Il Costa Smeralda incorona Lucky, il Prealpi Orobiche Marco Colombi
Il fine settimana rallistico approda in Costa Smeralda per la seconda gara del Campionato Italiano Rally Autostoriche e al Prealpi Orobiche, terzo appuntamento della Cioppa Rally Terza Zona. In Sardegna festival delle penalità. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano
PORTO CERVO (SS), 21 aprile – Le due gare che hanno caratterizzato il fine settimana rallistico italiano hanno avuto uno sviluppo diversissimo. Il Costa Smeralda ha visto un duello serrato fra Lucky e Matteo Musti, conclusosi solo all’ultima speciale. Dominio pressoché incontrastato al Prealpi Orobiche di Marco Colombi che fa sue cinque delle sei prove speciali, mantenendo la testa dal primo all’ultimo metro. In Costa Smeralda è interessante notare come metà dei concorrenti giunti al traguardo siano incappati in penalità (23 su 46) e ben 23 equipaggi abbiano accusato penalità per eccesso di velocità nella slow zone. Una stupida follia.
Le penalità disegnano la classifica del Costa Smeralda. Lucky-Musti 2-1. Anzi. 1-2. Nel senso che la doppia penalità pagata da Musti fa perdere al pavese il successo, mancato per appena 6”9. Anche Lucky è incorso in una penalità, che gli ha fatto trattenere il fiato fino al palco arrivi di Porto Cervo.
Il Rally Costa Smeralda è stato una gara tirata dall’inizio alla fine con tre diversi vincitori di prove speciali (Valter Pierangioli, Matteo Musti e Lucky) altrettanti leader di classifica assoluta e cinque cambi di vertice della classifica. Il risultato della gara, come si è detto, è stato condizionato dalle penalità. Per Matteo Musti un ritardo al C.O. della prova di San Pasquale e una partenza anticipata sulla Badesi. Lucky ha pagato un “eccesso di velocità” nello “slow zone” nella speciale di Figuraja e ciò è veramente un controsenso visto che stiamo parlando di una gara di velocità.
Un’altra follia folle delle menti della Federazione.
La gara ha visto scattare sulla prima prova Valter Pierangioli-Arianna Ravano che con la loro Sierra Cosworth staccano il miglior tempo sulla prova di apertura San Pasquale, lasciando a 5”1 la Porsche Carrera RS di Giovanni Nucera-Christian Soriani, quindi Lucky-Fabrizia Pons con la Lancia Delta HF Integrale e Matteo Musti-Agostino Benenti, Porsche Carrera RS. Già nella prova successiva avviene il primo ribaltone di classifica con Lucky che vince la prova e va al comando. Ma non c’è pace in graduatoria e sulla ripetizione della San Pasquale Musti sigla il miglior tempo davanti a Pierangioli, che si riprende il comando della classifica, davanti a Lucky e Musti, che paga la prima penalità. La serata di venerdì si chiude con Musti nuovamente primo a Luogosanto, rosicchiando 3”9 a Lucky che ripassa ala comando scavalcando Pierangioli, costretto al ritiro.
La giornata di sabato vede subito Musti all’attacco (vince quattro prove su sei), ma complice la seconda penalità Lucky (vincitore delle altre due prove) tiene il comando fino alla PS 8; Musti passa al comando a Badesi, anche se solo con 2/10 su Lucky.
I 14,490 km della Figuraja finale decretano il successo di Lucky-Pons per 6”9 su Musti, quindi Nucera-Soriani a 1’24”, seguiti da Sergio Galletti-Mirko Gabrielli, all’esordio sulla Subaru Legacy e in quinta posizione Emanuele Farris-Giuseppe Pirisinu, su Porsche 911 SC. I successi di raggruppamento vanno a Giuliano Palmieri-Lucia Zambiasi (Primo), nonostante una toccata alla loro Porsche 911 S. Il Secondo è di Musti, il Terzo vede vincenti Natale Mannino-Giacomo Giannone e il Quarto va ai vincitori assoluti Lucky-Pons. Il Trofeo A112 Abarth ha come incontrastato dominatore Marcogino Dall’Ovo-Manuel Piras.
Prealpi Orobiche: Marco Colombi dall’inizio alla fine. Successo perentorio di Marco Colombi e Angelica Rivoir che mettono la loro firma su cinque delle sei prove speciali rimanendo in testa alla gara dalla prima all’ultima prova speciale. In questo modo i due portacolori del Rally Club Selvino bissano il successo del 2018 e scavalcano nell’albo d’oro papà Fabrizio che il Prealpi Orobiche lo aveva conquistato nel 1987 con la Lancia Rally. Una gara che Marco Colombi conosce bene, per averla disputata 15 volte, la prima nel 2003, avendo ottenuto risultati contrastanti fatto di ritiri e posizioni sul podio. Un bel successo per la coppia bergamasca che tornava in prova speciale dopo quasi un anno, dal Lana 2023, e con un passo che non è stato contrastabile dagli avversari. Colombi-Rivoir sono andati subito al comando nella corta speciale di Altino che venerdì sera apriva le danze, per poi rimanerci sino al termine nonostante una leggera scodata sulla Valseriana che apriva le ostilità di domenica mattina (prova comunque vinta con 11” di vantaggio Ilario Bondioni-Elia Ungaro, loro maggiori avversari) e qualche scelta di gomme non proprio perfetta. Bondioni-Ungaro alla fine chiudono secondi assoluti, e unici a impensierire Colombi-Rivoir con un attacco determinato nell’ultima prova speciale, strappando il miglior tempo a Colombi e recuperando in un sol botto 10”2. Non sufficienti però a ribaltare la classifica che va al pilota preparatore con 7”2 di vantaggio.
Il terzo gradino del podio è rimasto per tutta la gara saldamente nelle mani di Mirko Farea-Nicolò Gonella, che non hanno avuto problemi a contenere gli assalti di Ilario Nodari-Danilo Fappani, lontani dal podio per 7”5. Per Nodari, comunque, un buon rientro in prova speciale dopo un’assenza di oltre un anno che durava dal Mille Miglia 2023. La classifica della gara vede ai primi 15 posti le vetture della classe R5/Rally2 (tutte Škoda salvo la Volkswagen Polo GTI di Gianluca Luchi-Nicole Mille) seguita dalla Renault Clio S1600 di Luca Sassi-Maurizio Manghera che dopo una bella battaglia durata tutta la gara chiudono 15esimi assoluti e primi di categoria precedendo di appena 3” la vettura gemella di Alessandro Casano-Federico Capilli, cui non è bastato il forcing finale per ribaltare la situazione di classifica.
Dei 126 equipaggi iscritti 94 hanno concluso la gara. Fra i ritirati Andrea Spataro-Alessia Muffolini e il locale Michele Gregis con Fabio Cortinovis alle note.
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