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MILLIONAIRE RACING TEAM 2025: PASSIONE, IMPEGNO E NUOVE SFIDE

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Rally Italia Sardegna: pronta la 22ma edizione

Rally dei Laghi e Vallate Aretine non fanno primavera, ma fanno spettacolo

Rally dei Laghi e Vallate Aretine non fanno primavera, ma fanno spettacolo

Il primo fine settimana di gare titolate è avversato da pioggia e temperature autunnali, ma non lesina spettacolo. Mattatori Andrea Crugnola a Varese e Angelo Lombardo ad Arezzo. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto Magnano

 

VARESE, 3 marzo – Il primo fine settimana di marzo ha segnato l’avvio dell’annata agonistica 2024 dei rally. Vero è che in precedenza ci sono state due gare (Rally della Val Merula e Rally Tuscany) che hanno riscosso successo di partecipanti e di pubblico, ma con il Rally dei Laghi a Varese e l’Historic Rally Vallate Aretine si è corso per la prima volta nella stagione per i punti di campionato e sia la gara toscana, sia quella lombarda hanno avuto un andamento simile con prove speciali corse sotto il diluvio e un dominatore incontrastato a Varese (Andrea Crugnola) e quasi incontrastato ad Arezzo (Angelo Lombardo), che ha lasciato una sola prova speciale agli avversari conducendo la classifica dal primo all’ultimo metro.

 

32° Rally dei Laghi – Il dominio di Crugnola non deve trarre in inganno, anche se il pilota locale, affiancato da Andrea Sassi, con la Citroën C3 Rally2 per i colori di EA Investiment, ha vinto tutte le prove speciali con autorevolezza, perché alle sue spalle battaglia c’è stata ed è stata battaglia vera. A emergere inizialmente è stato quel Giò Dipalma, con “Cobra” sul sedile di destra della sua Škoda RS BS Sport, sempre a podio nella gara di casa dal 2018 in avanti e con due vittorie in carniere (2018 e 2023); un pilota che ci piacerebbe vedere anche fuori dell’area varesina cui è confinato per dolorosi problemi di budget. Dipalma forse sapeva di non avere il passo tricolore di Crugnola, ma è stato l’avversario più tosto per il campione tricolore, salendo alle sue spalle fin dal primo passaggio sulla Valganna, seconda prova si domenica mattina, allungando sugli avversari fino a quando ha forato sulla ripetizione della Sette Termini, precipitando fuori dalle posizioni che gli competono, decidendo di ritirarsi. Forse qualcosa di più si attendeva da Damiano  De Tommaso, con Sofia D’Ambrosio al quaderno delle note, all’esordio sulla Citroën C3 Rally2 della Pintarally che, dopo la seconda piazza alla Magugliani Arena di sabato sera, si è fatto risucchiare da Dipalma, controllando poi l’assalto di Corrado Pinzano, fino a quando non è uscito di strada sulla Cuvignone-2, ultima prova della giornata.

E proprio Corrado Pinzano, con l’esperto Mauro Turati per la prima volta sulla Škoda Fabia Rally2 di New Driver’s Team, è stata la sorpresa (o meglio la conferma) più piacevole della nebulosa giornata varesina. Pinzano, vera immagine del gentleman driver che durante la settimana fa tutt’altro che pensare alle corse, è stato perfetto nel gestire la berlinetta boema, molto simile, ma non uguale nelle reazioni alla Volkswagen Polo, suo cavallo battaglia dal Lana 2021. E si è imposto nella sfida fra i privati sul locale Simone Miele, illuminato in prova speciale da Roberto Mometti sulla Škoda Fabia Rally2 del Bluthunder Racing, autore di una prova concreta conclusa a podio. Seguono le due Škoda Fabia Rally2 di Freguglia-Pollicino e Pensotti-Falzone, quindi Ripoli-Brovelli, Re-Regina, che hanno avuto la meglio su Giacomo Scattolon-Gabriele Zanni, ottavi, che senza i 50” di penalità avrebbero lottato per la quinta piazza assoluta. Ma tant’è, il pilota di Movisport è comunque soddisfatto per aver portato per la prima volta in gara la Citroën C3 Rally2 curata da F.P.F, gemella di quella di Crugnola, a un buon risultato e soprattutto avendone preso dimestichezza con i suoi meccanismi.

Grande impressione, infine, ha destato la gara di Moreno Cambiagli e Giulia Paganoni, con la Peugeot 208 Rally4, undicesimi assoluti e ad appena 2”5 dalla top. Grande grandissima gara per l’equipaggio di ABS Sport, ma che non ha stupito nessuno, viste le prestazioni passate del pilota lombardo.

 

Lombardo signore fra le colline Aretine. Nella gara storica toscana dominio pressoché assoluto di Angelo Lombardo e Roberto Consiglio con la Porsche 911 RS di Secondo Raggruppamento curata da Mimmo Guagliardo per i colori di Ro-Racing. Pressoché assoluto perché l’equipaggio siciliano si è imposto in sette delle otto prove concedendone appena una, il primo passaggio di Portole che apriva la giornata di sabato, senza però perdere il comando della gara. Seconda piazza per Matteo Musti, per la prima volta affiancato Simone Brachi, andato in crescendo nel corso della gara recuperando posizioni nella classifica assoluta, chiudendo secondo assoluto e di Secondo Raggruppamento, avendo ragione della BMW M3 di Pierluigi Fullone e Alessandro Failla che hanno ceduto la seconda piazza a Musti solo nel corso dell’ultima prova, percorsa in modo meno brillante (o con Musti più aggressivo) rispetto alle speciali precedenti. Per Fullone-Failla, comunque la soddisfazione di aver fatto loro il Quarto Raggruppamento, precedendo di netto in categoria la Ford Sierra RS Cosworth di Riccardo Mariotti-Sandro Senesi, quinti sul traguardo preceduti nella generale dalla Porsche Carrera RS di Riccardo Mariotti e Sandro Sanesi. Il Terzo Raggruppamento è andato al funambolico Tiziano Nerobutto, affiancato da Cristian Stefani, con la spettacolare Opel Ascona 400 con la quale ha faticato nei due passaggi sulla Rassinata di venerdì sera, riscattandosi nella pioggia di sabato fino a concludere sesto assoluto. Da segnalare l’ottima (solita) prestazione dei coniugi Matteo Luise-Melissa Ferro, che hanno portato in ottava posizione assoluta la piccola Ritmo 130 Abarth, pur non essendo gommati nel modo giusto e in decima l’altra coppia di coniugi Bruno Migliara-Oriella Tobaldo con l’ancor più piccola (solo 1300 di cilindrata) Peugeot 205 Rallye.

Giornata no per Valter Pierangioli-Arianna Ravano che con la loro Ford Sierra RS Cosworth erano riusciti, unici fra tutti, a far meglio di Lombardo in una prova speciale. Si sono fermati dopo la sesta prova speciale, conclusa al rallentatore per noie alla trasmissione. Stop anche per l’altro grande osservato speciale, Lucio Da Zanche con Daniele De Luis alle note, per rottura del motore della sua Porsche 911 RS mentre era secondo assoluto a due prove dal termine.

 

Rally Team ‘971, per ora passa. Era in programma per il prossimo fine settimana, ma al momento non si farà. Con un comunicato in cui si accusa la pochezza di iscritti, l’organizzatore dice che la gara della collina torinese è rimandata a data da destinarsi, formula consueta che permette di prendere fiato e decidere il da farsi in futuro. Peccato, perché il “Team” affonda le sue radici al secolo scorso, al 1972, quando si correva e si vinceva con le 128 Rally e le Lancia Fulvia HF, vetture che non si ritrovano più nemmeno negli elenchi partenti dei rally storici. Auguri Rally Team.