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LA COSTANZA È NEL MIRINO DI SCARPA PER IL 2025

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Ronde della Val Merula, sono 93 gli equipaggi iscritti   Al via il ligure Fabio Andolfi in cerca del poker insieme a tanti altri big

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Giovanni Trentin tra il Terra e il WRC con ACI Team Italia: “sarà un bel salto, ma zero pressioni”

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BISORI PUNTA ALL’ITALIANO JUNIOR MX CON JTEAM

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MILLIONAIRE RACING TEAM 2025: PASSIONE, IMPEGNO E NUOVE SFIDE

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Ott Tänak (EST) and Martin Järveoja (EST) of team HYUNDAI SHELL MOBIS WORLD RALLY TEAM perform during World Rally Championship Sardinia in Alghero, Italy on May 31, 2024 // Jaanus Ree / Red Bull Content Pool // SI202405311675 // Usage for editorial use only //

Rally Italia Sardegna: pronta la 22ma edizione

Giovanni Trentin tra il Terra e il WRC con ACI Team Italia: “sarà un bel salto, ma zero pressioni”

Il giovane talento della Nazionale si prepara al doppio debutto, nel Mondiale e nel Campionato Italiano Rally Terra, per una stagione a pieno ritmo sulla Skoda Fabia RS di Delta Rally. Le sue sensazioni nel pre-stagione Un salto nel Mondiale, verso il sogno, ma con le radici sempre ben piantate a Terra. Il gioco di parole rende l’idea del percorso che sta per intraprendere Giovanni Trentin, ragazzo di 17 anni tra i giovani piloti italiani più talentuosi che si appresta a debuttare sia nel FIA World Rally Championship, come portabandiera di ACI Team Italia, che nel Campionato Italiano Rally Terra. Figlio d’arte, classe 2007 da Montebelluna, Giovanni è cresciuto nel karting con un occhio sempre proiettato al mondo dei traversi, con particolare attenzione agli sterrati dove papà Mauro correva con successo fino a poco tempo fa, protagonista già nel Trofeo Rally Terra e poi campione 2018 nel nuovo CIRT. Ora il testimone è passato a lui, Giovanni, che nel 2023 ha fatto il suo esordio da pilota attraverso il Progetto Giovani di ACI come esponente della Nazionale nel campionato lettone e, dopo una seconda stagione in quello finlandese, ora è pronto al grande salto. Giovanni Trentin sarà quindi impegnato nella serie iridata in corsa per il WRC2, a partire dalla prossima tappa su asfalto, la quarta del Mondiale al Rally Islas Canarias dal 24 al 27 aprile, navigato da Alessandro Franco sulla Skoda Fabia RS preparata da Delta Rally: “sono felice di poter iniziare una stagione con queste prospettive – ha raccontato Trentin – si tratta di una grande opportunità per la quale sono grato a tutti quelli che mi hanno sostenuto e accompagnato, fino a renderla possibile. Correre nel Mondiale è un sogno che si sta concretizzando rapidamente, se penso che solo tre anni fa gareggiavo sui kart. Poter affiancare a questo anche la partecipazione nel Campionato Italiano Rally Terra è il massimo”. Intrecciato al percorso iridato si svilupperà quindi quello tricolore che porterà Trentin a fare la sua prima apparizione anche sul territorio nazionale nel CIRT: “sono molto felice di iniziare a correre anche in Italia. Non vedo l’ora di gareggiare nel nostro Paese, le strade sono bellissime. Mi divertirò sicuramente molto di più, perché mi aspetto di trovare un ambiente familiare, anche se fino ad oggi non ho avuto l’opportunità di frequentarlo e sono riuscito ad affacciarmi raramente solo da osservatore. Allo stesso tempo mi aspetto un campionato molto bello e stimolante, considerato anche il livello dei partecipanti”. Anche se per Giovanni Trentin sarà una stagione ricca di novità, i buoni presupposti non mancano: “sono fiducioso, perché al Santa Domenica – rally croato disputato nel novembre scorso (ndr) – mi sono trovato bene con Alessandro Franco e sono convinto che mi troverò bene anche con Delta Rally Delta Rally, un team tra i migliori sia a livello italiano che internazionale. Anche se in quel caso abbiamo gareggiato con la Toyota ed era la mia prima su una Rally2, l’adattamento è andato bene”. Sarà quindi un 2025 a pieno ritmo: “le tappe segnate nel calendario del WRC2 sono Canarie, Portogallo, Grecia, Sardegna, Estonia e Finlandia. E il CIRT dovrei riuscire a seguirlo tutto. È difficile avere preferenze tra questi rally, sono tutte gare splendide. Tra le tappe del Mondiale, a parte il Rally Italia Sardegna chiaramente, posso dire che attendo particolarmente la Finlandia. Oltre ai due campionati dovrei riuscire a fare anche qualche partecipazione occasionale e sicuramente non vedo l’ora di correre al Prealpi Master Show. È il rally di casa che vado a vedere da quando sono bambino, dove ritroverò sicuramente amici e parenti come spettatori. Sarà bello”. Porterà con sé il bagaglio messo insieme nelle prime due annate della sua carriera rallistica, sulle strade baltiche e scandinave: “sono state due stagioni molto utili, grazie alle quali ho portato a casa tanta esperienza su strade veloci e molto rapide. Ci siamo trovati sempre bene anche con strade più lente e guidate. Nel complesso siamo sempre riusciti ad arrivare al traguardo senza troppe complicazioni”. Un viaggio che ora propone una serie di tappe in giro per il continente, sempre con il tricolore stampato sulla tuta e sulla livrea: “non sento la pressione di rappresentare l’Italia, ma sicuramente ha un significato importante per me, per il nostro Paese ed il nostro movimento. Quindi mi sento comunque orgoglioso, ma lo sento più uno stimolo che una responsabilità”.  Pressione spesso allentata anche grazie all’esperienza di papà Mauro: “mio padre mi segue sempre. È il mio primo fan, tutti i risultati sono condivisi con lui”.

Rally Italia Sardegna: pronta la 22ma edizione

L’edizione numero 22 della corsa in programma dal 5 all’8 giugno, prevede un totale di 16 prove speciali e 324 km cronometrati con il ritorno al classico format di tre giorni di gara. La location della manifestazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia in partnership con la Regione Sardegna, torna quest’anno ad Olbia. Olbia, mercoledì 5 febbraio 2025 – La 22a edizione del Rally Italia Sardegna sarà ricca di novità assolute, con alcuni interessati ritorni di alcune speciali del passato, ed in primis del format che torna quello classico con la corsa articolata in tre tappe. La gara prevede un totale di 16 prove speciali e 324 km cronometrati, con la location della manifestazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia in partnership con la Regione Sardegna, che torna quest’anno a Olbia. L’avventura del Rally Italia Sardegna continuerà stavolta con un percorso compatto, praticamente tutto concentrato in Gallura e nel Monte Acuto. A quattro mesi dal via della corsa, con la pubblicazione della Rally Guide 1, è stato infatti svelato il percorso che ospiterà le varie speciali, un percorso che ha visto confermare la scelta delle ultime otto edizioni di ospitare l’intera gara nel nord dell’isola. La prova, sesta manche del campionato del mondo rally, valida anche per il mondiale Wrc 2 e Wrc 3 e per il Campionato Italiano Terra, è in programma dal 5 all’8 giugno, Sono 16 le prove speciali in programma, suddivise in tre tappe per un totale di 324,64 km cronometrati tutti su sterrato. La location ritorna quest’anno ad Olbia con il parco assistenza allestito all’Isola Bianca, che vista l’indisponibilità per i lavori in corso al Molo Brin, verrà con l’HQ e la sala stampa che saranno ospitati alla Stazione Marittima, mentre il Centro Accrediti e la Segreteria sportiva saranno invece ubicati al Museo Archeologico. IL PERCORSOIl 22° Rally Italia Sardegna presenta un percorso compatto, si inizia giovedì 5 giugno con il nuovo shakedown ospitato in città ad Olbia a Cabu Abbas (2,19 km). Venerdì 6 giugno al mattino alle 8.15 il via della prima tappa ambientata in Gallura e nel Monte Acuto composta da 122,66 km cronometrati e sei prove speciali, quelle ripetute due volte di Arzachena (in pratica La Prugnola) di 14,90 km, il nuovo inedito crono di Calangianus-Berchidda (18,60 km), e Sa Conchedda (27,83 km), che ricalca in parte la speciale di Monti di Alà. A metà giornata ci sarà un parco assistenza ad Olbia. Poi sabato 7 giugno la seconda tappa lunga 122,80 km cronometrati, tutti ricavati nel Monte Acuto, suddivisi in altre 6 speciali. Quelle ripetute due volte di Coiluna-Loelle (21,19 km), Lerno-Su Filigosu ((24,32 km) e Tula-Erula (15,89 km). Tutte prove classiche del Rally Italia Sardegna che presenteranno alcuni tratti diversi rispetto al passato. Infine domenica 8 giugno la tappa finale di 79,18 km cronometrati, totalmente nuova perché presenta due crono in gran parte inediti da ripetersi due volte. Il primo quello di San Giacomo-Plebi (25,74 km) ritorna dopo oltre dieci anni, ma ricalca solo in parte il percorso disputato in passato, mentre il secondo di Porto San Paolo (13,85 km) che ospiterà la power stage finale, è completamente nuovo e presenta ampie viste sul mare e sullo sfondo l’incantevole profilo dell’isola di Tavolara. Il podio finale è previsto ad Olbia alle ore 16. LE INIZIATIVE Ci sarà sempre anche quest’anno l’interessante iniziativa di RIS Experience e l’inedita RIS Executive riservata alle aziende, con apposite aree privilegiate a pagamento previste per quegli spettatori che vorranno usufruirne e hospitality in prova speciale. E poi grazie al rinnovo dell’interessante accordo con la Grimaldi Lines, ci saranno ancora speciali agevolazioni molto convenienti con uno sconto del 30% sulle destinazioni di Olbia e Porto Torres sia per i concorrenti che per il pubblico. Maggiori informazioni a riguardo sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione www.rallyitaliasardegna.com    

93° Rallye Monte-Carlo: tredici preparatori italiani sulle strade del “Monte” (seconda parte)

Sport News Immagini passa in rassegna le vicende di altri cinque preparatori italiani (MM Motorsport, MotorTeam, Fontana, Sportec e FPF) che, grazie alla loro professionalità riescono ad accompagnare tutti i loro equipaggi sulla pedana finale di Monte-Carlo. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Ford Fiesta Rally3 di Fontana-Arnaboldi, secondi di WRC3)   MONTE CARLO (Principato di Monaco), 4 febbraio – Cercando di trovare gratificazioni per i colori italiani all’ultima edizione del “Monte” è bene guardare ai tredici preparatori italiani, che hanno curato le vetture non solo dei nostri piloti (dieci in tutto affiancati da navigatori nostrani) oltre di altri due piloti monegaschi che hanno usufruito dell’assistenza dei nostri preparatori e si sono affidati a due navigatori italiani. MM Motorsport affianca Flavio Brega (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Škoda Fabia RS Rally2 di Brega-Zegna) nel suo esordio. Pilota di ventennale esperienza il driver pavese Flavio Brega non aveva mai calcato le prove speciali iridate se si eccettua il monzese ACI Rally di Monza del 2021 e oggi come allora si affida alle note di Marco Zegna. Per il Monte-Carlo Brega sceglie la Škoda Fabia RS della squadra toscana MM Motorsport che lo segue da tempo. Un’avventura portata a termine con soddisfazione, fatta di guida attenta, specie nella tappa notturna del primo giorno quando le cose sembravano non andare troppo bene per le difficoltà del rally e una zampata finale sul Turini che porta Brega e Zegna a recuperare ancora una posizione (da 47esimi dell’inizio chiudono 38esimi) nella classifica assoluta (ai danni del compagno di scuderia Movisport Enrico Brazzoli) grazie al 32° tempo assoluto nella prova finale. E i sorrisi sul podio davanti al Casinò si sprecano. Motor Team mantiene accese le speranze di Filippo Marchino (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Škoda Fabia RS Rally2 di Marchino-Ometto). Gentleman driver con particolare propensione alle gare internazionali e in particolar modo alla gara monegasca Filippo Marchino è alla sua terza partecipazione al Rallye di Monte-Carlo (che si somma a due presenze al Rally di Croatia, una al Central European Rally, un ACI Rally Monza, tutti rally di campionato del mondo in un totale di soli nove rally disputati dal 2017 a oggi) e contava di mantenere inalterata la sua striscia che lo ha visto sempre all’arrivo nelle gare finora disputate. E anche in questa occasione ha centrato l’obiettivo, anche se ha vissuto un brivido incandescente assieme al suo navigatore Pietro Elia Ometto, quando la sua Škoda Fabia RS ha subito un principio di incendio nel corso della prima prova di  sabato mattina che ha costretto Marchino-Ometto a ripartire per le ultime tre prove speciali con il Super Rally dimostrando sul Turini finali (36esimi assoluti) che la 59esima piazza conquistata sulla piazza del Casinò di Monte-Carlo poteva essere ben migliore. Il perfetto lavoro dei meccanici della veronese Motor Team ha permesso loro di essere al traguardo ribadendo così ciò che Marchino aveva affermato dopo la prima prova di giovedì notte: “Non c’è nulla di meglio che correre nella notte in un rally di montagna. In attesa di un bacio da Claudia e Daniele che mi attendono a casa”. La famiglia assiste la galoppa di Matteo Fontana (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Ford Fiesta Rally3 di Fontana-Arnaboldi). Quarantadue anni in due. Questa è l’eta dell’equipaggio comasco formato da Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi che ha affrontato con la propria Ford Fiesta Rally3 il 93° Rallye di Monte-Carlo. Il giovane Fontana, figlio d’arte oltre che nipote d’arte, sulla vettura gestita dalla propria esperta famiglia ha conquistato la seconda piazza di WRC3 (e ora sono secondi della graduatoria mondiale) con una gara in progressione che li ha visti scalare la classifica entrando in zona podio fin da subito, superando nelle fasi centrali l’avversario che contendeva loro la seconda piazza sabato mattina, mantenendo la posizione e allungando nel resto delle speciali, ottenendo anche il primato nella prova di La Batie des Fontes-Aspremont. Non male per il giovano equipaggio lariano, che ha ottenuto anche 25esima piazza assoluta, alla sua terza esperienza al Monte. E ora il mondiale prosegue in Svezia.     Sportec porta sul podio Emanuele Fiore (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Peugeot 208 Rally4 di Fiore-Casalini) Ci sono gare che almeno una volta nella vita bisogna affrontare. Specie se si vive in Liguria che non dista anni luce dalle speciale delle Hautes Alpes su cui si svolge il Rallye Monte-Carlo. È quanto hanno pensato i liguri Emanuele Fiore e Andrea Casalini che hanno coinvolto la struttura ligure di Sportec per sfidare le insidie delle speciali del Monte che hanno affrontato subito di buon passo, dimostrandosi capaci di occupare fin dall’inizio la terza piazza (su sette concorrenti) di Classe Rally4 con la loro Peugeot 208 posizione che hanno mantenuto fino alla arrivo monegasco. Fiore-Casalini per ora si godono la soddisfazione del successo (finire il Monte-Carlo è sempre un successo, salire sul podio di categoria lo è addirittura doppio) e poi magari l’appetito vien mangiando e il prossimo anno si vedrà.   FPF Sport riporta in strada Rachele Somaschini  (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Citroën C3 di Somaschini-Arena). Gara double face per la pilotessa di Cusano Milanino Rachele Somaschini affiancata dal navigatore genovese Nicola Arena che tornava al Monte-Carlo dopo cinque anni di assenza (nel 2020 con la Citroën DS3 R3T con Chiara Lombardi al suo fianco) che ha impostato la sua gara su un buon ritmo e senza errori sulle viscide prove del Monte. Procede tutto nel migliore dei modi fino all’undicesima prova speciale, seconda di sabato mattina (la Aucelon-Recoumbeau Jansac) in cui stacca una ruota fermandosi in un fosso. I meccanici di FPF Sport (gli stessi seguono il pluri campione italiano Crugnola) recuperano la Citroën C3 e la rimettono in grado di affrontare le ultime tre prove della gara consentendo alla pilotessa milanese di chiudere 57esima assoluta

93° Rallye Monte-Carlo: 13 preparatori italiani sulle strade del “Monte” (prima parte)

Sport News Immagini compie un viaggio fra i preparatori italiani presenti nel Principato cominciando dalle soddisfazioni di Delta Racing, SMD Racing e Dream One Racing, passando anche per la delusione di PA Racing. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia RS Rally2 di Roberto Daprà curata dalla Delta Racing, il miglior equipaggio italiano)   MONTE CARLO (Principato di Monaco), 3 febbraio – Cercando di trovare gratificazioni per i colori italiani all’ultima edizione del “Monte” è bene guardare ai tredici preparatori nostrani che non solo hanno curato le vetture dei nostri piloti (dieci in tutto affiancati da navigatori nostrani, oltre ad altri due che hanno dettato le note a piloti monegaschi).   Delta Racing porta Roberto Daprà e Nikolay Griazyn (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Škoda Fabia RS Rally2 di Griazyn) fra le stelle. Sono tre gli equipaggi seguiti dalla squadra veneta, a cominciare dal giovane Roberto Daprà, affiancato da Luca Guglielmetti sulla Škoda Fabia RS che, con una gara incisiva, ma al tempo stesso senza errori in 14esima posizione assoluta, settimi di WRC2; meglio di Daprà ha fatto la vettura dell’equipaggio che difende i colori della scuderia italiana Movisport Nicolay Griazyn-Konstantin Aleksandrov, Škoda Fabia RS, che hanno lottato per tutta la gara per il successo in categoria WRC2, vincendo nove prove speciali di classe e concludendo secondo di WRC2 e nono assoluto, mancando il successo per una foratura nella prima prova di domenica mattina e un difficile passaggio sul Turini. Gara difficile per Enrico Brazzoli, affiancato da Martina Musiari su Škoda Fabia RS, che nonostante la grande esperienza sulle strade del Monte ha chiuso solo 39° assoluto perdendo una posizione in classifica assoluta proprio sul Turini. Una gara in cui il saluzzese ha dimostrato tutto il suo carattere, affrontando le speciali nonostante un problema al polso danneggiato da una caduta nei giorni precedenti il “Monte”   SMD Racing accompagna al podio del Casino Chiarani-Zanella (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Škoda Fabia RS Rally2 di Maurizio Chiarani). Due veterani come Matteo Chiarani e Flavio Zanella (al secondo Monte-Carlo insieme e per la seconda volta felicemente al traguardo) regalano a SMD Racing di Varese un’ottima 35esima piazza assoluta disputando una gara costante senza sbavature, che frutta loro la terza piazza fra gli equipaggi italiani.   Dream-One Racing realizza il sogno di Oldani-D’Agostino (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Peugeot 208 Rally4 di Marco Oldani). Seconda esperienza consecutiva per Marco Oldani-Pietro D’Agostino che come già nella precedente stagione conquistano il podio di Classe Rally4, facendo un passo avanti rispetto al 2024 ottengono di forza la seconda piazza di categoria che mantengono dalla prima all’ultima prova della gara segnando anche il miglior tempo di Rally4 in tre occasioni che valgono all’equipaggio della Peugeot curata dalla struttura di Busto Arsizio (VA) anche la 37esima piazza assoluta, quarta fra gli italiani.   PA Racing torna a casa presto (nella Foto Magnano / Sport News Immagini la Škoda Fabia RS Rally2 di Alberto Roveta). È durata appena due prove la gara della Škoda Fabia RS del preparatore bergamasco affidata all’esordiente al Monte-Carlo Alberto Roveta,  con Nicolò Gonella (un precedente al Monte-Carlo nel 2023 con Matteo Gamba) a fianco, che dopo un’ottima prova speciale di apertura (29esimi assoluti) escono di strada nella speciale successiva. Nonostante i meccanici di PA Racing compiano il miracolo e rimettano in sesto la Fabia, Roveta preferisce abbandonare la gara.    

Michelin la spunta nel duello con Pirelli

Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura l’Alpine Renault di Astier-Giraudet vincitrice della Classe R-GT, miglior equipaggio Michelin) Ai tradizionali contendenti nelle gare rallistiche, ovvero Michelin (2017-2020) e Pirelli (2021-2024), che negli ultimi due quadrienni hanno fornito la monogomma alle vetture del mondiale rally non sono rimate che le briciole. Ovviamente la parte del leone l’ha fatta Michelin per una ragione principalmente geografica, visto che si è gareggiato su strade francesi con una stragrande maggioranza di equipaggi francesi. La Casa di Clermont Ferrand ha equipaggiato dodici delle quindici non iscritte al mondiale conquistando la miglior posizione extra Hankook con Raphael Astier-Denis Giraudet, due nomi che hanno lasciato il segno nelle competizioni anche iridate, che hanno chiuso 17esimi assoluti e primi di Classe R-GT, categoria che ha visto al via tre Alpine Renault A110 Rally, tutte felicemente al traguardo. Come sono giunti tutti al traguardo anche tutti gli altri equipaggi equipaggiati Michelin, che si sono imposti in RC4 con la giovane promessa figlio d’arte francese Eliott Delecour con Romain Roche su Opel Corsa Rally4 davanti agli italiani gommati Pirelli Marco Oldani-Pietro D’Agostino. La classe RC5 è stata monopolizzata dalle velocissime Renault New Clio e dalle gomme Michelin, scelte da tutti i sei concorrenti, sui quali hanno svettato i francesi Julien Saunier-Frédéric Vauclare. Alla Pirelli non sono rimaste che le briciole con appena tre vetture al via nelle mani di gentlemen driver, tutti iscritti in Classe Rally4, tutti su Peugeot 208 Rally4. Alle fine i migliori classificati del gommista milanese sono stati Oldani-D’Agostino, 37esimi assoluti, che hanno preceduto nella sfida interna Pirelli i due equipaggi misti monegaschi-liguri formati da Jean-Paul Palmero-Mattia Pastorino e Marc Dessì Serena Giuliano. Un risultato che non è certo una debacle per Pirelli. Se si fosse corso in Italia, con un maggior numero di piloti italiani, le cose sarebbero sicuramente andate in modo diverso.  

Hankook detta legge a Montecarlo in un regime di monogomma

Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Citroën C3 di Rossel-Dunand vincitrice delle Classe Rally2) Mentre il mercato mondiale degli pneumatici si è fatto sempre più incandescente, con l’ingresso di nuovi colossi provenienti dai Paesi asiatici, nelle competizioni, soprattutto ai massimi livelli, da qualche decennio la federazione ha imposto il regime di monogomma, per contenere i costi e (anche) fare in modo che le prestazioni non arrivino a livelli tali da rendere pericolose le auto in gara. Da quest’anno il fornitore unico di pneumatici nel mondiale è Hankook Tire, casa coreana fondata nel 1941 con variegate esperienze nel motorsport a partire dal 2007. Per regolamento gli iscritti alle categorie WRC1, WRC2 e WRC3 hanno l’obbligo di calzare i penumatici coreani e al Monte-Carlo 2025 54 dei 69 equipaggi scattati dalla pedana di Monte-Carlo erano calzati Hankook. Ovvio che anche la classifica assoluta della gara monegasca risenta di questa situazione al punto che 47 dei 62 equipaggi che hanno festeggiato domenica davanti al Casinò monegasco fossero gommati Hankook. Non solo ma i primi sedici classificati avevano le gomme coreane che hanno fatto loro, come dovuto dal regolamento, la categoria WRC1 con Ogier-Landis, WRC2 con Rossel-Dunand e WRC3 con Pelamourgues-Pouget. Nelle altre categorie nessun equipaggio si è schierato al via con pneumatici Hankook.      

93° Rallye Monte-Carlo: sfida impari fra gommisti

Sport News immagini analizza la situazione gomme nella recente gara monegasca, dove il regime di monogomma, imposto dalla Federazione, ha fatto prevalere le coreane Hankook  Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Toyota GR Yaris Rally1 di Ogier-Landis) MONTE CARLO (Principato di Monaco), 2 febbraio – A una settimana dalla conclusione della 93esima edizione del Rallye Monte-Carlo ci sono ancora parecchi spunti di riflessione. Uno fra i più interessanti è la mancata sfida fra costruttori di pneumatici. Un tempo il confronto fra i vari “gommisti” era uno dei motivi propulsivi del miglioramento delle performance delle gomme, oltre che motivo di orgoglio commerciale che si trasformava in fette di mercato sempre migliori. La gomma per veicoli (è troppo presto per chiamarlo pneumatico) nasce addirittura prima dell’automobile essendo stata inventata e brevettata nel 1845 dallo scozzese Robert William Thompson per essere usata sulle ruote delle carrozze; l’invenzione di Thompson venne seguita dieci anni dalla scoperta del procedimento della vulcanizzazione della gomma (come materiale) avvenuta per opera dell’inglese Charles Goodyear che permetteva di ottenere un prodotto resistente alle variazioni di temperature. Il perfezionamento dello pneumatico avvenne ad opera del veterinario scozzese John Boyd Dunlop  che, nel 1888, spinto dalle insistenze del figlio piccolo che si lamentava che le gomme rendevano troppo pesante il suo triciclo le riempì di aria (fino ad allora le ruote erano piene), inventando lo pneumatico ovvero la gomma moderna. La storia delle gomme, e ora le possiamo chiamare pneumatici, ha subito ancora grandi evoluzioni (e numerosi colpi di scena con brevetti concessi e annullati che ne fanno un thriller), ma possiamo dire che da quel momento in avanti si è trattato solo di affinamenti, anche se molto importanti. Abbiamo già incontrato due nomi fondamentali nel mondo delle gomme per vetture, ovvero Goodyear e Dunlop, ai quali dobbiamo aggiungere la francese Michelin (i fratelli André ed Eduard Michelin inventarono gli pneumatici smontabili, fondamentali per ridurre i tempi di riparazione) e l’italiana Pirelli, ovvero le marche che avrebbero dettato legge nel XX Secolo, sia sui mercati sia nelle corse.

Matteo Fontana il primo iscritto al CIRT 2025, con un sogno mondiale

Il vincitore della Coppa ACI Sport 4WD conferma la sua partecipazione al Campionato Italiano Rally Terra, banco di prova per la stagione nel WRC3. Sempre navigato da Alessandro Arnaboldi sarà al secondo anno con la Ford Fiesta Rally3. “Quando saremo pronti faremo il grande salto, ma il lavoro è quello giusto e non vogliamo fare il passo più lungo della gamba” L’avevamo lasciato con il 7° posto assoluto al Rally dei Nuraghi e del Vermentino, unica Rally3 in un mare di Rally2, e lo ritroviamo nei primi atti di questo 2025 al 2° posto del WRC3, dopo una gara pazzesca al Rallye Montecarlo. Matteo Fontana parte forte sin da subito in questa nuova stagione, vincitore lo scorso anno della Coppa ACI Sport 4WD ed ora il primo ad essersi iscritto al Campionato Italiano Rally Terra 2025. Il comasco classe 2003 anche per quest’anno infatti sarà impegnato sia nelle tappe mondiali del WRC3 sia nel Terra con alle note Alessandro Arnaboldi, sempre a bordo della Ford Fiesta Rally3 gommata Michelin che tante gioie gli ha già regalato lo scorso anno: non solo i risultati nel tricolore ma anche la vittoria di classe all’Akropolis in Grecia, al Rally deli Dei. “Diciamo che quel 2° tempo nell’ultima prova del San Marino Rally, a 8 decimi da Heikkila, non mi è andato giù – commenta ridendo il talento comasco, in riferimento alla quasi vittoria della PS “Macerata Feltria” lo scorso anno – e così rieccoci per spingere ancora più forte. Il 2024 è stato un anno incredibile per noi. Prima abbiamo vinto nel mondiale con la Rally4, poi con la Rally3 abbiamo esordito nel CIRT e vinto la tappa del WRC in Grecia”. Perché la scelta di continuare a correre nel CIRT con la Ford Fiesta Rally3? “La nostra mentalità è sempre stata quella di fare il passo quando siamo pronti – spiega Fontana –  lo scorso anno abbiamo ultimato il lavoro con la Rally4 e poi siamo passati alla Rally3, e visti i risultati in Italia abbiamo deciso di provare anche nel mondiale. Si va un passo alla volta, e quindi ecco perché continueremo con questa vettura, perché bisogna migliorare tanto, sia su asfalto sia su terra”. Molti si sarebbero aspettati di vederti su una Rally2, come a Monza. “Quando saremo pronti faremo il salto, ma il lavoro è quello giusto e non vogliamo fare il passo più lungo della gamba. Una volta che saliremo sulla Rally2 lo faremo per giocarci qualcosa. A Monza è andata bene, il nostro obbiettivo era divertirci, io ed il nonno, e cominciare a scoprire un poco la macchina. La Rally3 è una classe che ancora non ha preso piede in Italia e vedo molta gente che con la Rally2 fa molta fatica. Con la Rally3 anche nelle situazioni più complicate ti diverti e migliori molto di più, perché portare al limite una Rally2 è molto più difficile” Cosa ti sei portato a casa dal CIRT 2024? “E’ stato un anno di crescita. Sono migliorato molto all’intento della stagione, da Foligno fino alle ultime gare. Poi certo ogni round è particolare ed ha la sua storia, ma se a Foligno era la prima gara su una Rally3, al Vermentino oramai conoscevamo la macchina. A me piace molto la terra della Sardegna, ed inatti al mondiale lì abbiamo debuttato con la Rally3. Ogni gara del Terra terra però mi piace molto, sono rally bellissimi anche se corti, e da ogni tappa ti porti a casa un bel pacchetto d’esperienza anche per le condizioni che sono sempre diverse”. Quindi anche quest’anno per te le gare in Italia saranno test in vista degli appuntamenti mondiali? “Sì, sono gare in cui fare chilometri, vedere il miglioramento da un anno con l’altro, testare situazioni diverse, un po’ come una palestra in ottica mondiale. Secondo me l’Italia è una validissima opzione per i piloti che devono crescere, abbiamo una terra che è particolare e queste esperienze servono. Aiuta a migliorare sulle strade lente rispetto alle gare del nord. Un obbiettivo valido per il Terra potrebbe essere entrare nei primi 10. Nelle gare del CIRT ho la possibilità di attaccare sempre al massimo senza risparmiarmi non giocandomi nulla, quindi darò subito tutto”. Con questo percorso di crescita così studiato e meticoloso, a cosa vorresti puntare? “Diventare campione del mondo, obbiettivo che ho da quando ho 3 anni, ma c’è da lavorare. Non siamo completi come piloti, dobbiamo ancora completare il percorso sulla Rally3 e solo dopo potremo passare alla Rally2. Cercheremo di essere il più pronti e preparati possibili, con l‘obbiettivo di diventare piloti ufficiali”.

93° Rallye Monte-Carlo: sventola il tricolore, ma è quello francese e non quello italiano (seconda parte)

Sport News immagini analizza la gara degli altri sei equipaggi italiani che hanno occupato la seconda metà della classifica. Unico ritirato Alessandro Roveta; buona prestazione di Emanuele Fiore, mentre Somaschini e Marchino superano le disavventure ripartendo con il SuperRally. Gara lineare per i piloti monegaschi Palmero e Dessi che ospitano in vettura due navigatori liguri Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia Rally2 di Alessandro Roveta-Pietro Elia Ometto, unico equipaggio italiano ritirato)     MONTE CARLO (Principato di Monaco), 28 gennaio – Se i piloti italiani sono riusciti a inserirsi a fatica ai vertici della classifica assoluta, anche se alcuni, tutto sommato, hanno fatto bene nelle loro categorie, altri hanno conquistato posizioni di rincalzo o sono incappati in quegli scherzi della sorte, che sono così comuni in una gara che, come cartolina, propone il Casinò.   Sicuramente i due più sfortunati sono stati l’alessandrino Alessandro Roveta, affiancato dal monregalese Nicolò Gonella e Filippo Marchino con il navigatore campione d’Italia Pietro Elia Ometto. Fra i due peggio è andata a Roveta-Gonella, che disponevano della Škoda Fabia di PA Racing che dopo un buon tempo sulla Digne Les Bains di apertura del giovedì notte, nella successiva Faucon du Caire-Brezier sono usciti di strada. I meccanici di PA Racing hanno recuperato la vettura e sono riusciti a metterla in condizioni di ripartire con il SuperRally, ma Roveta ha preferito abbandonare.   Sorte diversa per Marchino-Ometto che hanno iniziano di buon passo e con soddisfazione al punto che dopo la prima prova il pilota commentava: “Non c‘è nulla di meglio che un rally invernale fra i monti corso di notte”. L’opinione dell’equipaggio della Škoda Fabia curata da Motor Team, rimane sostanzialmente quella fino alla prima speciale di sabato mattina, La Motte Chalancon-Saint Nazaire, quando scoppia un principio di incendio in vettura, costringendo l’equipaggio, che non ha subito danni, a fermarsi. Anche in questo caso i meccanici riescono a recuperare la vettura e rimetterla in sesto e Marchino-Ometto possono affrontare l’ultima giornata di gara, perché il podio davanti al Casino vale un’ultima fatica. Alla fine sono 59esimi assoluti, prendendosi la soddisfazione di un gran tempo sul Turini: 36esimi assoluti.   Comunque i colori italiani si sono difesi bene. Su dodici equipaggi al via (compresi i due monegaschi con navigatori liguri), undici hanno visto il traguardo. Il sesto equipaggio verde rosso bianco a salire la pedana di Monte-Carlo risponde ai nomi di Emanuele Fiore-Andrea Casalini che con la Peugeot 208 Rally4 di Sportec chiude 47° assoluto e terzo di categoria impostando la propria gara sulla regolarità assoluta. È ottavo dei nostri, dietro Brazzoli, l’equipaggio formato da Rachele Somaschini e Nicola Arena che stavano portando la loro Citroën C3 di PHP in discreta posizione della classifica assoluta, quando sulla Aucelon-Recoumbeau, seconda speciale di sabato mattina, escono di strada aprendo una ruota. Anche in questo caso i meccanici fanno ottimamente il loro lavoro, consentendo a Somaschini-Arena di affrontare la tappa di domenica chiudendo 57esimi assoluti, due posizioni avanti a Marchino.   Chiudono la striscia dei concorrenti italiani al rally monegasco i navigatori liguri Mattia Pastorino e Serena Giuliano che dettano le note ai due piloti gentleman monegaschi Jean Paul Palmero e Marc Dessì. Per entrambi gli equipaggi delle Peugeot 208 Rally4 di Gliese Engineering l’obiettivo primario era quello di vedere il traguardo affrontando i 333 km di gara di buon passo, ma senza correre eccessivi rischi e cercarsi pericolose avventure. Ci riescono benissimo e chiudono in 58esima pozione (fra Somaschini e Marchino) Palmero-Pastorino e in 61esima Dessì-Giuliano, lasciandosi alle spalle ancora un equipaggio. E per loro è una vittoria.  

EMANUELE FIORE E ANDREA CASALINI: “UN MONTE DI EMOZIONI”

Nell’immagine in allegato (Foto Magnano) Emanuele Fiore e Andrea Casalini sulle strade del Montecarlo 2025    L’equipaggio ligure ha chiuso positivamente l’esperienza monegasca Ce ne sarebbe da scrivere un romanzo. Tanti sono i momenti che sicuramente rimarranno indelebili nella mente di Emanuele Fiore e Andrea Casalini in questo “Montecarlo” 2025. E’ servito qualche giorno per mettere insieme la moltitudine di sensazioni che hanno accompagnato la Peugeot 208 della Sportec da quando è scesa dalla pedana di partenza fino all’istante in cui ha percorso in senso inverso quella breve ma emozionante salita finale. “Salire sulla pedana d’arrivo è stato un vero sollievo” racconta il driver genovese. “Sapevamo che avremo trovato delle condizioni difficili e per noi del tutto nuove ed eravamo preparati. Fango, pioggia a tratti il ghiaccio. Il timore di sbagliare vanificando gli sforzi di tutto il gruppo. A tutto questo metterci anche che ho corso in condizioni fisiche non ottimali a causa del forte dolore alla spalla causato da una caduta sugli sci a Dicembre. Montecarlo è un sogno che si è avverato, una bellissima esperienza in un contesto penso unico al mondo che un appassionato di rally dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Passare sul mitico “Turini” è qualcosa di inspiegabile. Sinceramente il divertimento è un altra cosa. Il “Monte” è una gara difficile dove l’imprevisto è davvero dietro l’angolo e tu sei talmente concentrato nel voler arrivare al fondo che alla fine tutto diventa molto condizionato.” Emanuele Fiore e Andrea Casalini hanno concluso al terzo posto di classe e 47° assoluti. “Devo dirti che siamo comunque soddisfatti del risultato che ha confermato le mie caratteristiche di regolarità. Abbiamo evitato i rischi perchè il nostro obiettivo era quello di portare la vettura al fondo. Una vettura che la Sportec ci ha garantito sempre in perfette condizioni in una gara dove Andrea è stato come al solito impeccabile, un compagno di viaggio insostituibile”. Cosa vi lascia questa esperienza. “Senza dubbio qualcosa di unico, indimenticabile. Da mettere in prima fila nell’album della mia carriera. Era un desiderio che avevo da sempre e che ho potuto concretizzare grazie ad un gruppo di amici, primi fra tutti Paolo Benvenuti del Team La Superba che ci ha seguito come un’ombra. I nostri ricognitori Marco Corona e Andrea Gorni e tutti gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura.”