stommelen Porsche 908 nel 1967, Gerard Mitter che nel 1968 con la sua Porsche portò il record sotto i 5 minuti (4’54”6), lo specialista svizzero Peter Schetty su Ferrari nel 1969, quindi la doppietta Abarth 3000 con Arturo Merzario (che in quegli anni correva anche in Formula 1) nel 1970 e Joannes Ortner nel 1971, prima di iniziare l’epopea di Mauro Nesti che vinse nel 1972 e nel 1973. Dopo quell’edizione la crisi energetica fermò il mondo e la Cesana-Sestriere sembrò non avere più storia, cementando il record del percorso in 4’53”3 stabilito da Peter Schetty nel 1969.

 

Bisogna però avere fiducia nel futuro e la Cesana-Sestriere rinacque nel 1981 e in cima alla classifica c’era ancora Mauro Nesti che conquistò quattro vittorie consecutive (in totale sono nove le vittorie del pilota dell’Abetone oltre un brutto incidente nel 1985 con frattura di una gamba che lo costringe a restare lontano dalle competizioni, pur se riuscì a tornare al volante in tempo per conquistare il titolo europeo) e la macchina da battere era l’Osella che vinse nove edizioni consecutive fra il 1981 e il 1989 (in totale in questa seconda fase che va dal 1981 al 1992 le Osella salirono sul gradino più alto del podio in dieci occasioni, lasciando due successi alla Lola T289 dello spagnolo Andres Vilarino). Fu una gran bella stagione con le grandi sfide fra Nesti e il suo più veloce avversario italiano, Ezio Baribbi, vincitore nel 1987, ma soprattutto i due spagnoli velocissimi con Vilarino, vincitore nel 1990 e 1992 e il basco Franzisco Egozque, che si impose nel 1991. Il 1992 fu l’ultimo anno di questa seconda primavera terminato con il record di Vilarino fissato a 4’32”68.

 

Occorrono altri quindici anni da quel 1992 prima che la Cesana-Sestriere ritrovi la forza di richiamare i concorrenti sulle strade che dalle estreme propaggini dell’Alta Val di Susa porta al Colle. Nel 2007 si torna a correre e sono le storiche ad essere protagoniste, quelle stesse vetture che un tempo correvano la Cesana-Sestriere come auto moderne. L’edizione del 2007, la 26esima vede trionfare un nome nuove della Cesana-Sestriere, ovvero Uberto Bonucci, un toscano che sarà il più veloci di tutti su queste strade altre tre volte (2011, 2012 e 2018) con la sua Osella PA9 che non riesce a scendere sotto il muro dei cinque minuti. L’edizione successiva è caratterizzata dalla  pioggia impedendo alle velocissime Biposto Corsa di salire verso Sestriere. Ne approfitta Massimo Perotto che si impone con la sua Porsche 911, mentre l’anno dopo è un ragazzino di nome Stefano di Fulvio a segnare il miglior tempo con la sua Osella PA9, un grande protagonista delle gare del terzo millennio al punto di imporsi ben cinque volte (2009/2013/2014/2015 e 2016), di cui ben quattro consecutive risultando il pilota più vincente dopo Nesti. Nel 2010 è la volta dello specialista Denny Zardo, anche lui su Osella PA9/90 seguito da Bonucci che nel 2011 vince sotto la pioggia, quindi ancora Bonucci e il poker di Stefano Di Fulvio, che finalmente nel 2016 abbatte il record di Vilarino con il tempo di 4’30”06. Nel 2017 arrivano a imporsi le monoposto (presenti da due edizioni) che registrano il successo con Emanuele Aralla con la sua Dallara F390, che in quell’edizione batte l’Osella di Bonucci per appena 39/100; Bonucci si riscatta e vince con l’Osella l’anno successivo, poi la Martini MK 32 di Giuliano Peroni riporta in auge le ruote coperte nel 2019. Nel 2020 il mondo di ferma per il COVID e si riprende già nel 2021 e in questi quattro anni sono le Osella PA 9/90 a dettare legge, pur senza riuscire a migliorare il record di Di Fulvio.

 

Anche nel 2024 l’Osella è stata protagonista anche se non vincente in assoluto, che dal lontano 1961 ha conquistato ben 25 vittorie assolute, la prima con Mauro Nesti nel 1981, l’ultima lo scorso anno con Mario Massaglia. L’edizione 2024 ha visto il successo di Stefano Peroni in 4’48”32 con la stessa Martini MK38 con la quale vinse due anni fa, peggiorando il suo tempo di ben 8”, come era stato previsto dagli addetti ai lavori che hanno individuato nella strada appena riasfaltata, quindi con meno grip e condizioni più incerte nelle prove la causa di questo peggioramento. Alle sue spalle, come l’anno scorso l’Osella 9/90 di Piero Lottini che si è imposto nel Quarto Raggruppamento che ha preceduto sul podio l’Osella PA8 di Giuliano Peroni, padre di Stefano, che ha fatto suo il Terzo Raggruppamento. Il Primo Raggruppamento, quello per le vetture più anziane, va alla Chevron B19 di Tiberio Nocentini, mentre il Secondo è della Porsche Carrera RS di Ilbebrando Motti, undicesima, vettura che interrompe il dominico delle vetture sport e monoposto. Nonostante la gara fosse valida per il Campionato Europeo gli italiani l’hanno fatta da Padrone conquistando le prime dodici posizioni davanti al francese Jean Marc Debaune tredicesimo con la sua monoposto Van Diemen. Degli 86 verificati (96 iscritti) hanno concluso in 79, buon numero considerando quanto siano impegnativi i 10400 metri di gara.

 

Oltre all’aspetto agonistico è sempre molto interessante vedere vetture da sogno come l’imponente Alfa Romeo 6C 2300 di Georg Pruegger, una vettura che ha corso e vinto ottant’anni, fa la splendida nella linea Fiat 1100 Ala D’Oro di Tonino De Camilli, classico esempio di sportiva da corsa di fine anni Quaranta che ha conquistato la 73esima piazza , la rombante Austin Healey Sprite con i suoi fari a ranocchio (Frog Eye) di Eros Anselmo (70esima) e la Jaguar E di Francesco Amante, 71 esima. Ma qui parliamo di gusti e si possono amare le Mini Cooper, le Porsche in tutte le declinazioni, BMW, Alfa Romeo e più ancora.

 

Come accade da alcuni anni oltre alle storiche sono presenti al via le vetture moderne a cominciare dal 2013 quando a imporsi fu Riccardo Ala sulla Sighinolfi BMW. Anche in questa edizione a farla da padrone sono le Biposto Corsa che nel 2024 si sono imposti con Giuseppe Torrente e la sua Radical SR3 che ottiene la quarta vittoria consecutiva con il tempo di 4’52”80 . Non riuscendo però a migliorare il 4’40”93 dello scorso anno a causa dell’asfalto scivoloso e delle strettoie più impegnative che hanno caratterizzato il percorso. Alle sue spalle l’Osella PA 21 di Matteo De Luca, che paga ben 23”06 seguito dallo spettacolare Adelmo Tessa principe fra le vetture da Rally con la sua Skoda Fabia. E proprio i rallisti hanno sperato che il tempo incerto che ha caratterizzato il sabato proseguisse anche domenica, mettendo in difficoltà le Sport, ma cos’ non è stato. Da segnalare la buona gara delle due rappresentanti femminili Silvia Bianciotto (Renault Clio Rally5) e Laura Ribet che hanno concluso nell’ordine staccate fra loro da appena 1’16”.

 

La 42esima edizione della Cesana-Sestriere va ora in archivio, in attesa della prossima edizione del 2025 quando gli obiettivi resteranno i soliti. Battere il record di Di Fulvio, 4’30”06 fra le storiche e il 4’40”93 dello scorso anno di Torrente.