Tutto pronto per la prima di ICE Challenge a Saint-Rhemy en Bosses
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La BMW Z3 Andros 2 Liters di Lindeblad e Bohe (foto Caldani) Il Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio torna in Valle d’Aosta a quattro anni dall’ultima volta, per la prima volta sul circuito di La Rosiere. Si corre domenica 2 febbraio in diretta su ACI Sport TV, sabato lo shakedown in notturna. Cuneo, 29 gennaio 2025 – Dopo lo spettacolo di Pragelato e le emozioni di Livigno, il Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio riaccende i motori e si prepara al quarto round con un assoluto inedito: la prima volta sulla pista La Rosiere di Crévacol, a Saint-Rhemy en Bosses, in Valle d’Aosta, qualche chilometro prima del passo San Bernardo. Il tracciato, appositamente modificato per lo svolgimento di questo appassionante appuntamento, offrirà una nuova prospettiva al circus tricolore neve-ghiaccio che arriva in Valle d’Aosta con una situazione di classifica incandescente ed incerta. Raffaele Silvestri e Aldo Pistono si trovano appaiati in testa alla classifica con 120 punti a testa, un dato che sottolinea la straordinaria competitività di questa stagione. Silvestri ha pagato caro l’errore di Livigno, mentre Pistono ha affrontato problemi tecnici a Pragelato e una stallonatura nel round valtellinese. Ad inseguirli, con un distacco di sole 6 lunghezze, c’è Luciano Cobbe, solido e costante, con 114 punti. Non è da escludere che, data la conformazione della pista aostana, la Ford Focus del pilota trentino possa patire meno la sua stazza, specie nella parte più veloce del tracciato. Subito dietro, al quarto posto, il dominatore delle due ruote motrici, Franco Picconi, a quota 113. Quinto, è il campione in carica Giovanni Saracco, che ha totalizzato 88 punti nel solo round di Pragelato, ma è di queste ore l’annuncio della sua assenza anche a Crévacol per l’impossibilità di ripristinare la vettura in tempo dopo i danni riportati proprio a Pragelato. Sarà difficile per Saracco poter difendere lo scettro, ma nelle competizioni non è mai detta l’ultima parola fino alla fine. Sesto è Sergio Durante, con 84 punti, ancora pienamente in corsa per migliorare la sua posizione. In settima posizione troviamo Andrea Chiavenuto con 80 punti, seguito da Michele Bormolini a 70, grazie ai suoi risultati di rilievo nel terzo appuntamento stagionale. Yannik Bohé, con 61 punti, e Eric Scalvini, a quota 59, chiudono la top 10, protagonisti di un duello serrato per le ultime posizioni di vertice. L’appuntamento di Saint-Rhemy en Bosses sarà ancora una volta trasmesso in diretta su ACI Sport TV (Canale 228 SKY, 52 TivùSat e streaming su www.acisport.it/it/aci-sport-tv). Le telecamere si accenderanno domenica alle 9:30 e seguiranno tutte e tre le manches incluso il Master King Finale. Giovedì 6 febbraio, ore 21:00, il servizio completo in prima messa in onda sempre su ACI Sport TV. Il programma delle repliche, sia delle dirette che del servizio, sarà comunicato nei prossimi giorni. Il programma del weekend è stato leggermente rivisto. Sabato dalle 17:30 lo shakedown per i piloti che decideranno di usufruirne, in senso inverso rispetto alla gara. Domenica alle 8:30 prove libere e qualifiche, dalle 9:30 la prima manche di gara e a seguire le altre due, con il Master King in chiusura. Tra gli iscritti del round 4, oltre ai protagonisti di campionato, non mancheranno Piergiacomo Riva al volante della Fiat Panda 4×4, Giuseppe Sala con la storica Lancia Delta 16V, Marco Togni con un’Audi 80 Coupé e il pistard Eric Scalvini con la Fiat 500 4X4 Proto. Michele Chiavuzzo punta sulla Renault Clio N5, mentre Erik Lindeblad e Yannick Bohe si alterneranno tra la BMW Z3 Andros 2 Liter e la Clio T3F Andros. Esordio stagionale per Gabriele Priante con il suo Kartcross, Roberto Novara porta con un’altra Lancia Delta, Ruben Cassinelli in pista con la Hosek Lancia Biturbo, Edoardo e Alberto Secco entrambi con il Polaris RS1 contro il leader di categoria Claudio Esposto, questa volta con un Can-Am X3 1000 Turbo. Non mancheranno Guglielmo Ferrechi con la Toyota GR Yaris GR, Igor Memeo con la Citroën DS3 N5 e Federico Delrosso su Skoda Fabia R5. ICE Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024/2025Classifica dopo Round 3 (Livigno)1. Raffaele Silvestri pt. 120; 2. Aldo Pistono pt. 120; 3. Luciano Cobbe pt. 114; 4. Franco Picconi pt. 113; 5. Giovanni Saracco pt. 88; 6. Sergio Durante pt. 84; 7. Andrea Chiavenuto pt. 80; 8. Michele Bormolini pt. 70; 9. Yannik Bohé pt. 61; 10. Eric Scalvini pt. 59. Calendario ICE Challenge 2024 (Rivisto)21-22 dicembre – Pragelato (ITA)11-12 gennaio – Livigno (ITA)1-2 febbraio – Saint Rhemy en Bosses (ITA)8-9 febbraio – Pragelato (ITA) Ufficio StampaMatteo Bellamolipress@icechallenge.it – +39 3491505088
Crugnola ancora con Citroen per dare la caccia al quinto titolo nel CIAR Sparco 2025: “davanti a me ho ancora tanto…”
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“Citroen e Stellantis hanno puntato su di me e continueranno a farlo. Abbiamo scelto di proseguire assieme visto il rapporto e la fiducia consolidata”, spiega il campione. Per lui pacchetto confermato con la Citroen C3 preparata da F.P.F. Sport e gommata Pirelli, sempre navigato da Pietro Ometto con i colori della EASI. Non è solo una questione di “squadra che vince non si cambia”, perché i risultati raggiunti da Andrea Crugnola e la Citroen C3 sono andati oltre la retorica dell’imbattibilità. Dopo la straordinaria stagione 2024, dove il campione si è messo in tasca il quarto titolo italiano assoluto, non era scontato che per il varesino nel 2025 tutto rimanesse uguale, con questo sistema ai limiti della perfezione che ha lanciato equipaggio e macchina nella storia del rallysmo italiano, assieme alle leggende della disciplina. Invece Crugnola ha rotto gli indugi, annunciando nuovamente per primo la sua partecipazione al Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, la quinta stagione a bordo della Citroen C3 preparata da F.P.F Sport e gommata Pirelli, navigato ancora da Pietro Elia Ometto per i colori della scuderia EASI. “Sicuramente c’erano più opzioni disponibili per la stagione alle porte, ma dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso alla fine ho ritenuto giusto continuare con tutti loro – commenta Crugnola – Il rapporto è consolidato dai successi e dai risultati ottenuti ma non solo, Citroen e Stellantis hanno puntato e punteranno su di me. Sapere di poter fare affidamento su questa fiducia reciproca è stata una parte fondamentale della decisione. Mi sarebbe piaciuto provare qualcosa di nuovo, certo, ma davanti a me ho ancora tanta carriera e in futuro si vedrà”. Tra le vetture viste la scorsa stagione in bagarre sui tornanti d’Italia, la Citroen C3 nonostante sia quella con più anni, si è dimostrata molto competitiva visti anche i recenti aggiornamenti. Pensi che ci sarà ulteriore margine? “Sicuramente la vettura è la più vecchia del lotto, ma dopo lo scorso anno e fino alla fine del 2026, Stellantis continuerà a svilupparla – continua Crugnola – è quella che ha meno margine di miglioramento ma si potrà ancora perfezionare tramite il nostro lavoro. Oramai la conosco benissimo e non penso di aver segreti da dover scoprire. Poi è chiaro, non si smette mai di migliorare, però il feeling che abbiamo con la C3 è notevole”. Quali sono stati nel 2024 i vostri punti di forza? “Velocità e consistenza, molto semplice. I punti deboli invece sono stati delle sbavature commesse qua e là, ma se le ho commesse è anche merito dei miei avversari, che in questa stagione mi hanno costretto a spingere di più”. Nel 2025 cambierà il format del CIAR Sparco. Quale gara attendi maggiormente e cosa ti aspetti? “Ci sono diverse novità e quindi sono curioso di vedere come andrà. Prima non si aveva molto tempo a disposizione tra un giorno e l’altro, tra una prova e l’altra. Quest’anno dovremo riuscire a dedicare più tempo ai tifosi, in assistenza ma non solo. Finché non proviamo non potremo sapere cosa apporteranno queste modifiche (shakedown al posto della qualifica il giorno precedente alla partenza, gara divisa in 2 giorni venerdì-sabato o sabato-domenica ndr.) ma sono contento che la Federazione stia lavorando sotto questi aspetti. Negli ultimi anni ha fatto tanto sotto il profilo della comunicazione, per darci spazio e risalto mediatico. Cambiare format sottolinea la volontà di aggiornarsi, tutte cose che apprezzo perché implicano la volontà di migliorarsi sempre. La gara che aspetto sempre di più, infine, è Roma”.
93° Rallye Monte-Carlo: sventola il tricolore, ma è quello francese e non quello italiano (seconda parte)
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Sport News immagini analizza la gara degli altri sei equipaggi italiani che hanno occupato la seconda metà della classifica. Unico ritirato Alessandro Roveta; buona prestazione di Emanuele Fiore, mentre Somaschini e Marchino superano le disavventure ripartendo con il SuperRally. Gara lineare per i piloti monegaschi Palmero e Dessi che ospitano in vettura due navigatori liguri Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia Rally2 di Alessandro Roveta-Pietro Elia Ometto, unico equipaggio italiano ritirato) MONTE CARLO (Principato di Monaco), 28 gennaio – Se i piloti italiani sono riusciti a inserirsi a fatica ai vertici della classifica assoluta, anche se alcuni, tutto sommato, hanno fatto bene nelle loro categorie, altri hanno conquistato posizioni di rincalzo o sono incappati in quegli scherzi della sorte, che sono così comuni in una gara che, come cartolina, propone il Casinò. Sicuramente i due più sfortunati sono stati l’alessandrino Alessandro Roveta, affiancato dal monregalese Nicolò Gonella e Filippo Marchino con il navigatore campione d’Italia Pietro Elia Ometto. Fra i due peggio è andata a Roveta-Gonella, che disponevano della Škoda Fabia di PA Racing che dopo un buon tempo sulla Digne Les Bains di apertura del giovedì notte, nella successiva Faucon du Caire-Brezier sono usciti di strada. I meccanici di PA Racing hanno recuperato la vettura e sono riusciti a metterla in condizioni di ripartire con il SuperRally, ma Roveta ha preferito abbandonare. Sorte diversa per Marchino-Ometto che hanno iniziano di buon passo e con soddisfazione al punto che dopo la prima prova il pilota commentava: “Non c‘è nulla di meglio che un rally invernale fra i monti corso di notte”. L’opinione dell’equipaggio della Škoda Fabia curata da Motor Team, rimane sostanzialmente quella fino alla prima speciale di sabato mattina, La Motte Chalancon-Saint Nazaire, quando scoppia un principio di incendio in vettura, costringendo l’equipaggio, che non ha subito danni, a fermarsi. Anche in questo caso i meccanici riescono a recuperare la vettura e rimetterla in sesto e Marchino-Ometto possono affrontare l’ultima giornata di gara, perché il podio davanti al Casino vale un’ultima fatica. Alla fine sono 59esimi assoluti, prendendosi la soddisfazione di un gran tempo sul Turini: 36esimi assoluti. Comunque i colori italiani si sono difesi bene. Su dodici equipaggi al via (compresi i due monegaschi con navigatori liguri), undici hanno visto il traguardo. Il sesto equipaggio verde rosso bianco a salire la pedana di Monte-Carlo risponde ai nomi di Emanuele Fiore-Andrea Casalini che con la Peugeot 208 Rally4 di Sportec chiude 47° assoluto e terzo di categoria impostando la propria gara sulla regolarità assoluta. È ottavo dei nostri, dietro Brazzoli, l’equipaggio formato da Rachele Somaschini e Nicola Arena che stavano portando la loro Citroën C3 di PHP in discreta posizione della classifica assoluta, quando sulla Aucelon-Recoumbeau, seconda speciale di sabato mattina, escono di strada aprendo una ruota. Anche in questo caso i meccanici fanno ottimamente il loro lavoro, consentendo a Somaschini-Arena di affrontare la tappa di domenica chiudendo 57esimi assoluti, due posizioni avanti a Marchino. Chiudono la striscia dei concorrenti italiani al rally monegasco i navigatori liguri Mattia Pastorino e Serena Giuliano che dettano le note ai due piloti gentleman monegaschi Jean Paul Palmero e Marc Dessì. Per entrambi gli equipaggi delle Peugeot 208 Rally4 di Gliese Engineering l’obiettivo primario era quello di vedere il traguardo affrontando i 333 km di gara di buon passo, ma senza correre eccessivi rischi e cercarsi pericolose avventure. Ci riescono benissimo e chiudono in 58esima pozione (fra Somaschini e Marchino) Palmero-Pastorino e in 61esima Dessì-Giuliano, lasciandosi alle spalle ancora un equipaggio. E per loro è una vittoria.
EMANUELE FIORE E ANDREA CASALINI: “UN MONTE DI EMOZIONI”
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Nell’immagine in allegato (Foto Magnano) Emanuele Fiore e Andrea Casalini sulle strade del Montecarlo 2025 L’equipaggio ligure ha chiuso positivamente l’esperienza monegasca Ce ne sarebbe da scrivere un romanzo. Tanti sono i momenti che sicuramente rimarranno indelebili nella mente di Emanuele Fiore e Andrea Casalini in questo “Montecarlo” 2025. E’ servito qualche giorno per mettere insieme la moltitudine di sensazioni che hanno accompagnato la Peugeot 208 della Sportec da quando è scesa dalla pedana di partenza fino all’istante in cui ha percorso in senso inverso quella breve ma emozionante salita finale. “Salire sulla pedana d’arrivo è stato un vero sollievo” racconta il driver genovese. “Sapevamo che avremo trovato delle condizioni difficili e per noi del tutto nuove ed eravamo preparati. Fango, pioggia a tratti il ghiaccio. Il timore di sbagliare vanificando gli sforzi di tutto il gruppo. A tutto questo metterci anche che ho corso in condizioni fisiche non ottimali a causa del forte dolore alla spalla causato da una caduta sugli sci a Dicembre. Montecarlo è un sogno che si è avverato, una bellissima esperienza in un contesto penso unico al mondo che un appassionato di rally dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Passare sul mitico “Turini” è qualcosa di inspiegabile. Sinceramente il divertimento è un altra cosa. Il “Monte” è una gara difficile dove l’imprevisto è davvero dietro l’angolo e tu sei talmente concentrato nel voler arrivare al fondo che alla fine tutto diventa molto condizionato.” Emanuele Fiore e Andrea Casalini hanno concluso al terzo posto di classe e 47° assoluti. “Devo dirti che siamo comunque soddisfatti del risultato che ha confermato le mie caratteristiche di regolarità. Abbiamo evitato i rischi perchè il nostro obiettivo era quello di portare la vettura al fondo. Una vettura che la Sportec ci ha garantito sempre in perfette condizioni in una gara dove Andrea è stato come al solito impeccabile, un compagno di viaggio insostituibile”. Cosa vi lascia questa esperienza. “Senza dubbio qualcosa di unico, indimenticabile. Da mettere in prima fila nell’album della mia carriera. Era un desiderio che avevo da sempre e che ho potuto concretizzare grazie ad un gruppo di amici, primi fra tutti Paolo Benvenuti del Team La Superba che ci ha seguito come un’ombra. I nostri ricognitori Marco Corona e Andrea Gorni e tutti gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura.”
ALLA WINTER MARATHON SI PARLA PORTOGHESE
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Freitas è il migliore tra gli stranieri nella classica di inizio stagione per la regolarità, con Rovigo Corse che festeggia anche l’ottavo assoluto di Santalucia a Frosinone. Rovigo, 28 Gennaio 2025 – La stagione invernale si sta già rivelando particolarmente interessante per Rovigo Corse che, in attesa del via del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, si è concessa il lusso di ottenere brillanti risultati nel recente fine settimana. Dal 23 al 26 di Gennaio si è corsa un’altra memorabile edizione della Winter Marathon che, avendo come quartier generale Madonna di Campiglio, ha portato i concorrenti ad attraversare il Passo del Tonale in notturna, il Duron, il Mendola, il Nigra, il Costalunga, il Pordoi, il Campolongo, il Gardena, il Pinei ed il Palade, prima di concludere due tappe estenuanti. Su uno dei palcoscenici più blasonati per il mondo della regolarità la scuderia polesana ha centrato un importante vittoria, quella tra gli equipaggi stranieri, colta grazie a Duarte Freitas che, in coppia con Ana Margarida Dias su una MG B Roadster, ha battuto la concorrenza. Il portoghese ha arricchito ulteriormente il proprio bottino con la sedicesima posizione nella generale di RC4, accarezzando il podio, con il quarto nella classe fino a duemila, e la top ten, con l’undicesimo in quel sesto raggruppamento che univa le vetture dal 1972 al 1976. “In questo fine settimana abbiamo avuto il privilegio di partecipare alla Winter Marathon” – racconta Freitas – “ed abbiamo corso in mezzo a paesaggi mozzafiato, su strade dove il ghiaccio e la neve rendevano la sfida particolarmente dura. Precisione, lavoro di squadra e resistenza sono stati fattori determinanti per poter ottenere questo risultato. Il secondo giorno è stato una vera maratona con oltre quattrocento chilometri da percorrere, attraversando ben dodici passi dolomitici. Abbiamo spinto l’auto e noi stessi oltre ogni limite, resistendo a diciassette ore di guida che sono state interrotte da poche e brevissime soste. Grazie in particolare a Maggie perchè la sua abilità nello stare concentrata, gestendo ogni pressione, ci ha permesso di arrivare a questo risultato. Grazie a Rovigo Corse per averci sostenuto.” Dal nord al sud Italia per festeggiare un altro prestigioso traguardo, l’ottavo assoluto siglato da Rosario Santalucia, affiancato dalla moglie Margherita su un’Autobianchi A112 LX, in occasione della 12 Ore Winter Trophy che ha avuto come fulcro la città di Frosinone. Il portacolori della compagine polesana ha così aperto al meglio la stagione, affrontando le sessanta prove di precisione previste nella sola giornata di Sabato scorso, caratterizzata da un secondo settore che ha visto i partecipanti chiamati a scontrarsi pure con le insidie della notte. “Trattandosi di un appuntamento ASI i tubi erano ravvicinati” – racconta Rosario Santalucia – “ma possiamo considerarci soddisfatti del risultato che abbiamo portato a casa. La gara è stata molto divertente, nonostante qualche capriccio di troppo del cronometro che, in un paio di occasioni, ci ha costretto a sdoppiare al buio. Resta la soddisfazione di un ottavo assoluto che fa morale in vista dei prossimi appuntamenti di questa stagione. Grazie a tutti i partners.”
PER IL 4° APPUNTAMENTO DEL CAMPIONATO ITALIANO VELOCITA’ SU GHIACCIO DI VA A SAINT RHEMY EN BOSSES
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Nell’immagine in allegato (Foto Magnano) Piergiacomo Riva – Fiat Panda SI CORRE IL 1° E 2 FEBBRAIO LA SPORT FOREVER SCHIERA IL SUO ALFIERE PIERGIACOMO RIVA Il 4° appuntamento dell’Ice Challenge valido per il Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio porta i suoi protagonisti in Valle D’Aosta e precisamente sul tracciato di Crèvalcol a Saint Rhemy En Bosses. Si corre nel week-end del 1° e 2 Febbraio. Per la pista nel cuore della Vallèè si tratta dell’esordio assoluto all’interno del tricolore della specialità. Una opportunità nata in accordo con la Commissione Aci Sport – Off Road e Cross Country Rally che permette a questa competizione di ampliare gli orizzonti dopo le sfide appassionati vissute sui tracciati di Pragelato e Livigno. Ai nastri di partenza dell’appuntamento valdostano troveremo puntuale l’alfiere della Sport Forever Piergiacomo Riva e la Fiat Panda con la quale il driver di Moretta ha fino ad ora assolutamente ben figurato. “Stiamo cercando di essere al via a tutti gli appuntamenti per concretizzare quelle che sono le aspettative di inizio stagione.” afferma il driver cuneese. “Abbiamo iniziato da Pragelato dove oggettivamente è senza dubbio più semplice visto che conosco bene questo tracciato. Ma devo ammettere che anche a Livigno nonostante un piccolo problema all’acceleratore, sono riuscito ad esprimermi ad un buon livello. Resta il fatto che il motivo principale per cui partecipo a queste competizioni è il divertimento. Adesso andiamo in Valle D’Aosta su un tracciato nuovo e quindi stimolante. Se la Pandina ci asseconda noi siamo pronti.”
Trofeo Lancia, il ritorno nei rally è in grande stile
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Boom di vendite della Ypsilon Rally4 HF, ricco montepremi e premio finale la partecipazione al European Rally Championship (ERC) Lancia celebra il ritorno nelle competizioni con la nuova Ypsilon Rally4 HF e l’inedito Trofeo Lancia, che debutterà nel Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR) con sei gare distribuite su cinque appuntamenti. Debutto ufficiale alla mitica Targa Florio. Il Trofeo prevede tre categorie — Junior (Under 25), Master (25-35 anni), ed Expert (Over 35). In palio, un montepremi del valore totale di 360 mila euro con la possibilità per il Campione di entrare nella squadra ufficiale Lancia nell’European Rally Championship (ERC) 2026. Con oltre 80 preordini registrati a livello europeo, la Ypsilon Rally4 HF si conferma un successo commerciale ancora prima di accendere i motori. Preludio simbolico della stagione al Rally Regione Piemonte, dove la squadra Lancia Corse HF sarà presente con un’ospitalità completa e sorprese per piloti e appassionati, sottolineando il forte legame tra Lancia e il territorio piemontese. Con il ritorno nei rally, Lancia celebra il suo passato e si proietta verso il futuro, rafforzando la sua identità sportiva e sviluppando tecnologie da trasferire sulle vetture di serie come la nuovissima Lancia Ypsilon HF. Torino, 27 gennaio 2025 – L’attesa è terminata, il 2025 vedrà ufficialmente il ritorno di Lancia nel mondo delle competizioni e dei rally, grazie alla nuova Lancia Ypsilon Rally4 HF e all’inedito Trofeo Lancia, la cui prima edizione si disputerà proprio in Italia. Saranno infatti gli appuntamenti del Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR) a tenere a battesimo il nuovo corso agonistico della casa torinese, con un calendario composto da 6 gare in cinque appuntamenti e un premio finale da capogiro: un posto nella squadra ufficiale Lancia nell’European Rally Championship 2026, se il Campione sarà un Under35! Un premio unico nel panorama tricolore, che ha come obiettivo quello di riportare i giovani in contesti internazionali di alto livello. Il riconoscimento si aggiunge al già ricco montepremi del valore di 160 mila euro, che distribuirà un valore di 22,5 mila euro ad ogni appuntamento. A iscrizioni ancora chiuse, sono già oltre 80 le Lancia Ypsilon Rally4 HF pre-ordinate a livello europeo. Uno strepitoso risultato che rende la piccola hatchback da corsa un successo commerciale ancora prima della sua omologazione, prevista per il 1 marzo 2025. Ogni appuntamento a calendario ospiterà all’interno del proprio parco assistenza il “Villaggio Lancia Corse HF”, vero e proprio cuore pulsante dove piloti, addetti ai lavori, ospiti, partner e appassionati potranno incontrarsi e scoprire tutte le novità legate al Marchio che, con i suoi 10 titoli mondiali, ha più di tutti scritto pagine memorabili della storia di questa disciplina. Lancia sarà coinvolta in prima persona in quanto promoter del Trofeo, che ha già trovato il supporto di partner importanti come Michelin e Sparco. Il Brand torinese sarà poi coadiuvato da due importanti realtà attive nel mondo delle competizioni: LPD Italia per la parte sportiva, tecnica e logistica mentre Gino Motorsport curerà la parte relativa ai ricambi in campo gara. BASSI COSTI, MONTEPREMI RICCO E TRE CATEGORIE PREVISTE L’iscrizione al Trofeo Lancia 2025 ha un costo di 2.500 € per tutta la stagione – ma sono previste anche opzioni per chi vorrà disputare solo alcuni round – e, oltre alle tute da gara ufficiali Lancia CORSE HF e all’abbigliamento del campionato entrambi griffati Sparco, da diritto ad ogni equipaggio di concorrere sia per la classifica assoluta sia per una delle tre classifiche di categoria previste: Junior, che accoglierà tutti gli Under25 (nati a partire dal 1 gennaio 2001); Master, che racchiude i piloti tra i 25 e i 35 anni (nati tra il 1 gennaio 1990 e il 31 dicembre 2000); Expert, per tutti gli over 35 (nati prima del 1 gennaio 1990) Premi verranno assegnati ai primi tre di ogni categoria, portando a 9 gli equipaggi premiati in ogni gara. In ogni appuntamento, infatti, i vincitori della classifica Junior e della Master porteranno a casa premi per un valore di 5.000 € ciascuno, 3.000 € invece andranno ai secondi classificati delle due classifiche mentre l’ultimo gradino del podio varrà 1.500 € in entrambe le categorie. Anche gli iscritti alla categoria Expert potranno contare su un montepremi a loro dedicato: 2.000 € al vincitore, 1.000 € al secondo e 500 € al terzo. PREMI FINALI, IN PALIO C’E L’ERC! Il grande obiettivo di Lancia è quello di lanciare i talenti della specialità nel mondo del rally professionistico e dare loro una chance concreta di crescita. Per questo il Trofeo Lancia metterà in palio la possibilità di diventare pilota ufficiale e di disputare l’European Rally Championship 2026 al volante di una Lancia Ypsilon Rally4 HF factory. Un premio che da solo vale oltre 200 mila euro e che sarà assegnato se il Campione Assoluto del Trofeo sarà un Under 35, ovvero iscritto alla categoria Junior o Master. Tutti i Campioni Lancia verranno celebrati in un evento dedicato a fine anno, con una cerimonia di premiazione in grande stile a Torino, dove i vincitori delle tre categorie si divideranno il montepremi finale: per la Junior 10.000 € o ERC in caso il pilota abbia vinto anche l’Assoluta; per la Master 10.000 € o ERC in caso il pilota abbia vinto anche l’Assoluta; infine, per la Expert 5.000 €. TUTTI I PREMI IN SINTESI Classifica Junior Premi Classifica Master Premi Classifica Expert Premi Premi di gara Premi di gara Premi di gara 1° € 5.000,00 1° € 5.000,00 1° € 2.000,00 2° € 3.000,00 2° € 3.000,00 2° € 1.000,00 3° € 1.500,00 3° € 1.500,00 3° € 500,00 Premio finale Premio finale Premio finale 1° ERC / € 10.000,00 1° ERC / € 10.000,00 1° € 5.000,00 Gli importi dei premi del Trofeo Lancia si intendono in valore: 50% in denaro e 50% in buoni acquisto presso Stellantis Racing Shop. LA TRADIZIONE NEL SEGNO DELLA NOVITA’: MIGLIOR PERFORMER, MIKI STAGE E RALLY+ Le classifiche del Trofeo Lancia distribuiranno punti a tutti i piloti che raggiungeranno la pedana d’arrivo,
93° Rallye Monte-Carlo: sventola il tricolore, ma è quello francese e non quello italiano (prima parte)
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Nel terzo millennio i colori italiani sono stati poco vincenti nella gara monegasca non riuscendo a ripetere le gesta di piloti mitici quali Munari, Biasion e Liatti. Sport News Immagini offre una carrellata delle prestazioni dei nostri, fra i quali si sono messi in particolare evidenza i giovanissimi Roberto Daprà e Matteo Fontana. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia Rally2 di Roberto Daprà, migliore degli italiani) MONTE CARLO (Principato di Monaco), 27 gennaio – Bei tempi quelli in cui a sventolare sul pennone più alto del podio davanti al Casinò monegasco era il tricolore verde, bianco, rosso. Ora c’è quello blu, bianco rosso, quello francese, e questo ci fa ancora più rabbia. La gara monegasca (nata nel 1911) ha sorriso parecchie volte ai colori italiani, a cominciare dal 1928 quando a vincere fu la Fiat 509 nelle mani del francese Jacques Bignan. Il primo concorrente a salire sul gradino più alto del podio fu Ciro Basadonna nel 1954, su una Lancia Aurelia B20, sedendo a fianco (sul sedile di sinistra perché le Lancia dell’epoca avevano guida a destra) del campione monegasco Louis Chiron. Per avere un pilota italiano sul gradino più alto del podio bisogna attendere il 1972, quando il mitico Sandro Munari conquista la sua prima vittoria con a fianco Mario Mannucci con la Lancia Fulvia HF #14, una vettura entrata nella mitologia dei rally. Munari si ripete altre tre volte con la Stratos: 1975 affiancato da Mannucci e 1976/1977, con Silvio Maiga. Passano dieci e tocca a Miki Biasion-Tiziano Siviero conquistare il Monte-Carlo (1987) con la Lancia Delta HF, bissando il successo nel 1989. Si arriva al 1997 e sono Piero Liatti-Fabrizia Pons che conquistano il Monte-Carlo con la Subaru Impreza che inaugura l’era delle WRC. Poi più nulla, o poco più. Abbiamo solo le vittorie ottenute nel WRC Master 2022 e 2024 con Mauro Miele e Luca Beltrame; nel 2019 Enrico Brazzoli si impose nella R-GT Cup, dopo aver vinto il WRC3 nel 2018 e Manuel Villa nel IRC 2WD nel 2009. **** Italiani, largo ai giovani. Il miglior pilota italiano al 93° Rallye Monte-Carlo è stato Roberto Daprà con Luca Guglielminetti, che ha concluso 14° assoluto e settimo di Classe Rally2 con la Škoda Fabia curata dalla Delta Racing risultando il più veloce dei nostri in tutte le prove speciali, e costantemente fra i migliori venti della classifica assoluta e dei dieci di categoria; risultato non male per un pilota di appena 23 anni alla sua terza esperienza monegasca. Il secondo tricolore (verde, bianco e rosso) è sventolato per il 21enne Matteo Fontana, con il coetaneo Alessandro Arnaboldi e la Ford Fiesta Rally3 di famiglia con la quale conquistano la 25esima posizione assoluta e lottano per il successo della classe Rally3 nella quale terminano secondi prendendosi la soddisfazione di vincere anche la speciale di La Batie del Fontes-Aspremont di sabato mattina. Una gara che evidentemente sorride al comasco, per la terza volta al via, visto che lo scorso anno vinse la Classe Rally4. Una medaglia d’oro al Monte-Carlo ce la regalano Matteo Chiarani (35° assoluto), affiancato dal senatore dei rally Flavio Zanella con la Škoda Fabia di SMD che conquistano il successo nella Master Cup, categoria di cui hanno mantenuto il primato dal primo all’ultimo metro, vincendo nove delle sedici prove speciali disputate, fra le quali anche il mitico passaggio sul Turini di domenica all’ora di pranzo. Alle sue spalle, con una prestazione da incorniciare, si piazzano Marco Oldani e Pietro D’Agostino che, oltre a essere 37esimi assoluti con la Peugeot 208 Rally4 della Dream One, concludendo secondi di categoria RC dopo essere rimasti costantemente sul podio per tutta la gara, vincendo anche la prova di Aucelon-Recoubeau Jansac di sabato pomeriggio. Oldani apre una terzina di italiani che hanno concluso in fila precedendo Flavio Brega-Marco Zegna, 38esimi assoluti con la Škoda Fabia di MM Motorsport, alla prima esperienza del pilota pavese al Monte-Carlo. Brega ha bruciato sul filo di lana per appena 8”3, proprio nell’ultima prova del Turini (grazie a una grande prestazione), Enrico Brazzoli-Martina Musiari sulla Škoda di PA Racing, con il saluzzese in precarie condizioni fisiche per una frattura al polso che lo ha costretto a stringere i denti per tutta la gara con il miraggio di vedere il palco arrivi a Monte-Carlo. Miraggio diventato realtà domenica pomeriggio.
LAKES RALLY TROPHY DÀ APPUNTAMENTO AL 2026
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Dopo due stagioni, la serie dedicata ai rally lacustri prende un anno di pausa. Troppe le problematiche legate ai calendari e alle nuove normative. Gli organizzatori del Lakes Rally Trophy annunciano che nel 2025 la serie non si disputerà. Dopo due anni, i nuovi regolamenti e i calendari troppo pressati hanno imposto una pausa di riflessione che potrà aiutare a ricalibrare la formula per il 2026. Nata nel 2023 su iniziativa di Massimo Beltrami, Filippo Prestinari ed Andrea Sabella, organizzatori rispettivamente dei rally del Ticino, della Valle Intelvi e del Laghi, nel 2024 LRT aveva allargato gli orizzonti coinvolgendo anche il Rally del Sebino, altra apprezzata gara a “tema lacustre” in provincia di Bergamo. L’uscita dei nuovi calendari avvenuta solo a metà dicembre ha visto lo spostamento del Sebino in una data a ridosso del Ticino (comunque ancora in via di definizione) facendo sollevare i primi dubbi in quanto alla possibilità di proseguire. Attualmente però, le nuove norme che stanno pesantemente condizionando i gruppi organizzatori- su tutti l’aumento smisurato dei costi assicurativi- ha suggerito ai quattro promoter di concentrare i propri sforzi sull’organizzazione dei loro singoli eventi evitando di disperdere energie e soldi in iniziative utili ed apprezzate ma collaterali. “La nostra idea– dicono all’unisono gli organizzatori- è quella di riproporci nel 2026 perché LRT è una formula in cui crediamo; contiamo sul fatto che le difficoltà del 2025 potranno essere superate e, tra alcuni mesi, ci si potrà mettere al tavolo per discutere ancora insieme una formula promozionale per fidelizzare alle nostre gare i concorrenti che hanno apprezzato Lakes Rally Trophy”. Sono tanti davvero i premi distribuiti tra i quali, è bene ricordare, la possibilità di gareggiare gratuitamente a bordo di una vettura di Rally2. “A breve faremo le premiazioni della stagione appena conclusa per dare ancora risalto a tutti coloro che hanno creduto in noi” concludono i promoter di LRT. Lakes Rally Trophy è un’iniziativa di Rally del Ticino, ASD Rally Dei Laghi, Valle Intelvi Corse e Sebino Eventi Racing in collaborazione con d-Max Racing, Pirelli, Sparco, Panta, Chicco d’Oro, F.lli Puricelli SA ed Ice Driving School. WWW.LAKESRALLYTROPHY.COM
Rally del Bardolino 2025: tutto pronto per la quarta edizione
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L’evento organizzato dall’omonimo Rally Club scalda i motori: 8 prove speciali con identico percorso moderne e storiche. La gara, valida per la Coppa Rally di 4^ Zona, si terrà il 7 e 8 marzo, con iscrizioni aperte dal 6 febbraio. Bardolino, 25 gennaio 2025 – Il 4° Rally del Bardolino è pronto a prendere il via, consolidandosi come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama rallystico veronese. Organizzata dal Rally Club Bardolino, la gara veronese si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 marzo, con base operativa e cerimonie di partenza e arrivo previste a Bardolino, una delle più suggestive località benacensi. La competizione, valida come primo round della Coppa Rally di 4^ Zona, si articolerà su otto prove speciali, per un totale di 244 chilometri complessivi, offrendo spettacolo ed emozioni agli equipaggi ed al pubblico. Le iscrizioni apriranno giovedì 6 febbraio 2025, e si svolgeranno come di consueto in due fasi: prima fase tramite l’Area Riservata sul sito acisport.it e la seconda, integrativa, tramite il sito rallyenter.it Confermato anche per questa edizione lo svolgimento del Bardolino Historic, la gara riservata alle vetture storiche che abbraccia i nuovi regolamenti ammettendo auto fino al 1992. A seguire, spazio al “rally classico” con una classifica separata dedicata alle vetture dal 1993 al 2000, garantendo ulteriore interesse per gli appassionati di auto d’epoca e youngtimer. La partenza è fissata per la serata di venerdì 7 marzo, dopo lo shakedown in tarda mattinata, con le prime sfide sulle spettacolari prove notturne, mentre la giornata di sabato 8 marzo vedrà lo svolgimento della seconda frazione di gara, più corposa, e si concluderà con l’arrivo a Bardolino a partire dalle 16:45. Gli organizzatori del Rally Club Bardolino desiderano ringraziare in anticipo tutti i collaboratori, i partner e le istituzioni che rendono possibile la manifestazione, contribuendo a rafforzare l’immagine di un evento che unisce sport e territorio in una cornice unica.