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Michelin la spunta nel duello con Pirelli
Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura l’Alpine Renault di Astier-Giraudet vincitrice della Classe R-GT, miglior equipaggio Michelin) Ai tradizionali contendenti nelle gare rallistiche, ovvero Michelin (2017-2020) e Pirelli (2021-2024), che negli ultimi due quadrienni hanno fornito la monogomma alle vetture del mondiale rally non sono rimate che le briciole. Ovviamente la parte del leone l’ha fatta Michelin per una ragione principalmente geografica, visto che si è gareggiato su strade francesi con una stragrande maggioranza di equipaggi francesi. La Casa di Clermont Ferrand ha equipaggiato dodici delle quindici non iscritte al mondiale conquistando la miglior posizione extra Hankook con Raphael Astier-Denis Giraudet, due nomi che hanno lasciato il segno nelle competizioni anche iridate, che hanno chiuso 17esimi assoluti e primi di Classe R-GT, categoria che ha visto al via tre Alpine Renault A110 Rally, tutte felicemente al traguardo. Come sono giunti tutti al traguardo anche tutti gli altri equipaggi equipaggiati Michelin, che si sono imposti in RC4 con la giovane promessa figlio d’arte francese Eliott Delecour con Romain Roche su Opel Corsa Rally4 davanti agli italiani gommati Pirelli Marco Oldani-Pietro D’Agostino. La classe RC5 è stata monopolizzata dalle velocissime Renault New Clio e dalle gomme Michelin, scelte da tutti i sei concorrenti, sui quali hanno svettato i francesi Julien Saunier-Frédéric Vauclare. Alla Pirelli non sono rimaste che le briciole con appena tre vetture al via nelle mani di gentlemen driver, tutti iscritti in Classe Rally4, tutti su Peugeot 208 Rally4. Alle fine i migliori classificati del gommista milanese sono stati Oldani-D’Agostino, 37esimi assoluti, che hanno preceduto nella sfida interna Pirelli i due equipaggi misti monegaschi-liguri formati da Jean-Paul Palmero-Mattia Pastorino e Marc Dessì Serena Giuliano. Un risultato che non è certo una debacle per Pirelli. Se si fosse corso in Italia, con un maggior numero di piloti italiani, le cose sarebbero sicuramente andate in modo diverso.
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Montecarlo Historique 2025 Freddo e neve spaventano nessuno
Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Austin Cooper di Schön-Giammarino, attrezzata con le gomme invernali sulla bagagliera) Il clima gelido tipico dei giorni della merla di gennaio e il dover superare monti come il Colle del Sestriere ha convinto tutti a equipaggiare le auto con pneumatici invernali, i più con vetture di assistenza al seguito pronti a montare chiodati e catene mente i più avventurosi hanno ospitato una bagagliera sopra il tetto con due chiodati. Proprio come negli anni d’oro. Dopo il Controllo Timbro carmagnolese i concorrenti hanno raggiunto Pinerolo, sono saliti al Colle del Sestriere innevato per proseguire la Tappa di Concentrazione con un riordino a Gap alle 1.08 di venerdì mattina e finire la prima giornata di gara a Valence alle 14.23 dopo aver percorso 420 chilometri. Carmagnola ha dimostrato la sua ospitalità offendo a tutti i partecipanti un sacchetto di conforto contente una bottiglia di dolcetto d’Alba offerto dall’enoteca carmagnolese C’è Vino e Vino, un pacco di biscotti del Roero donati dal Biscottificio del Roero di Vezza d’Alba e un volume dedicato al “Peperone di Carmagnola”. “Questo è un bel modo di far conoscere Carmagnola a chi proviene da molto lontano e magari, vedendone anche solo uno scorcio di sfuggita, si interessa alla nostra città, ripromettendosi di tornarci in futuro” ha sottolineato il Sindaco Gaveglio. Il Controllo Timbro di Carmagnola del 27° Monte-Carlo Historique è stato preparato e coordinato dallo Sport Rally Team di Carmagnola con la collaborazione del Comune di Carmagnola, di ACI Torino, Ascom, Pro Loco Carmagnola e della concessionaria Car On line.
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LUISE A CACCIA DELLA TRIPLETTA TRICOLORE
Campione italiano in carica dal 2023, nel quarto raggruppamento, il pilota di Adria punta all’ennesima difesa del titolo nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche. Adria (RO), 03 Febbraio 2025 – Con l’inizio del mese di Febbraio è scattato ufficialmente il conto alla rovescia per Matteo Luise, felice di segnare sul calendario i giorni che lo separano dal rientro in azione nella massima serie nazionale per le vetture che hanno scritto la storia. A cavallo con l’apertura di Marzo il Campionato Italiano Rally Auto Storiche entrerà nel vivo, come da tradizione, con l’Historic Rally delle Vallate Aretine, round inaugurale della serie. Il due volte campione italiano di quarto raggruppamento da Adria si presenterà ai nastri di partenza con il chiaro intento di continuare ad estendere il proprio dominio nella categoria, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro ed a bordo della Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A curata da Silvano Amati e da Valentino Vettore, vestendo i colori del Team Bassano. Un calendario ben noto a Luise che potrà far valere tutta la propria esperienza in altri eventi iconici dello stivale tricolore come il Rally Costa Smeralda Storico (dal 11 al 13 Aprile), il Targa Florio Historic Rally (dal 9 al 11 Maggio), il Valsugana Historic Rally (dal 30 Maggio al 1 Giugno), il Rally Lana Storico (dal 20 al 22 Giugno), il ritrovato Campagnolo Rally Storico (dal 18 al 20 Luglio) ed il Rally Elba Storico (dal 26 al 28 Settembre), con la chiusura nuovamente affidata ad un Sanremo Rally Storico (dal 17 al 19 Ottobre) che si è spesso rivelato decisivo. “Partiamo per cercare di fare nostra la tripletta nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche” – racconta Luise – “perchè, dopo aver vinto per due volte consecutive il titolo, non possiamo nasconderci. Nel quarto raggruppamento saremo sicuramente quelli da battere e tutti cercheranno di toglierci questo primato. Saremo al via con un pacchetto ormai consolidato, sia in abitacolo che sul fronte tecnico. Non vediamo l’ora che arrivi la fine di Febbraio per iniziare.” Un 2025 che vede Luise alzare ulteriormente l’asticella, guardando anche all’assoluta piloti, con la compagna di abitacolo e di vita che tenterà l’assalto alla serie riservata ai navigatori. “Nel 2024 ci siamo andati davvero molto vicini” – sottolinea Luise – “e, senza qualche colpo basso della sfortuna, avremmo potuto puntare anche al titolo assoluto tra i piloti. Lo scorso anno abbiamo concluso al quinto posto, accusando un ritardo di meno di dieci punti a conti fatti, mentre Melissa è arrivata seconda tra i navigatori, a soli quattordici dalla vittoria.” Una nuova stagione che apre un ulteriore orizzonte sul futuro di Luise, attento osservatore dell’evolversi dell’entrata delle Classiche, auto prodotte dal 1991 al 2000, che debutteranno nell’italiano con classifica separata, anticipando una possibile, probabile, rivoluzione futura. “Era da tempo che si parlava di questo inserimento” – conclude Luise – “e dal Vallate Aretine inizieremo a vedere le prime Classiche in azione. Capiremo in futuro come andrà a finire ma è naturale immaginarsi che queste vetture diventeranno storiche a tutti gli effetti, prima o poi. Questo significa che potrebbe essere, ora solo come ipotesi, l’ultimo anno della nostra Ritmo.”
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ROSSI DEBUTTA NELL’ITALIANO AUTO STORICHE
Il pilota di Bastiglia va a caccia di nuove sfide nel 2025, scendendo in campo nella massima serie nazionale per le regine del passato, nel TRZ e nel Memory Fornaca. Bastiglia (MO), 03 Febbraio 2025 – Dopo due anni ad arricchire il proprio bagaglio con esperienze oltre i patri confini, facendo sua la doppietta nel Tour European Rally Historic tra le J1 e J2 sia nel 2023 che nel 2024, Gabriele Rossi ha deciso di cambiare completamente rotta. Sarà il Campionato Italiano Rally Auto Storiche il terreno di confronto per il 2025 del pilota di Bastiglia, deciso a misurarsi contro i migliori protagonisti della scena tricolore per continuare a percorrere quel cammino di crescita che gli ha già consentito di togliersi belle soddisfazioni. Meno di un mese al via del nuovo programma del pilota emiliano che, sulla Ford Sierra Cosworth gruppo A curata da Assoclub Motorsport e condivisa con Fabrizio Handel, scenderà in campo al prossimo Historic Rally delle Vallate Aretine, previsto per la fine di Febbraio. Una stagione di rodaggio la sua, con la consapevolezza di non aver mai affrontato nessuno degli eventi previsti dal calendario, ad eccezione di quel Rally Elba Storico che lo vide in azione nella stagione 2020 dopo una lunga sosta forzata che lo ha tenuto lontano dall’abitacolo. Appuntamenti come il Rally Costa Smeralda Storico ad Aprile, il Targa Florio Historic Rally a Maggio, il Rally Lana Storico a Giugno ed il Sanremo Rally Storico ad Ottobre permetteranno al neo portacolori di Bluthunder Racing Italy di calcare strade iconiche dello stivale tricolore. “Prima di tutto vorrei ringraziare Mauro Valerio ed il Team Bassano” – racconta Rossi – “perchè sono stati supporto fondamentale per i nostri due successi nel TER Historic, oltre che per tutto il percorso di crescita che abbiamo fatto dal 2020 ad oggi. Grazie anche a Marco Hefti, presidente di Bluthunder Racing Italy, per averci accolto nella sua famiglia, augurandoci di poter difendere al meglio i suoi colori nel nostro anno di debutto nel CIRAS. Sappiamo di doverci confrontare in gare che non conosciamo e con avversari di alto livello. Cercheremo di fare del nostro meglio, come sempre, e tireremo la riga di un primo bilancio più avanti.” Ma il 2025 di Rossi non fermerà soltanto al CIRAS con il modenese che punterà ad essere protagonista anche nel Trofeo Rally di Zona, nell’ambito della terza dedicata al centro Italia, non potendo farsi scappare l’occasione di tornare al via del suo Historic Rally Città di Modena. In fase di definizione anche la partecipazione al rinomato Memory Nino Fornaca. “Quando abbiamo saputo del ritorno del rally a Modena non potevamo che garantire la nostra presenza” – aggiunge Rossi – “perchè è dal 2019 che attendevo con ansia questa notizia. Sarà un’emozione incredibile poter tornare a correre sulle strade di casa mia, di fronte al pubblico amico, ed avremo anche l’opportunità di segnare punti importanti per il TRZ di terza zona. Dovremo essere della partita anche nel Fornaca, sfruttando le varie concomitanze con gli eventi del CIRAS. Siamo curiosi di vedere quanto questi due anni all’estero ci hanno fatto crescere, mettendoci a confronto contro rivali che conoscono l’italiano come le loro tasche.”
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Hankook detta legge a Montecarlo in un regime di monogomma
Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Citroën C3 di Rossel-Dunand vincitrice delle Classe Rally2) Mentre il mercato mondiale degli pneumatici si è fatto sempre più incandescente, con l’ingresso di nuovi colossi provenienti dai Paesi asiatici, nelle competizioni, soprattutto ai massimi livelli, da qualche decennio la federazione ha imposto il regime di monogomma, per contenere i costi e (anche) fare in modo che le prestazioni non arrivino a livelli tali da rendere pericolose le auto in gara. Da quest’anno il fornitore unico di pneumatici nel mondiale è Hankook Tire, casa coreana fondata nel 1941 con variegate esperienze nel motorsport a partire dal 2007. Per regolamento gli iscritti alle categorie WRC1, WRC2 e WRC3 hanno l’obbligo di calzare i penumatici coreani e al Monte-Carlo 2025 54 dei 69 equipaggi scattati dalla pedana di Monte-Carlo erano calzati Hankook. Ovvio che anche la classifica assoluta della gara monegasca risenta di questa situazione al punto che 47 dei 62 equipaggi che hanno festeggiato domenica davanti al Casinò monegasco fossero gommati Hankook. Non solo ma i primi sedici classificati avevano le gomme coreane che hanno fatto loro, come dovuto dal regolamento, la categoria WRC1 con Ogier-Landis, WRC2 con Rossel-Dunand e WRC3 con Pelamourgues-Pouget. Nelle altre categorie nessun equipaggio si è schierato al via con pneumatici Hankook.
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Montecarlo Historique 2025: cinquantatré equipaggi, quindici marche, tredici nazioni sotto l’ala
Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Lancia Stratos di Wright-Traverso) Fra i numerosi equipaggi, prevenienti da tredici nazioni (compresa Argentina, Grecia, Finlandia, Polonia, solo per citare le nazioni più lontane) anche Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobil Club Italia, che aveva il numero 1 sulle portiere della sua 124 Abarth Rally del 1975 e il campione italiano (1974) ed europeo (1975) rally Maurizio Verini, vincitore di una quindicina di rally tricolori e continentali rally, oltre ai saluzzesi Enrico e Carlo Merenda che puntano a un risultato di prestigio nella gara monegasca con la loro A112 Abarth. Spettacolari le vetture presenti, dalle regine dei rally, quali Lancia Stratos e Fulvia HF (marca che ha rappresentato la maggioranza di vetture presenti con ben 11 esemplari), Fiat 124 Abarth e 131 Abarth, 128 Rally, Audi quattro, Alpine A110, A112 Abarth e Porsche 911 (anche queste in bella evidenza con sette esemplari, oltre a una Porsche 924 e una 356); Alfa Romeo GT, una Citroën DS, vettura che ha dignità al Monte-Carlo, avendolo vinto ben due volte nel 1959 con Paul Coltelloni e nel 1966 con Pauli Toivonen, una Austin Mini Cooper nelle mani di Giorgio Schön, con la quale corse il Monte-Carlo del 1966, Ford Escort Mexico del 1974. E vetture che hanno fatto la storia della motorizzazione degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, quali una DAF 66 Marathon del 1976 (l’auto olandese qualche rally lo ha disputato) nelle mani di Maurizio Vellano e Giorgio Molina, o l’Austin A40 prodotta su licenza nel 1964 dall’italiana Innocenti. Le vetture spaziavano, temporalmente, dalla Porsche 356 dei finlandesi Ville e Jukka Silvasti del 1960 e la coeva Triumph TR3 dei polacchi Kowalik-Ballicki fino alla Porsche 924 del 1982 dei francesi Levieux-D’Abrigeon. A fare da contorno alle vetture da rally in gara erano presenti una quindicina di “pezzi” storici rari portati dai soci del Gruppo Auto Moto Storiche di Carmagnola, guidati da Uccio Giraudi e Ivano Rossi.
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93° Rallye Monte-Carlo: sfida impari fra gommisti
Sport News immagini analizza la situazione gomme nella recente gara monegasca, dove il regime di monogomma, imposto dalla Federazione, ha fatto prevalere le coreane Hankook Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Toyota GR Yaris Rally1 di Ogier-Landis) MONTE CARLO (Principato di Monaco), 2 febbraio – A una settimana dalla conclusione della 93esima edizione del Rallye Monte-Carlo ci sono ancora parecchi spunti di riflessione. Uno fra i più interessanti è la mancata sfida fra costruttori di pneumatici. Un tempo il confronto fra i vari “gommisti” era uno dei motivi propulsivi del miglioramento delle performance delle gomme, oltre che motivo di orgoglio commerciale che si trasformava in fette di mercato sempre migliori. La gomma per veicoli (è troppo presto per chiamarlo pneumatico) nasce addirittura prima dell’automobile essendo stata inventata e brevettata nel 1845 dallo scozzese Robert William Thompson per essere usata sulle ruote delle carrozze; l’invenzione di Thompson venne seguita dieci anni dalla scoperta del procedimento della vulcanizzazione della gomma (come materiale) avvenuta per opera dell’inglese Charles Goodyear che permetteva di ottenere un prodotto resistente alle variazioni di temperature. Il perfezionamento dello pneumatico avvenne ad opera del veterinario scozzese John Boyd Dunlop che, nel 1888, spinto dalle insistenze del figlio piccolo che si lamentava che le gomme rendevano troppo pesante il suo triciclo le riempì di aria (fino ad allora le ruote erano piene), inventando lo pneumatico ovvero la gomma moderna. La storia delle gomme, e ora le possiamo chiamare pneumatici, ha subito ancora grandi evoluzioni (e numerosi colpi di scena con brevetti concessi e annullati che ne fanno un thriller), ma possiamo dire che da quel momento in avanti si è trattato solo di affinamenti, anche se molto importanti. Abbiamo già incontrato due nomi fondamentali nel mondo delle gomme per vetture, ovvero Goodyear e Dunlop, ai quali dobbiamo aggiungere la francese Michelin (i fratelli André ed Eduard Michelin inventarono gli pneumatici smontabili, fondamentali per ridurre i tempi di riparazione) e l’italiana Pirelli, ovvero le marche che avrebbero dettato legge nel XX Secolo, sia sui mercati sia nelle corse.
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Carmagnola esalta il passaggio del Montecarlo Historique 2025 sotto la Tettoia di Piazza Martiri
La storica gara di regolarità monegasca scatta da Torino e transita per la città del peperone che la accoglie con entusiasmo. Cinquantatré equipaggi al via con vetture da sogno fra le quali Lancia Stratos. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Porsche 356 del 1960 di Silvasti-Silvasti, la vettura più datata della manifestazione) Giovedì sera, 30 gennaio, Carmagnola è stata letteralmente “invasa” dalle auto storiche che partecipavano alla 27esima edizione del Rallye Monte-Carlo Historique e dagli appassionati di storiche e di rally. “Ci è molto difficile quantificare quante persone abbiano assistito al momento carmagnolese della gara” afferma Pierluigi Capello che guida lo Sport Rally Team, l’associazione sportiva che ha organizzato l’appuntamento in città, “ma fra quelle presenti sotto la tettoia (oltre cinquecento) e quelle lunghe le strade carmagnolesi abbiamo ampiamente superato il migliaio di presenze”. Ad accogliere i 53 concorrenti, partiti da Piazza Castello a Torino che, poco prima delle 20.00 di sera hanno “timbrato” il passaggio sotto l’Ala di Piazza Martiri a Carmagnola sono stati il Sindaco Ivana Gaveglio, l’assessore alle manifestazioni Domenico Lamura, mentre a illustrare personaggi e vetture è stata la consigliera comunale Margherita Toschino, per una sera prestata ai microfoni degli appassionati di auto storiche.
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Ronde della Val Merula, Andora è pronta ad accogliere la manifestazione
Iscrizioni prorogate fino a lunedì 3 febbraio Manca poco più di una settimana all’undicesima edizione della Ronde della Val Merula, gara che aprirà la stagione rallystica italiana 2025 nel weekend del 8-9 febbraio.Fedele alla sede di Andora, la manifestazione si annuncia ricca di spunti, sia tecnici che sportivi ed attende numerosi partecipanti provenienti da tutta Italia e dalla vicina Francia che sfrutteranno l’occasione per testare vetture e componenti sulle selettive strade dell’entroterra ligure in vista dei futuri programmi stagionali. Il termine per l’invio delle iscrizioni, inizialmente fissato per il 31 gennaio, è stato prorogato fino alle 24 di lunedì 3 febbraio, per fare in modo che anche chi deve completare alcune procedure burocratiche di inizio anno possa essere della partita.Tanti saranno i protagonisti che si sfideranno sui quattro passaggi da 10.73 Km ciascuno della prova speciale “San Bernardo”, ma al momento non sono ancora trapelati nomi; di certo la grande protagonista del weekend motoristico targato Sport Infinity sarà la cittadina di Andora. La perla del turismo rivierasco all’estremo ponente della provincia di Savona ha ormai stabilito un legame forte con la Ronde della Val Merula ed ogni anno garantisce un’accoglienza calorosa per i tanti equipaggi che si danno appuntamento in riva al Mar Ligure. Fondamentale il supporto agli organizzatori da parte dell’amministrazione locale guidata dal Sindaco Mauro Demichelis, sempre presente sulla pedana di arrivo per salutare gli equipaggi, che ha commentato così l’imminente evento:“Andora è pronta ad accogliere con entusiasmo i piloti, i loro team e la carovana del Rally Ronde della Val Merula 2025, un evento sportivo irrinunciabile per gli appassionati di motori, che offre spettacolo e ha una ricaduta turistica ed economica sul territorio. Una competizione che coniuga adrenalina e sportività, valorizzando anche l’entroterra e permettendo a chi ama il rally di vedere da vicino la macchina organizzativa che accompagna i campioni in gara, le auto in preparazione e naturalmente gli equipaggi in azione. Il Rally è uno spettacolo sportivo reso possibile grazie all’impegno degli organizzatori della SportInfinity e dei volontari, che con professionalità sono impegnati ad assicurare la sicurezza e il successo dell’evento”. Come di consueto, alla Ronde della Val Merula saranno in palio diversi trofei: il Memorial Davide Elena, che andrà al conduttore più giovane all’arrivo ed il Trofeo Bruno Banaudi, in palio per il primo navigatore classificato tra le molte Fiat 600 al via, entrambi intitolati alla memoria di due giovani membri della comunità rallystica scomparsi prematuramente, mentre il Trofeo Women Racing Cars sarà rivolto a tutti gli equipaggi femminili e metterà in palio diversi premi. La più giovane partecipante (pilota o navigatrice) e la più anziana riceveranno un riconoscimento, così come la prima classificata tra le vetture del gruppo RC6N; sarà inoltre riservata una sorpresa a tutte le donne presenti nell’elenco dei partenti. Anche lo spettacolo sarà premiato: l’equipaggio che realizzerà il passaggio più emozionante in gara riceverà un cesto di prodotti locali di qualità, messo in palio dall’Antico Frantoio Elena Luigi di San Bartolomeo al Mare.
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Matteo Fontana il primo iscritto al CIRT 2025, con un sogno mondiale
Il vincitore della Coppa ACI Sport 4WD conferma la sua partecipazione al Campionato Italiano Rally Terra, banco di prova per la stagione nel WRC3. Sempre navigato da Alessandro Arnaboldi sarà al secondo anno con la Ford Fiesta Rally3. “Quando saremo pronti faremo il grande salto, ma il lavoro è quello giusto e non vogliamo fare il passo più lungo della gamba” L’avevamo lasciato con il 7° posto assoluto al Rally dei Nuraghi e del Vermentino, unica Rally3 in un mare di Rally2, e lo ritroviamo nei primi atti di questo 2025 al 2° posto del WRC3, dopo una gara pazzesca al Rallye Montecarlo. Matteo Fontana parte forte sin da subito in questa nuova stagione, vincitore lo scorso anno della Coppa ACI Sport 4WD ed ora il primo ad essersi iscritto al Campionato Italiano Rally Terra 2025. Il comasco classe 2003 anche per quest’anno infatti sarà impegnato sia nelle tappe mondiali del WRC3 sia nel Terra con alle note Alessandro Arnaboldi, sempre a bordo della Ford Fiesta Rally3 gommata Michelin che tante gioie gli ha già regalato lo scorso anno: non solo i risultati nel tricolore ma anche la vittoria di classe all’Akropolis in Grecia, al Rally deli Dei. “Diciamo che quel 2° tempo nell’ultima prova del San Marino Rally, a 8 decimi da Heikkila, non mi è andato giù – commenta ridendo il talento comasco, in riferimento alla quasi vittoria della PS “Macerata Feltria” lo scorso anno – e così rieccoci per spingere ancora più forte. Il 2024 è stato un anno incredibile per noi. Prima abbiamo vinto nel mondiale con la Rally4, poi con la Rally3 abbiamo esordito nel CIRT e vinto la tappa del WRC in Grecia”. Perché la scelta di continuare a correre nel CIRT con la Ford Fiesta Rally3? “La nostra mentalità è sempre stata quella di fare il passo quando siamo pronti – spiega Fontana – lo scorso anno abbiamo ultimato il lavoro con la Rally4 e poi siamo passati alla Rally3, e visti i risultati in Italia abbiamo deciso di provare anche nel mondiale. Si va un passo alla volta, e quindi ecco perché continueremo con questa vettura, perché bisogna migliorare tanto, sia su asfalto sia su terra”. Molti si sarebbero aspettati di vederti su una Rally2, come a Monza. “Quando saremo pronti faremo il salto, ma il lavoro è quello giusto e non vogliamo fare il passo più lungo della gamba. Una volta che saliremo sulla Rally2 lo faremo per giocarci qualcosa. A Monza è andata bene, il nostro obbiettivo era divertirci, io ed il nonno, e cominciare a scoprire un poco la macchina. La Rally3 è una classe che ancora non ha preso piede in Italia e vedo molta gente che con la Rally2 fa molta fatica. Con la Rally3 anche nelle situazioni più complicate ti diverti e migliori molto di più, perché portare al limite una Rally2 è molto più difficile” Cosa ti sei portato a casa dal CIRT 2024? “E’ stato un anno di crescita. Sono migliorato molto all’intento della stagione, da Foligno fino alle ultime gare. Poi certo ogni round è particolare ed ha la sua storia, ma se a Foligno era la prima gara su una Rally3, al Vermentino oramai conoscevamo la macchina. A me piace molto la terra della Sardegna, ed inatti al mondiale lì abbiamo debuttato con la Rally3. Ogni gara del Terra terra però mi piace molto, sono rally bellissimi anche se corti, e da ogni tappa ti porti a casa un bel pacchetto d’esperienza anche per le condizioni che sono sempre diverse”. Quindi anche quest’anno per te le gare in Italia saranno test in vista degli appuntamenti mondiali? “Sì, sono gare in cui fare chilometri, vedere il miglioramento da un anno con l’altro, testare situazioni diverse, un po’ come una palestra in ottica mondiale. Secondo me l’Italia è una validissima opzione per i piloti che devono crescere, abbiamo una terra che è particolare e queste esperienze servono. Aiuta a migliorare sulle strade lente rispetto alle gare del nord. Un obbiettivo valido per il Terra potrebbe essere entrare nei primi 10. Nelle gare del CIRT ho la possibilità di attaccare sempre al massimo senza risparmiarmi non giocandomi nulla, quindi darò subito tutto”. Con questo percorso di crescita così studiato e meticoloso, a cosa vorresti puntare? “Diventare campione del mondo, obbiettivo che ho da quando ho 3 anni, ma c’è da lavorare. Non siamo completi come piloti, dobbiamo ancora completare il percorso sulla Rally3 e solo dopo potremo passare alla Rally2. Cercheremo di essere il più pronti e preparati possibili, con l‘obbiettivo di diventare piloti ufficiali”.
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IL 33° RALLY DEI LAGHI APRE I BATTENTI: IL 30 GENNAIO APRONO LE ISCRIZIONI
Tra pochi giorni sarà possibile iscriversi alla corsa varesina che aprirà la Coppa Rally di Zona3. Entusiasmo per il riordino a Luino. Spicca, tra gli altri il trofeo benefico Piloti per Bene. Varese –Dal 30 gennaio e fino al 21 febbraio, sarà possibile iscriversi alla 33esima edizione del Rally Internazionale dei Laghi, gara che aprirà le danze delle corse su strada di Lombardia. I prossimi 1 e 2 marzo gli asfalti della provincia insubrica saranno protagonisti con le prove speciali della Forcora (tratto che mancava delle tabelle di gara da metà anni ’90), della Valganna e del Sette Termini proposto in due versioni: una classica ed una maggiorata di quasi quindici chilometri. Dopo la cerimonia di partenza nella suggestiva cornice di Maccagno, le vetture effettueranno le prime due prove speciali per far ritorno a Luino dove verranno accolte da un clima festoso: l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria si stanno organizzando per rendere davvero unico il riordino di via Veneto, una delle due principali vie cittadine che per l’occasione sarà chiusa al traffico. “Il sindaco Enrico Bianchi, gli assessori Serena Botta ed Ivan Martinelli oltre al comandante della Polizia Locale Giovanni Buscetta, ci hanno concesso la possibilità di abbracciare la storica prima sede del nostro rally con un momento che vorremmo possa essere il più suggestivo possibile” afferma Andrea Sabella, promoter dell’Asd Rally dei Laghi. “Proprio in tema di suggestioni legate ai primi anni, voglio ringraziare anche l’amico Corrado Spataro che si sta dando da fare tantissimo sul territorio in nome della passione che lo anima da sempre!” Al via anche stranieri e auto storiche– La trentatreesima edizione del Rally dei Laghi, che sarà valida anche come rally storico e che darà quindi spazio a vetture significative del passato come le Lancia Delta o le Fiat 131 Abarth, aprirà le proprie porte anche agli equipaggi stranieri: dalla vicina Svizzera e dalle più lontane Germania e Polonia alcuni equipaggi hanno già manifestato la loro intenzione di prendere parte alla gara. Rally è anche beneficenza– Il Laghi 2025 vedrà anche la prima edizione del Trofeo Piloti per Bene, un’iniziativa totalmente benefica che permetterà di raccogliere fondi per la Fondazione Giacomo Ascoli che opera all’interno del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Del Ponte di Varese. Fortemente voluta dal vulcanico driver di Roggiano Ulisse Bardelli, questa iniziativa fa seguito ad altri eventi che, negli ultimi due anni, hanno fatto crescere il logo di “Piloti per Bene” arrivando anche sulle fiancate delle vetture da corsa del pluricampione italiano Andrea Crugnola o dei piloti del campionato mondiale rally. www.rallydeilaghi.it
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Il Rally della Val d’Orcia lancia la sfida a vetture moderne e storiche: il 29 e 30 marzo, riflettori puntati sul Campionato Italiano Rally Terra e sul Campionato Italiano Rally Terra Storico
Radicofani Motorsport è pronta a regalare a praticanti ed appassionati l’edizione 2025 della manifestazione, ancora una volta premiata dalla doppia validità tricolore. Radicofani ed i fondi sterrati della provincia di Siena coinvolti in due giorni da grande palcoscenico. (ufficio stampa Rally della Val d’Orcia) Il Rally della Val d’Orcia è pronto a catalizzare l’attenzione del motorsport nazionale regalando a praticanti ed appassionati un’altra doppia sfida tricolore: sabato 29 e domenica 30 marzo, gli sterrati della provincia di Siena saranno sotto i riflettori del Campionato Italiano Rally Terra e del Campionato Italiano Rally Terra Storico, doppio confronto che chiamerà al “via” vetture moderne e storiche, quest’ultime coinvolte dalla bagarre del 6° Rally Storico della Val d’Orcia. Poco meno di ottanta, i chilometri proposti dagli organizzatori di Radicofani Motorsport, distribuiti su dieci prove speciali. Radicofani, con la sua esclusiva ambientazione, farà ancora da cornice alle cerimonie di partenza ed arrivo, confermandosi centro nevralgico dell’evento. Uno sguardo, quello del Rally Val d’Orcia, rivolto al territorio e che si estenderà coinvolgendo – oltre a Radicofani – i comuni di San Casciano dei Bagni e Sarteano. La zona industriale Val di Paglia accoglierà i paddock dei team, ospitando le fasi di parco assistenza nel loro determinante ruolo: lì, il pubblico avrà modo di osservare da vicino le strategie messe in atto dalle squadre, in tre distinte occasioni in programma tra sabato e domenica. Quattro, le prove speciali previste al sabato mentre, la giornata conclusiva, sarà contraddistinta dallo svolgimento di sei tratti cronometrati: un mix esaltato da cultura ed agonismo, elevato dai contenuti tecnici che caratterizzeranno il format di gara. A vincere il confronto moderno, nell’edizione 2024 della gara, fu il paraguayano Fabrizio Zaldivar, su Skoda Fabia RS, con il podio completato da Simone Tempestini (Skoda Fabia RS) e Tommaso Ciuffi (Skoda Fabia Rally2). Il primo gradino del podio “storico” andò invece a Lucky, su Lancia Delta Integrale. L’apertura delle iscrizioni al 16° Rally della Val d’Orcia ed al 6° Rally Storico della Val d’Orcia è prevista per giovedì 27 febbraio.