Alessandro Gino V, si concede il bis al Valli Cuneesi
Quinta vittoria, seconda fra le storiche per il pilota cuneese, che deve lottare fino all’ultima prova per aver ragione di un velocissimo e determinato Marco Bertinotti, che cede con l’onore delle armi solo all’ultima prova speciale. Terza piazza per il rientrante Giorgio Bernardi che insegue da vicino i due fuggitivi, senza tuttavia dare la zampata vincente. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto Magnano
SALUZZO (CN), 18 maggio – Tre a Gino, tre a Bertinotti. In un’edizione del Valli Cuneesi Storico così accesa non ci poteva essere spettacolo migliore della sfida fra il cuneese, affiancato come il solito da Daniele Michi sulla poderosa BMW M3, e il biellese, che aveva al suo fianco Andrea Rondi, sull’altrettanto muscolosa Porsche 911 RS. E non ci è voluto molto per capire che la giornata sarebbe stata bollente, nonostante i pesanti nuvoloni che incombevano sul Marchesato di Saluzzo, quando al termine della prima prova speciale del mattino, l’impegnativa Valmala, appena 3”5 a favore di Bertinotti dividevano i due contendenti. I 14.650 metri della Valmala, proposta in questa occasione al contrario rispetto alle precedenti edizioni, stabilivano anche che nessuno avrebbe insidiato la supremazia di Gino e Bertinotti, visto che Giorgio Bernardi, affiancato da Paolo Allemandi, con la possente Subaru Impreza, pagava già sette secondi. Pochi per una prova così impegnativa, ma che sanzionavano che la lotta fosse circoscritta ai magnifici due. Con Sergio Mano e Vittorio Bianco che pagavano ben 35”1 a significare che il cuneese capeggiava la classifica di un’altra gara.
E dopo pochi chilometri di trasferimento si arrivava alla classica Brondello, anche questa al rovescio rispetto al solito e Gino si prendeva la rivincita, con Bernardi che dimostrava che la classe arrugginisce solo in chi non ce l’ha, e staccava il secondo tempo a 2”9 e Bertinotti che chiudeva a 3”7, consegnando così in questo modo il primato alla BMW di Alessandro Gino. Ma solo per 2/10.
La ripetizione delle due prove gemelle della Valle Varaita, non scioglieva i dubbi sulla classifica con Bertinotti, che si impone nuovamente sulla Valmala con 1”5 su Gino, sufficienti a riportarlo ai vertici della classifica con 1”3 sul cuneese e Giorgio Bernardi ancora terzo, che scivola indietro non solo per i 9”9 pagati a Bertinotti, ma per la penalità di 10” rimediati per partenza anticipata. Il rally saluta la Valle Varaita con la ripetizione della Brondello e come da copione si impone Gino con buon margine su Bertinotti che fa sì che il pilota della BMW vada al riposo prima dell’assalto al Montoso con 4”2 su Bertinotti e 32”3 su Bernardi.
Prima del rush finale si contano i ritirati, che sono ben 16 sui 66 equipaggi inseriti nell’elenco partenti del mattino, anche se qualcuno non è nemmeno riuscito a uscire dal parco assistenza.
E alle 14.55 si arriva alla Montoso, 13,200 km da percorrere con il fiato in gola sulla sua velocissima salita, dove cavalli della vettura e nervi d’acciaio sono indispensabili e la sua discesa da buttarsi a capofitto. A 1276 metri di altezza le nuvole hanno la residenza ed essendo a casa loro decidono se fare bello o cattivo tempo. La nuvolaglia bassa non scoraggia i tifosi che si sono portati sulle sue strade fin dal mattino preparandosi con plaid e generi di conforto ad assistere alla prova più iconica della provincia di Cuneo, mentre un nutrito gruppo (fra i quali l’intero staff di Sport News Immagini) è salito fino allo scollino non solo per osservare meglio lo spettacolo che raggiunge in questo punto il suo apice, quanto per l’attrazione per le offerte enogastronomiche dell’Hostaria dei Borghi, che con il suo terrazzino in legno permette di godere del passaggio delle vetture stando comodamente seduti, al riparo dalle intemperie, magari davanti a un bicchiere di genepì, godendosi lo spettacolo in tutta sicurezza.
Per i concorrenti è un’altra storia. Gino e Bertinotti partono con il coltello fra i denti e il biellese recupera sull’asfalto umido 1”8 al cuneese rimandando alla prova finale la decisione di chi salirà più in alto sulla pedana di arrivo. Mentre le nuvole decidono di trasformare l’asfalto da terreno umido a fondo sempre più bagnato Bernardi stacca il terzo tempo assoluto, seguito dal solito Sergio Mano. I concorrenti scendono a Bagnolo per il riordino di un’ora e un veloce parco assistenza, in modo di dare il tempo a tutti i concorrenti di effettuare il primo passaggio sulla prova prima di tornare a scalare la montagna che divide la Val Pellice dalla Val Infernotto. Le nuvole hanno già fatto il loro dovere (o i loro dispetti) e decidono di non infierire ulteriormente sui concorrenti del Rally Valli Cuneesi. Non che ci sia il sole estivo, però almeno non c’è la pioggia battente, anche se i più decidono di partire con le gomme intermedie o i pneumatici pioggia.
Così, per sicurezza.
Alessandro Gino compie il suo capolavoro, rifilando 17”8 a Bertinotti (preceduto in prova anche da Bernardi) che gli consentono di tornare verso Saluzzo, in quel momento sotto un acquazzone torrenziale, con il primato in tasca.
Alla fine, in Piazza Liderico Vineis, il salotto buone di Saluzzo, sotto lo sguardo austero di Silvio Pellico, sfilano i tre protagonisti di questo 15° Rally Valli Cuneesi Storico con Alessandro Gino-Daniele Michi, BMW M3, che si impongono con 20”2 su Bertinotti-Rondi, Porsche 911 RS, e 58”9 su Bernardi-Allamandi.
Sulle note di We are the Champions Alessandro Gino festeggia la sua quinta vittoria al Valli Cuneesi, la seconda fra le storiche dopo quella dello scorso anno. La vittoria sicuramente più impegnativa, visto il dominio che aveva mostrato nella passata edizione; anche le vittorie fra le moderne (2017, 2018 e 2019) avevano creato meno patemi al pilota di casa, che si imponeva nella prima prova speciale, concedendo le briciole agli avversarti. Soddisfattissimo Marco Bertinotti, per la prima volta al Valli Cuneesi (avendo mancato la programmata partecipazione con la figlia Giada lo scorso anno) innamorato della prova di Valmala, quella in cui si è espresso al meglio e che, guardacaso, lo ha visto siglare i migliori tempi assoluti. Sorride anche Giorgio Bernardi, il grande combattente di Martiniana Po, lontano dal mondo dei rally da quasi quattro anni (ultima presenza la Trofeo delle Merende del 2020) alla prima esperienza su una vettura storica, che ha subito saputo domare con perizia. Concedendosi forse troppo allo spettacolo, ma che ha esaltato i suoi tifosi e anche tutti gli appassionati sui tornanti delle prove speciali mettendo di traverso la voluminosa Subaru Legacy dei Balletti. Ora ha detto che torna alla sua azienda, ma sicuramente il germe delle corse si è nuovamente insinuato nelle sue vene. Complimenti anche a Paolo Allamandi, con un buon passato anche recente da pilota, per aver trovato il coraggio di esordire da navigatore a fianco di Giorgio Bernardi, che tutti conoscono per la sua velocità, i suoi funambolismi e la capacità di far danzare la vettura ai limiti (a volte anche oltre) delle leggi della fisica
Il 4° Rally Città di Foligno pronto a dare il via alle sfide Tricolori su Terra: da oggi aperte le iscrizioni
Si apre oggi il periodo decisivo per la competizione di
BOLZA CORSE ALLARGA LA FAMIGLIA A VARANO
Domenica scorsa, sul tracciato parmense intitolato a Riccardo Paletti, la
La pelea por el Mundial comienza en el MXGP Argentina YPF
El Mundial de Motocross en Argentina. Crédito de la foto: