Presentata la 21^ edizione del Rally Italia Sardegna
Svelati anche gli ultimi dettagli della prossima tappa italiana del Mondiale Rally, attesa sugli sterrati dell’Isola dei Quattro Mori dal 30 maggio al 2 giugno. “Il RIS è un patrimonio per il nostro Paese, frutto del solido matrimonio con la Sardegna” ha commentato il Pres. ACI Sticchi Damiani. 87 equipaggi rappresenteranno 34 nazionalità nell’evento iconico per la serie iridata. Roma, giovedì 23 maggio 2024 – Presso la sede centrale dell’Automobile Club d’Italia è stata presentata la 21^ edizione del Rally Italia Sardegna, tappa italiana del FIA World Rally Championship in programma dal 30 maggio al 2 giugno. Con base principale ad Alghero, la gara organizzata dall’Automobile Club d’Italia rappresenterà la sesta tappa per la serie iridata e metterà alla prova gli 87 equipaggi iscritti con un percorso tradizionale, estremamente selettivo e spettacolare, disegnato su oltre 260km cronometrati di strade sterrate per 16 prove speciali raccolte nel nord della Sardegna. Ad illustrare le caratteristiche del RIS24 sono stati il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani, Angelo Francesco Cuccureddu Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Regione Autonoma della Sardegna, Mario Conoci Sindaco di Alghero, Giulio Pes di San Vittorio Presidente ACI Sport Spa e Presidente AC Sassari, Antonio Turitto General Manager del Rally Italia Sardegna. Ad arricchire la conferenza anche la presenza del giornalista RAI Marco Lollobrigida, che ha sottolineato l’attenzione mediatica riservata al Rally Italia Sardegna anche da parte dell’emittente nazionale, che offrirà al pubblico diversi collegamenti in diretta su RAI2 e RAI Sport. Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia: “In questo ventennio sono successe tante cose. La scelta di spostare il Rally d’Italia dalla Liguria alla Sardegna è stata un’impresa complessa, difficile da realizzare, ma alla fine si è rivelata vincente. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo grazie alla Regione Sardegna, che ha contribuito sostanzialmente a sostenere oneri e costi, poiché da soli non sarebbe stato possibile. La Sardegna ha riconosciuto subito il valore di questo evento, e si è impegnata costantemente insieme a noi per realizzarlo e farlo crescere fino ad oggi. Attualmente nel nostro Paese non ci sono alternative e disponibilità di gare e strade sterrate paragonabili a quelle della Sardegna”. Angelo Francesco Cuccureddu, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Regione Autonoma della Sardegna: «Nonostante la gente creda il contrario, la Sardegna è una delle regioni meno turistiche d’Italia, al decimo posto nella graduatoria. Il turismo incide sull’8% del PIL sardo mentre su quello nazionale è del 12%. Per questo vogliamo cercare di ampliare la stagione turistica e la Regione ha scelto che lo sport come volano. Da ex sindaco posso dire che le strade sterrate non sono facili da mantenere, ciononostante resistiamo anche perché il piano paesaggistico regionale ci vieta di asfaltare le strade sterrate e di abbattere i muretti a secco. Ma l’interesse nel preservare le strade sterrate è incentivato anche dalla volontà di mantenere il Rally d’Italia in Sardegna e garantire un percorso che ha pochi paragoni anche a livello internazionale. Ci aspettiamo di vedere delle belle immagini da parte dei media, come ampiamente fatto in passato, che rendano al massimo l’investimento promo pubblicitario effettuato per la nostra isola che ci aspettiamo di mantenere a lungo nel tempo». Giulio Pes di San Vittorio, Presidente ACI Sport spa e Presidente AC Sassari: «Voglio raccontare un episodio, il presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Piero Comandini mi ha recentemente ricordato che in Sardegna abbiamo due eccellenze sportive, il rally mondiale e Luna Rossa. Un riconoscimento fondamentale anche per gli investimenti fatti in questi anni dall’ACI e per la ricaduta che riversa sul territorio, che andremo a monitorare ancora una volta anche quest’anno grazie ad uno studio ad hoc dell’Università di Sassari. Oltre al Rally Italia Sardegna, tanti altri eventi sono stati supportati dalla Regione quindi ci auguriamo che lo siano anche in futuro. Ringrazio inoltre la prefettura di Sassari e tutte le forze dell’ordine che ci supportano durante la manifestazione». Mario Conoci, Sindaco di Alghero: «Voglio ringraziare il Presidente Sticchi Damiani per la sua volontà nel supportare e volere il rally mondiale in Sardegna, un’eccellenza che dobbiamo mantenere cercando di sensibilizzare sempre di più i territori grazie all’importante e fondamentale supporto dell’organizzazione di ACI. Gli eventi sportivi creano promozione turistica ed economia, Alghero ha ospitato tante manifestazioni sportive, a breve avremo anche un torneo preolimpico di pallanuoto, ma il WRC resta l’evento di punta per la nostra città, che abbiamo condiviso alternandoci con Olbia, una collaborazione che è una bella dimostrazione di come la nostra isola punta a crescere tutta insieme, perché i nostri competitor sono altrove in Italia e all’estero. Vi aspettiamo in Sardegna per godervi questo spettacolo». Antonio Turitto, General Manager Rally Italia Sardegna: «Io dico sempre che noi giochiamo con le macchinine per produrre valore, e attualmente queste portano a 13 milioni di euro il valore media certificato da Nielsen per il RIS. Quest’anno in sole 48 ore ci sarà una battaglia entusiasmante su 266 km cronometrati, una sfida che è stata colta dagli iscritti ben 87, tra cui 18 Junior e 43 prioritari, un numero per cui molti equipaggi soprattutto sardi ed amatori rischiavano di stare fuori, senza alcuni accorgimenti studiati con la federazione internazionale. Avremo telecamere fisse che monitoreranno il pubblico sulle prove, e poi dei sensori fornitici da un’azienda sarda WIData che ci diranno quanti spettatori ci saranno per poter così gestire meglio la sicurezza. Il parco assistenza sarà ospitato ad Alghero, ringrazio i Comuni e gli enti pubblici e privati che collaborano con noi, e ci dispiace molto quando a qualcuno dobbiamo dire di no. Ringrazio poi anche un partner per noi molto importante, l’Esercito Italiano che sarà con noi nella giornata finale del 2 giugno». L’EDIZIONE 2024. Riavvolgendo indietro il nastro, vent’anni fa a quest’ora il Rally Italia Sardegna era ancora un’incompiuta, visto che la gara si è disputata per la prima volta nell’ottobre del 2004. Dunque sarà un’edizione legata alla tradizione, ma che rispetto al recente passato presenta alcuni cambiamenti con diversi remake. La principale novità sarà il ritorno della base della manifestazione ad Alghero, mentre
2024 RALLY ITALIA SARDEGNA: SIVIERO EXPLAINS THE SPECIAL STAGES
Tiziano Siviero has again designed this year’s edition of Rally Italia Sardegna, the 21st , which returnsto Alghero after a year. Miki Biasion’s former co-driver has prepared the race route for RIS 2024 andexplains what the main new features of the race will be. The rally programme includes a routeconsisting of 16 special stages divided into three days for a total of 266.12 timed kilometres.TIGHTER RACE. “This year start is from Alghero,” commented Siviero, “and so we have returned tothe classic route scheme of previous years, with the classic special stages close to the Alghero area,especially in the final day, and there is little Gallura. Compared to the past, the race has a morecompact format, it is an experiment that we have adopted upon the request of the FIA and the WRCPromoter on the basis of an exemption that Sardinia has obtained, to run and test a moreconcentrated event format, which could become an option for other organisers in the near future,according to the new FIA regulations being introduced”..Shakedown of Ittiri (2,08 km). «Actually,” continued Siviero, “given the unavailability of the Olmedostage, as it was not possible to obtain permits to access the disused quarry, and given the poorconditions of the Putifigari special stage, this year we have chosen to hold the shakedown with anin-line route in the Arena of Ittiri, where the public will have easy access, and where spectators will beable to see 90% of the race course of the shakedown for the first time in history, an interestingnovelty».DAY 1 (77,82 timed km).Osilo-Tergu (25,65 km): «The first stage is a lengthened and unprecedented version of the classicOsilo-Tergu test, where it will be crucial to know how to manage the use of tyres. It is a special stagewhich, as we know, is characterised at the start by an abrasive surface, while in the new part, whichhas been used in the past for the ‘Monday Test’, the surface changes and is smoother. A demandingtest in which there could be some surprises, even because this is the first stage of the race».Sedini-Castelsardo (13,26 km): «The second special stage is the classic time trial that ends with thebeautiful image from above with Castelsardo in the background, a test identical to that of last year. Itis the special stage with the most access of the entire race, where spectators is spoilt for choice as towhat to choose to see, since there is everything».DAY 2 (149 timed km).Tempio Pausania (12,03 km). «It is the same version as the first three times we ran it from 2020 to2022, with a different finish from last year because the last section will again be in the very narrowstretch between the Molinas cork factory. It is a very demanding special stage which, as Neuvillementioned, has at least 15 points in the final section where you can take off a wheel. A stage whereyou really have to be on your toes, where in 2020 the Ford with Suninen surprisingly made thedifference, and where Lappi went off the road two years ago».Tula-Erula (22,61 km). «It has a more complete and longer version this year, which has made it themost difficult stage of the entire race in my opinion. It will be the one that will make the mostdifference, it could be the decisive test of the entire race, because it has constant changes of pace,with breakneck sections followed by wider and faster stretches, and not to forget the classic passageof Erula between the wind turbines much appreciated by the public»Monte Lerno (25,33 km). «Actually, we put together the best of last year’s 50-kilometres test.Basically, we have combined, using the most beautiful gravel roads at our disposal, the classic MonteLerno jump positioned at the start of the stage with the final part, all set in the frame of the New Arenaof Alà. Obviously we expect a lot of spectators both at the jump and in the Arena.».Coiluna-Loelle (14,53 km). «It will be the TV stage, for the first time we will see the first 18 points onSaturday live till the end of the test. It’s a stage that everyone knows, done and re-done, as alwaysvery fast, with the classic long jump of Crastazza and a finale that features a new ford and a sectionbuilt on an old rallycross track, and with the last part of the stage ending right at the nuraghe Loelle».Day 3 (39,30 timed km).Cala Flumini (12,55 km). «The final leg is identical to that of two years ago, with the first stage at CalaFlumini, which has few spectator’s access points, but is very nice to drive as it will have, as in 2022,fewer kilometres but more gravel, since the asphalt cuts have been eliminated».Sassari-Argentiera (7,10 km). «This is the Power Stage and is identical to that of two years ago, andas then it will have an early start of a few hundred metres. As always, there will be lots of spectatorson this special stage, which with its sandy bottom and its traps, has become a great classic of thisrace, thanks also to its final section at the edge of the sea».
Rally Italia Sardegna 2024: Siviero spiega le speciali
Tiziano Siviero ha disegnato anche questa edizione del Rally Italia Sardegna, la 21a di questa manifestazione che dopo un anno torna ad Alghero. L’ex navigatore di Miki Biasion ha preparato il tracciato di gara del RIS 2024 e ci illustra quali saranno le principali novità della corsa. Il programma del rally prevede un percorso composto da 16 prove speciali suddivise in tre tappe per complessivi 266,12 km cronometrati. GARA PIU’ COMPATTA. «Quest’anno si parte da Alghero – ha commentato Siviero – e quindi siamo tornati in pratica allo schema classico di percorso degli anni scorsi, con le classiche prove speciali vicine alla zona di Alghero soprattutto nella tappa finale, e c’è poca Gallura. La gara rispetto al passato ha un format più compatto, è un esperimento che abbiamo adottato su richiesta della FIA e della WRC Promoter in base ad una deroga che la Sardegna ha ottenuto, per correre e testare un format di evento più concentrato, che potrebbe diventare un’opzione per altri organizzatori nel prossimo futuro, in base ai nuovi regolamenti FIA in corso di introduzione». Shakedown di Ittiri (2,08 km). «In pratica – ha continuato Siviero – vista l’indisponibilità della prova di Olmedo in quanto non è stato possibile avere i permessi per accedere alla cava dismessa, e visto le pessime condizioni della speciale di Putifigari, abbiamo scelto quest’anno di far disputare lo shakedown con un percorso in linea nell’Arena di Ittiri, dove il pubblico avrà facile accesso, ed in cui gli spettatori potranno vedere per la prima volta nella storia il 90% del percorso di gara di uno shakedown, una novità interessante». LA PRIMA TAPPA (77,82 km cronometrati). Osilo-Tergu (25,65 km): «La prima speciale è una versione allungata ed inedita della classica prova di Osilo-Tergu, in cui sarà fondamentale saper gestire l’utilizzo delle gomme. E’ un crono che come sappiamo è caratterizzato all’inizio da un fondo abrasivo, mentre nella nuova parte che è stata utilizzata in passato per il “Monday Test”, il fondo cambia ed è scorrevole. Una prova impegnativa in cui potrebbero esserci delle sorprese, anche perché questa è oltretutto la prima speciale della gara».Sedini-Castelsardo (13,26 km): «La seconda speciale è il classico crono che termina con la bella immagine dall’alto con Castelsardo sullo sfondo, una prova identica a quella dell’anno scorso. E’ la prova speciale con più accessi dell’intera gara, in cui il pubblico ha solo l’imbarazzo della scelta su cosa scegliere da vedere, visto che c’è di tutto». LA SECONDA TAPPA (149 km cronometrati). Tempio Pausania (12,03 km). «Ha la stessa versione delle prime tre volte in cui l’abbiamo disputata dal 2020 al 2022, con un finale quindi diverso dall’anno scorso perché l’ultimo tratto sarà di nuovo ospitato nel tratto molto stretto tra le sugherete del Sugherificio Molinas. In pratica è un crono molto impegnativo che, come ha ricordato Neuville, nel tratto finale ha almeno 15 punti dove puoi staccare una ruota. Una speciale in cui bisogna stare davvero all’occhio, dove nel 2020 la Ford con Suninen aveva fatto a sorpresa la differenza, ed in cui Lappi era uscito di strada due anni fa».Tula-Erula (22,61 km). «Ha una versione quest’anno più completa e più lunga che l’ha fatta diventare la prova a mio avviso più difficile dell’intera gara. Sarà quella che farà più differenza in assoluto, potrebbe essere la prova decisiva dell’intera gara, perché presenta dei continui cambi di ritmo, con tratti scassamacchine a cui seguono tratti più larghi e veloci, con sempre presente il classico passaggio di Erula tra le pale eoliche molto apprezzato dal pubblico».Monte Lerno-Monti di Alà (25,33 km). «In pratica abbiamo messo insieme il meglio della prova di 50 km dello scorso anno. In sostanza abbiamo unito utilizzando gli sterrati più belli a nostra disposizione, il classico salto di Monte Lerno posizionato all’inizio della prova con la parte finale, tutta ricavata nella cornice della Arena nuova di Alà. Ovviamente ci aspettiamo tanto pubblico sia al salto che nell’Arena».Coiluna-Loelle (14,53 km). «Sarà la prova tv, in pratica per la prima volta vedremo assegnare i primi 18 punti del sabato dal vivo a fine speciale. E’ una prova che tutti conoscono, fatta e rifatta, come sempre molto veloce, con il classico salto in lungo di Crastazza ed un finale che presenta un nuovo guado ed un tratto ricavato su un vecchio tracciato di rallycross, e con l’ultimo tratto di speciale che si conclude proprio al nuraghe Loelle». L’ULTIMA TAPPA (39,30 km cronometrati). Cala Flumini (12,55 km). «La tappa finale si presenta identica a quella di due anni fa, con la prima speciale di Cala Flumini che presenta pochi punti di accesso per gli spettatori, ma che è molto bella da guidare visto che avrà come nel 2022 meno km ma più terra, dato che sono stati eliminati i tagli asfaltati».Sassari-Argentiera (7,10 km). «La power stage è identica a quelle di due anni fa, e come allora avrà una partenza anticipata di alcune centinaia di metri. Come sempre ci saranno moltissimi spettatori in questa speciale, che con il suo fondo sabbioso e le sue insidie è diventata una grande classica di questa gara, grazie anche al suo tratto finale a bordo mare».
ACI Global Servizi partner tecnico del Rally Italia Sardegna per il soccorso stradale
Un impegno costante per garantire assistenza stradale e sicurezza durante il sesto round del FIA World Rally Championship. Alghero, 20 maggio 2024 – Una partnership di successo che prosegue anche per l’edizione 2024 del Rally Italia Sardegna. L’Automobile Club d’Italia, organizzatore con il sostegno della Regione Sardegna del sesto round del FIA World Rally Championship, conferma la prosecuzione della proficua collaborazione con ACI Global Servizi. L’evento in programma dal 30 maggio al 2 giugno, unica tappa italiana del Campionato del Mondo, proseguirà il lavoro con ACI Global Servizi, società specializzata nell’erogazione di servizi di assistenza stradale, soccorso e mobilità. ACI Global Servizi garantisce sicurezza e supporto a chi si muove, ovunque e in qualsiasi momento anche durante eventi sportivi di portata internazionale come il Rally Italia Sardegna. L’azienda sarà nuovamente protagonista in qualità di Partner Tecnico, fornendo assistenza stradale a tutti i veicoli in gara. L’evento vedrà il presidio di personale specializzato e numerosi mezzi di soccorso posizionati lungo le prove speciali e nelle aree limitrofe per garantire, su richiesta, anche un servizio di trasferimento delle vetture dalle prove speciali fino al parco assistenza di Alghero, assicurando un supporto completo e tempestivo. Fedele alla mission di “Garantire Sicurezza a chi si muove, sempre e ovunque”, ACI Global Servizi si conferma leader della Mobilità 24/7, operando per la tranquillità e sicurezza di tutti i partecipanti e del pubblico presente. Questa collaborazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella promozione della sicurezza e dell’efficienza operativa durante uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno.
Rally Italia Sardegna: Innovazione e Sostenibilità con WiData
Una partnership tecnologica per monitorare gli afflussi e garantire un evento sicuro, efficiente e sostenibile. Alghero, 20 maggio 2024 – Il Rally Italia Sardegna guarda al futuro e lo fa grazie alla innovativa e lungimirante collaborazione con WiData che sarà partner dell’evento organizzato dall’Automobile Club d’Italia con il sostegno della Regione Sardegna con finalità di controllo e tutela dei flussi d’accesso. L’unica tappa italiana del FIA World Rally Championship 2024, in programma dal 29 maggio al 2 giugno con base ad Alghero, vedrà come di consueto la partecipazione di appassionati di rally provenienti da tutto il mondo. La collaborazione con WiData, azienda italiana specializzata in soluzioni data-driven, innovazione tramite l’Internet of Things e l’Analisi dei Dati, nasce con l’obiettivo di implementare un avanzato sistema di monitoraggio degli afflussi durante l’evento. Il monitoraggio è fondamentale per garantire la sicurezza, la gestione efficiente delle risorse e la minimizzazione dell’impatto ambientale. Utilizzando le tecnologie sviluppate da WiData, sarà possibile ottenere una visione precisa e in tempo reale della presenza e dei movimenti degli spettatori nelle aree strategiche del rally, non solo in prova speciale. Il progetto prevede l’installazione di 12 sensori Wi-Fi in sei aree di interesse lungo il percorso del rally: Service Area e podio ad Alghero, Ittiri Arena, Micky’s Jump a Monte Lerno, Loelle Arena nel famoso tratto finale della “Coiluna-Loelle” e all’Argentiera sulla Power Stage conclusiva. Questi dispositivi saranno collocati nei punti nevralgici entro le date prestabilite durante le giornate di gara per monitorare costantemente il flusso di persone in ingresso e in uscita. I dati raccolti saranno trasmessi live alla piattaforma Xplore di WiData, accessibile tramite credenziali specifiche fornite agli addetti ai lavori che, direttamente dalla Direzione Gara, potranno monitorare gli scenari operativi e disporre all’occorrenza di tutti gli elementi decisionali. Saranno inoltre prodotti report dettagliati da specialisti del settore, che analizzeranno i dati raccolti e valuteranno le dinamiche di affluenza e le eventuali criticità riscontrate per una migliore gestione dei flussi in futuro. La raccolta e l’analisi dei dati permetteranno di implementare misure efficaci per garantire un evento sicuro, sostenibile e in linea con le normative vigenti, oltre a fornire una chiara fotografia dell’impatto umano ed economico sul territorio della Sardegna. L’ACI e WiData sono orgogliosi di questa innovativa collaborazione che rappresenta un passo avanti significativo nel monitoraggio e gestione degli eventi sportivi e che combina le implementazioni tecnologiche più avanzate in un evento che per sua natura è spesso di difficile quantificazione. Questa partnership non solo migliorerà l’esperienza degli spettatori, ma contribuirà anche a preservare l’integrità ambientale delle splendide aree della Sardegna interessate dal rally. Capo Ufficio StampaLuca Bartolinibartolini@acisportspa.it National Press OfficerMarco Giordom.giordo@rallyitaliasardegna.com Ufficio StampaMaria Iulianoiuliano@acisportspa.it Social MediaAlberto Brojanigoa.brojanigo@rallyitaliasardegna.com Matteo Bellamolim.bellamoli@rallyitaliasardegna.com
RALLY DEL PORTOGALLO, LE NUOVE SCORPION PROMOSSE ALLA PRIMA USCITA
La gamma rinnovata di gomme da sterrato supera la prova di una gra atipica rispetto alla tradizioneOgier coglie la seconda vittoria stagionale, seguito da Tanak e NeuvilleTestoni: “Siamo soddisfatti dall’evoluzione delle Scorpion che hanno confermato la loro consueta versatilità unita alla maggiore robustezza”.05_WRC_PORTUGAL_AL__1219-Ogier Le nuove gomme Scorpion da sterrato alla loro prima uscita superano l’impegnativo esame del Rally del Portogallo nel quale si è imposto Sebastien Ogier con la sua Toyota Yaris, in una gara nella quale non sono mancate emozioni e stravolgimenti di classifica. Al secondo e terzo gradino del podio, i piloti Hyundai Ott Tanak, che si è aggiudicato la Super Sunday, e Thierry Neuville, vincitore della Power Stage, mentre il campione del mondo in carica Kalle Rovanpera, fino ad allora al comando, ha pagato a duro prezzo l’incidente capitatogli alla SS 11 Montim 1. Tra le principali caratteristiche di un rally per certi versi atipico rispetto alla tradizione del Portogallo, sono stati i fondi stradali spesso scivolosi al mattino, soprattutto per le vetture di testa, a causa dell’umidità notturna e meno sporchi del solito, il che ha reso la ricerca del grip più difficoltosa. Date queste condizioni non sorprende che le Scorpion KX WRC SB a mescola morbida, le prime in questa gara, siano state di gran lunga la scelta privilegiata dai piloti Rally1 che hanno preferito affidarsi alle hard solo al venerdì pomeriggio, per i secondi passaggi della giornata più impegnativa dell’intero rally. PIRELLI QUOTETerenzio Testoni, Pirelli Activity Manager: “Siamo molto soddisfatti delle nuove gomme, in particolare delle soft che hanno dimostrato di sapersi adattare tanto ai fondi umidi e freddi del mattino, quanto a quelli asciutti del pomeriggio, quando sono state usate in combinazione con le hard, creando un’ottima sinergia. Tale versatilità è unita alla maggiore robustezza, determinante in gare come il Portogallo, derivata dalle tecnologie runflat sviluppate da Pirelli. Lo sviluppo continuo serve a questo del resto: spostare il limite sempre un po’ più in là con soluzioni pensate per le vetture top da estendere successivamente a tutte le altre. Circa la gara, oltre che ovviamente a Ogier, i miei complimenti vanno ai piloti Hyundai che hanno combattuto fino all’ultimo e in particolare a Tanak, che avrebbe meritato più fortuna. Ottimo anche Takamoto, dominatore della prima parte di gara”. Nel WRC2 si è imposto Jan Solans su Toyota, seguita dalle Skoda di Josh McEarlan e Joona Lauri, che hanno saputo approfittare delle disavventure capitate a Oliver Solberg, Gus Greensmith e Yoan Rossel che avevano capeggiato la classifica di categoria fino a circa metà gara.
IL RALLY DEL PORTOGALLO CON SOLE E TEMPO ASCIUTTO SARÀ CONDIZIONATO DALLA PIOGGIA (CHE NON CADRÀ)
Sarà la pioggia che non cadrà una delle protagoniste del Rally del Portogallo, le cui prove speciali sono state “lavate” dalle abbondanti precipitazioni dei giorni precedenti il week-end di gara. Il risultato delle insistenti e violente piogge è stata l’emersione delle rocce e l’assenza di terriccio che renderanno il rally più sfidante rispetto agli scorsi anni. È questo, in sintesi, l’aspetto principale che emerge dalle ricognizioni degli ingegneri Pirelli che prevedono un venerdì durissimo per vetture e gomme, come da tradizione e una domenica più tranquilla. Nel dettaglio i due loop del venerdì, che di fatto inizia il giorno prima con la prova spettacolo, hanno rating 5 in termini di stress per le gomme, con quello della mattina condizionato dalla scelta per la SS1 e quello del pomeriggio dalla profonda evoluzione che le superfici stradali potranno avere. Da tenere d’occhio le SS 3 e 4, Lousa e Gois, e soprattutto le loro ripetizioni (SS6 e SS7) che presentano un elevato indice di usura e di carico. In realtà, non scherza neanche la giornata del sabato, in particolare per la prova 12-16 Amarante, la più lunga del rally e presumibilmente dell’intera stagione con i suoi 37,24 chilometri, e per le temperature previste in aumento nel pomeriggio, fino a 25 gradi e oltre. Circa le prove della domenica la 19-21 è caratterizzata dalla presenza di rotaie negli ultimi 8 chilometri che potrebbero creare problemi ai piloti. Da segnalare che tutti gli equipaggi hanno scelto l’allocazione massima di hard, ovvero 12, il che porta a 24 le soft a disposizione. PreviousNext GLI PNEUMATICI PER IL RALLY DEL PORTOGALLOGli Scorpion KX WRC SB a mescola morbida, progettati per assicurare grip anche nelle condizioni più scivolose, in un bilanciamento tra prestazioni, durata e resistenza sono le prime, mentre le Scorpion KX WRC HB a mescola dura, indicate per le superfici più abrasive e per le prove più lunghe, sono le option. Entrambe le specifiche sono al loro debutto in Portogallo e rappresentano una evoluzione rispetto alle SA e HA grazie alla rinnovata costruzione che garantisce ancora maggiore durata e resistenza rispetto alla generazione precedente, pur lasciandone inalterate le caratteristiche prestazionali. Circa le altre categorie, in Portogallo le Rally2 avranno a disposizione pneumatici Scorpion K6B (morbidi) e i nuovi K4C (duri), questi ultimi anch’essi al debutto e con caratteristiche evolutive simili alle rinnovate gomme per le Rally1. Le Rally3 hanno a disposizione i K6A (morbidi) e i K4A (duri). Per queste categorie di vettura, le allocazioni sono di 26 e 8 pneumatici rispettivamente per la prime e per la option. Quest’ultima può arrivare a 12 a scelta dall’equipaggio, ma riducendo di 4 il numero della prima scelta.
Ben 87 equipaggi del Rally Italia Sardegna 2024
Saranno presenti tutti i big del mondiale nella sesta prova iridata della stagione. Alghero, 8 maggio 2024 – Sono ben 87 (l’anno scorso erano stati 74) gli equipaggi iscritti alla 21a edizione del Rally Italia Sardegna, sesto appuntamento del Campionato del Mondo Rally 2024 della FIA in programma dal 31 maggio al 2 giugno prossimo, valida anche per il WRC2, il WRC3 ed il Mondiale Junior. Questa edizione numero 21 della gara vedrà dunque al via un notevole numero di iscritti per la manifestazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia con il supporto della Regione Sardegna, un segnale molto importante che conferma i risultati conseguiti negli anni scorsi. E che dimostra inoltre come sia stata apprezzata dai piloti la scelta di voler effettuare quest’anno un’edizione con un format più compatto, una scelta adottata su richiesta della FIA e della WRC Promoter in base ad una deroga che la Sardegna ha ottenuto, per correre e testare un format di evento più concentrato, che potrebbe diventare un’opzione per altri organizzatori nel prossimo futuro, in base ai nuovi regolamenti FIA in corso di introduzione. Saranno in totale ben 33 le nazionalità diverse rappresentate (Italia, Finlandia, Belgio, Svezia, Irlanda, Estonia, Giappone, Gran Bretagna, Principato di Monaco, Francia, Spagna, Lussemburgo, Russia, Bulgaria, Bolivia, Argentina, Perù, Repubblica Céca, Polonia, Paraguay, Germania, Svizzera, Australia, Turchia, Croazia, Messico, Cile, Brasile, Kazakistan, Sud Africa, Oman, Romania, Grecia), nuovo record per la manifestazione a conferma dell’internazionalità dell’evento, ed a testimonianza di quanto il rally mondiale sia un importante palcoscenico che promuove la Sardegna diffondendone l’immagine in tutto il mondo. Sarà presente una nutrita rappresentanza di ben 21 equipaggi italiani (dei quali 8 sono sardi), seguiti dai francesi con 9 iscritti, sono invece 5 gli spagnoli, 4 gli éstoni e i finlandesi, con poi a seguire tutti gli altri. I PROTAGONISTI. Al via della gara ci saranno due campioni del mondo, Sébastien Ogier e Ott Tanak, insieme a tutti gli altri principali piloti partecipanti al Campionato del Mondo 2024. Saranno 8 le vetture Rally 1 ibride in gara che saranno affidate ai tre driver ufficiali di Toyota (Ogier, Evans e Katsuta), ai tre di Hyundai (Neuville, Tanak e Sordo) e ai due di Ford MSport (Fourmaux e Munster). Nel WRC2 sono ben 42 gli iscritti, tra loro spiccano le presenze di Yohan Rossel e Nikolay Gryazin su Citroen C3 Rally 2, di Oliver Solberg, Pierre Louis Loubet e Kajetan Kajetanowicz su Skoda Fabia RS Rally2, di Teemu Suninen, Nicolas Ciamin ed Emil Lindholm su Hyundai i20 Rally 2 e di Sami Pajari, Georg Linnamae, Roope Korhonen e Jans Solans su Toyota Yaris Rally 2. Da segnalare anche la presenza di Pepe Lopez (Ford Fiesta Rally 2) e Martin Prokop (Skoda), alla sua 19a partecipazione alla corsa isolana, al via inoltre nella Wrc 2 Masters Cup l’ex campione Mauro Miele che se la vedrà con il tedesco Armin Kremer (entrambi su Skoda Fabia Rally2). Sono iscritti al WRC 2 anche il pilota di ACI Team Italia Roberto Daprà ed i nostri Donetto, Hoelbling, Brazzoli Tiramani. Covi e Pozzo navigato dal sardo Pier Paolo Cottu (tutti su Skoda). In gara poi anche 18 driver nel Mondiale Junior sulle Ford Fiesta Rally 3 di MSport Poland, con in testa i principali protagonisti di questa stagione vale a dire l’éstone Jurgenson e l’australiano Gill. Infine sono in totale 8 gli equipaggi sardi in gara, tra loro ci sarà in primis Francesco Marrone, l’unico pilota ad aver partecipato a tutte le 21 edizioni della gara, su Peugeot 208 T16 navigato da Francesco Fresu. Al via anche Giuseppe Dettori, alla sua 18a partecipazione, navigato da Carlo Pisano su Skoda Fabia, e poi anche Mura-Demontis (Skoda Fabia), Liceri-Mendola (Ford Fiesta R3), Biancu-Mazzone Renault Clio R3), ed infine Pusceddu-V.Cottu, Schirru-Salis e Mara-Tendas (tutti su Peugeot 208 R4). LA GARA. L’edizione 2024 del Rally Italia Sardegna, sesta manche del Campionato del Mondo rally, è in programma dal 31 maggio al 2 giugno con base della manifestazione ad Alghero. La gara è composta da tre tappe e prevede un totale di 16 prove speciali per complessivi 266,12 km cronometrati.Ben 87 equipaggi del Rally Italia Sardegna 2024Saranno presenti tutti i big del mondiale nella sesta prova iridata della stagione. Alghero, 8 maggio 2024 – Sono ben 87 (l’anno scorso erano stati 74) gli equipaggi iscritti alla 21a edizione del Rally Italia Sardegna, sesto appuntamento del Campionato del Mondo Rally 2024 della FIA in programma dal 31 maggio al 2 giugno prossimo, valida anche per il WRC2, il WRC3 ed il Mondiale Junior. Questa edizione numero 21 della gara vedrà dunque al via un notevole numero di iscritti per la manifestazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia con il supporto della Regione Sardegna, un segnale molto importante che conferma i risultati conseguiti negli anni scorsi. E che dimostra inoltre come sia stata apprezzata dai piloti la scelta di voler effettuare quest’anno un’edizione con un format più compatto, una scelta adottata su richiesta della FIA e della WRC Promoter in base ad una deroga che la Sardegna ha ottenuto, per correre e testare un format di evento più concentrato, che potrebbe diventare un’opzione per altri organizzatori nel prossimo futuro, in base ai nuovi regolamenti FIA in corso di introduzione. Saranno in totale ben 33 le nazionalità diverse rappresentate (Italia, Finlandia, Belgio, Svezia, Irlanda, Estonia, Giappone, Gran Bretagna, Principato di Monaco, Francia, Spagna, Lussemburgo, Russia, Bulgaria, Bolivia, Argentina, Perù, Repubblica Céca, Polonia, Paraguay, Germania, Svizzera, Australia, Turchia, Croazia, Messico, Cile, Brasile, Kazakistan, Sud Africa, Oman, Romania, Grecia), nuovo record per la manifestazione a conferma dell’internazionalità dell’evento, ed a testimonianza di quanto il rally mondiale sia un importante palcoscenico che promuove la Sardegna diffondendone l’immagine in tutto il mondo. Sarà presente una nutrita rappresentanza di ben 21 equipaggi italiani (dei quali 8 sono sardi), seguiti dai francesi con 9 iscritti, sono invece 5 gli spagnoli, 4 gli éstoni e i finlandesi, con poi a seguire tutti gli altri. I PROTAGONISTI. Al via della gara ci saranno due campioni del mondo, Sébastien Ogier e Ott Tanak, insieme a tutti gli
DALLA POLONIA ALLA CROAZIA, GIOIE E SUCCESSI INTERNAZIONALI PER MS MUNARETTO
Con la vittoria di Grzegorz Grzyb al Tech-Mol Rally, l’argento di classe colto al Rally Prealpi Orobiche da Riccardo Pederzani e l’ottima prestazione di Williams Zanotto al Croatia Rally, MS Munaretto archivia l’ennesimo weekend sportivo dall’esito positivo. Diviso tra gli asfalti di tutta Europa, il team MS Munaretto ha saputo ancora una volta dare il meglio di sé, cogliendo importanti risultati in tutte e tre le manifestazioni dove era presente. A sorridere maggiormente alla squadra scledense è certamente stato l’8° Tech-Mol Rally, round inaugurale della serie Tarmac Masters, svoltosi nei pressi di Nowa Ruda, nel sud-ovest della Polonia. Rappresentando al meglio il numero 1 che portava sulle portiere della propria Škoda Fabia Rally2 Evo, il pluricampione nazionale Grzegorz Grzyb ha ancora una volta dimostrato tutto il suo talento, ottenendo una splendida vittoria assoluta. Affiancato alle note da Łukasz Zapart, Grzyb si è inoltre imposto su tre prove speciali su sette, adattandosi al meglio al fondo viscido della corsa polacca e, grazie anche ad una proficua giornata di test, raccogliendo importanti dati in vista del suo prossimo impegno, il Rajd Świdnicki. Dagli asfalti polacchi a quelli croati, affrontati da un altro portacolori del team MS Munaretto: Williams Zanotto. Il driver vicentino ha infatti preso parte al Croatia Rally, quarto appuntamento del Campionato del Mondo WRC. Zanotto ed il fido navigatore Paolo Cargnelutti hanno sin da subito dovuto fare i conti con un percorso estremamente complesso, reso difficile non solo dai numerosi tagli, ma anche da un meteo particolarmente instabile ed imprevedibile. Al termine delle tre lunghe giornate di gara, in un percorso totale di oltre duecentottanta chilometri cronometrati, il duo, a bordo di una performante Škoda Fabia Rally2 Evo, ha infine concluso positivamente l’avventura croata, cogliendo la quarantesima posizione assoluta. Infine, soddisfazione anche per l’equipaggio composto da Riccardo Pederzani e Martina Omacini, impegnato al 38° Rally Prealpi Orobiche. Presenti ad Albino per continuare al meglio la loro avventura nella Coppa Rally di Zona 3, della quale la corsa bergamasca era il terzo appuntamento, Pederzani ed Omacini hanno disputato un’ottima gara, migliorando prova dopo prova il feeling con la Peugeot 208 Rally4 ed infine strappando nel corso dell’ultima prova speciale un positivo argento di classe che, unito al ventunesimo posto assoluto, pone la giusta ciliegina sulla torta ad un weekend sportivo dall’esito certamente positivo per tutto il team MS Munaretto. Crediti fotografici: Gabapix
RALLY DI CROAZIA, OGIER SI AGGIUDICA LA GARA DELLA PIOGGIA TEMUTA E MAI CADUTA
La realtà smentisce le previsioni meteo, che al sabato hanno portato i piloti a un mix di hard, soft e wetIl francese si impone in un rally combattuto, che alla SS 18 ha avuto la sua svoltaTestoni: “Abbiamo assistito a una gara davvero interessante e tirata. Ok le gomme che si sono adattate a tutte le situazioni e scelte”Ogier Sebastien Ogier su Toyota coglie la prima vittoria del 2024 ed è il quarto pilota a vincere un Rally sui quattro finora disputati nel WRC. Il pluricampione del mondo ha preceduto Elfyn Evans (Toyota) e Thierry Neuville (Hyundai) dopo una battaglia serrata durata tutto il week-end. La svolta nella SS 18 quando sia Neuville sia Evans che lo precedevano fino a quel momento hanno riportato danneggiamenti alla vettura, dopo essere usciti fuori strada i due differenti punti scivolosi del tracciato. Un doppio episodio emblematico della scivolosità accentuata e dello sporco presente sulle strade croate, in particolare proprio domenica mattina, che hanno sfidato piloti e gomme, nonostante l’assenza della temuta pioggia. LA SFIDAE in effetti, la pioggia, annunciata come una delle protagoniste del Rally di Croazia, non si è fatta vedere, benché in qualche modo ha fatto sentire il suo peso, anche se non secondo le aspettative. Infatti, le precipitazioni sono state assenti per tutto il week-end contro tutte le previsioni meteo, ma hanno condizionato in ogni caso la scelta gomme dei piloti, che al sabato hanno tutti montato o caricato nel baule una buona dose di gomme da bagnato e morbide, che si sono adattate senza troppi problemi ai terreni rimasti completamente asciutti. Alla fine però la serrata battaglia del sabato per il primo posto tra Neuville, Evans e Ogier ne è stata influenzata solo in parte. I distacchi, infatti, sono rimasti sostanzialmente invariati a prescindere dalle gomme utilizzate. Abbastanza variegate da pilota a pilota le strategie gomme nei tre giorni, che hanno sempre visto uscire le vetture con una combinazione di hard e soft, alle quali si sono aggiunte le wet nelle due sezioni del sabato. PIRELLI QUOTETerenzio Testoni, Pirelli Activity Manager: “Abbiamo assistito a una gara bella e intensa, nella quale era facile commettere errori. Complimenti a tutti i vincitori delle varie categorie. Dal punto di vista tecnico che il rally ha presentato le difficoltà che ci aspettavamo, sia in ermini dello scarso grip delle strade, sia dello sporco che domenica è stato particolarmente rilevante. Le gomme hanno risposto bene alle varie esigenze anche quando la scelta da parte degli equipaggi si è rivelata sbagliata a causa delle ingannevoli previsioni del tempo. La robustezza e la resistenza all’usura delle gomme ha consentito uno svolgimento regolare della gara, nella quale il sistema ruote è stato danneggiato numerose volte, sulle varie vetture. In ogni caso, l’utilizzo dell’intera gamma di pneumatici allocati, wet comprese, ha portato tutte le vetture ad avere a disposizione gomme nuove per la sfida della Super Sunday, decisa alla fine da due errori, del tutto comprensibili quando si compete a questi livelli e la gara è ancora tutta da decidere a tre prove dalla fine”. WRC2 E JWRCNel WRC2 si impone in scioltezza Nicolaj Gryazin su Citroen C3 Rally2, che ha dominato la gara sin dall’inizio. Al secondo e terzo posto si sono piazzate Yohan Rossel (Citroen C3) e Pepe Lopez (Skoda Fabia RS). Nel Junior WRC la vittoria è andata a Romet Jürgenson (Ford Fiesta Rally3).