Federico Bottoni, re assoluto del 6 Rally Valpolicella, Sebastiano Serpelloni fa suo lo storico
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Mentre il pilota della Škoda Fabia, affiancato da Sofia Peruzzi concede pochissimi spazi agli avversari, la gara storica è un continuo avvicendarsi di piloti al vertice e alla fine premia il pilota dell’impegnativa Ford Sierra Cosworth che festeggia il suo primo successo di una ventennale carriera. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano
SAN PIETRO IN CARIANO (VR), 11 maggio – Quarta gara terza vittoria stagionale. Se vogliamo approfondire ancor di più la statistica, trenta prove 17 vittorie di speciale. L’unica gara in cui Federico Bottoni e Sofia Peruzzi non sono andati a segno è nel Rally della Marca valevole per il Trofeo Italiano Rally. E se escludiamo la gara tricolore sono sempre stati al comando della gara salvo le prime due prove speciali del Rally del Bardolino. Ci si deve attaccare alle statistiche per aver qualcosa da dire sull’equipaggio della Škoda Fabia RS Rally2 di PA Racing che anche al 6° Rally Valpolicella hanno dominato in lungo e in largo lasciando ai loro avversari solo le briciole. Che sono state raccolte principalmente da Alberto Dall’Era-Luca Beltrame, Škoda Fabia RS (alla fine staccati di 44”4 dalla vetta), i soli capaci di strappare in due occasioni la vittoria di speciale a Bottoni-Peruzzi. La seconda piazza non è arrivata su un piatto d’argento per Dall’Era-Beltrame che hanno dovuto lottare con le unghie e con i denti per contenere Giovanni Costenaro-Christian Ronzani, che hanno preceduto sul traguardo per soli 5”7; anche se dalla seconda prova di sabato mattina si sono sistemati sul secondo gradino del podio, con distacchi che spesso si misuravano in decimi di secondo. Una gara e un podio che riconcilia il giovane portacolori Hawk Racing Club con il mondo dei rally, recuperando coraggio e fiducia dopo la dura uscita di strada del Benacus.
A seguire altre quattro Škoda Fabia, nelle varie versioni, a cominciare da quella di Roberto Righetti-Diego Rossi, che pagano un distacco di 57”2 dal podio, che occupano la quarta piazza assoluta, come già accaduto al Benacus e al Bardolino. Quindi Denis Francini-Flavio Sella, seguiti da Gabriele Beltrame-Massimo Falomo che hanno ragione per appena 9/10 più nuova Škoda Fabia Rally2 di Diego Zantedeschi-Stefano Righetti, riuscendo a contenere il ritorno dell’equipaggio del Verona Corse 23, attardati da un testacoda sulla Sant’Anna d’Alfaedo del mattino, costato loro 10”3 rispetto ai loro avversari.
Ottava piazza per Giancarlo Cunegatti-Thomas Panato, capaci di imporsi in Classe Rally4 e fra le Due Ruote Motrici con la loro Peugeot 208 contendo Valentino Gaspari-Cristian Adami, autori con la loro Clio R3 di una buona rimonta nella giornata di sabato dopo un avvio non convincente venerdì sera. Decima piazza per la Peugeot 208 Rally4 di Diego Annechini-Fabio Andrian, autori di una gara dal doppio volto (hanno vinto quattro volte la classe Rally4 in otto prove speciali) con qualche tempo non proprio al massimo della classifica specie nelle due prove di venerdì quando hanno segnato solo il quinto tempo di Classe Rally4 in entrambi i casi.
Grandissima la gara dei dodicesimi assoluti Carlo Mirici Cappa-Matteo Viviani, capaci di veleggiare fra i migliori dieci dell’assoluta con la loro Peugeot 106 Rallye A6 (noni assoluti a una prova dal termine) venendo scavalcati da tre equipaggi proprio nell’ultima prova.
La classifica degli Over 55 premia Roberto Righetti che con la sua Škoda Fabia ha ragione con netto margine (2’04”) sulla meno performante Peugeot 208 Rally4 di Giancarlo Cunegatti, mentre fra gli Under 25 si è imposto Michele Bollo, affiancato da Andrea Fraccaroli, con la Renault New Clio RS Rally 5 che ha portato in 27esima posizione assoluta. Dei 69 equipaggi scattati al via di venerdì pomeriggio, cinquanta hanno concluso la gara.
Un ribaltone dopo l’altro vivacizza il quarto Valpolicella storico. Se il re della gara moderna è stato Federico Bottoni, che ha comandato dall’inizio alla fine, il rally storico ha avuto numerosi primattori e continui cambi di leadership. Si inizia con il primo colpo di scena ancora prima che si accendano i cronometri con la Ford Escort RS del favorito Marco Canteri, affiancato da Nicola Valbusa, che si spegne e non vuol saperne di entrare in prova speciale. Si parte con il successo di Cristian Gilardoni-Lucia Curti che mettono la loro Renault 5GT Turbo davanti alla Ford Sierra RS di Nicola Patuzzo-Alberto Martini per 2”6, mentre è già lontano il terzo classificato, Fabio Garzotto con Matteo Barbero alle note della Lancia Delta Integrale che paga ben 12”6. E già nella corta speciale Città di Pastrengo che conclude la prima giornata di verifica il primo ribaltone. Si impone la spettacolare BMW M3 di Nicola Bombieri-Federica Lonardi che ha la meglio per 1”7 sulla Peugeot 205 GTI di Gianni Sanguin-Enrico Gaburro, mentre a Patuzzo basta la terza piazza a 3”5 da Bombieri per prendere il comando della gara; complice una toccata della 5 GTT di Gilardoni che fa perdere 22”1 all’equipaggio della Valsenagra Corse. Si va la riposo con Patuzzo che conduce le danze con 11”3 su Garzotto a paritempo con l’interessante Ford Sierra Cosworth a due sole ruote motrici di Sebastiano Serpelloni-Mauro Marchiori.
Si riparte sabato mattina con Canteri scatenato, anche se la pesante penalità pagata per non aver effettuato le prove della sera prima lo relega al 19° e ultimo posto con 8 minuti di ritardo. Il secondo tempo in prova consente a Patuzzo di consolidare la sua leadership allungando di altre 3”4 su Serpelloni; Gilardoni che riconquista la terza piazza assoluta, mentre Garzotto scivola in sesta posizione, nonostante il buon tempo in prova, per 50” di penalità. Patuzzo ribadiva la sua supremazia vincendo la quarta prova, davanti a Scerpelloni, Canteri e Giuseppe Bottoni-Massimo Boni (poi costretto al ritiro per la rottura di una pinza freni della loro Opel Kadett GT/E). In questa prova di Sant’Anna di Alfaedo l’emozione la regalava Garzotto, uscendo di strada senza danni all’equipaggio, ma con vistosi segni sulla carrozzeria della sua Delta. Percorsa in trasferimento la quinta prova speciale si tornava sulla Cona e Serpelloni sferrava l’attacco vincendo la prova davanti a Canteri rosicchiando 6”9 a Patuzzo che tuttavia in classifica manteneva ancora un margine di 7”9 sull’equipaggio portacolori di Daytona Race.
La classifica prendeva il volto definitivo sulla settima speciale la Sant’Anna di Alfaedo-2 nella quale si registrava il ritiro di Nicola Patuzzo con il motore della Sierra Ko, passando il testimone a Sebastiano Serpelloni, che a scanso di equivoci segnava il miglior tempo di speciale davanti a Canteri e Bombieri, preparandosi ad affrontare l’ultima prova speciale con 59”7 sulla Renault 5 Turbo di Gilardoni. Canteri chiudeva la gara con la vittoria sull’ultima speciale di Mazzano, precedendo Serpelloni e Bombieri, mentre Gilardoni dava addio ai sogni di podio per una violenta toccata che lo costringeva al ritiro.
Sulla pedana di San Pietro in Cairano Sebastiano Serpelloni festeggia la sua prima vittoria assoluta in due decenni di gare, alla guida della non semplice Ford Sierra Cosworth RS che sprigiona 300 cavalli sulle sole ruote posteriori, mentre il suo navigatore festeggia Mauro Marchiori festeggia il primo successo fra le storiche, conseguito vent’anno dopo al prima vittoria moderna. Gli altri gradini i del podio di una gara che ha visto cinque diversi vincitori di speciali (Gilardoni PS1, Bombieri PS 2, Canteri PS 2 e PS8, Patuzzo PS4, Serpelloni PS6 e PS7) e l’alternarsi di tre leader di classifica (Gilardoni PS 1, Patuzzo da PS2 a PS6, Serpelloni da PS7 alla fine) sono andati alla BMW M3 di Bombieri-Lonardi e alla Peugeot 205 GTI di Sanguin-Gaburro. Dei 21 equipaggi al via hanno concluso la gara in dodici, con l’ultima posizione occupata dagli sfortunati Canteri-Valbusa che, tempi alla mano, hanno dimostrato che senza l’inconveniente all’alternatore della loro Ford Escort RS avrebbero potuto essere della partita per la vittoria.
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