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BOLZA CORSE ALLARGA LA FAMIGLIA A VARANO

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La pelea por el Mundial comienza en el MXGP Argentina YPF

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LA COSTANZA È NEL MIRINO DI SCARPA PER IL 2025

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LANTERNA CORSE RALLY TEAM, IL 2025 INIZIA ALLA RONDE VAL MERULA

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Ronde della Val Merula, sono 93 gli equipaggi iscritti   Al via il ligure Fabio Andolfi in cerca del poker insieme a tanti altri big

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Giovanni Trentin tra il Terra e il WRC con ACI Team Italia: “sarà un bel salto, ma zero pressioni”

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BISORI PUNTA ALL’ITALIANO JUNIOR MX CON JTEAM

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MILLIONAIRE RACING TEAM 2025: PASSIONE, IMPEGNO E NUOVE SFIDE

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Ott Tänak (EST) and Martin Järveoja (EST) of team HYUNDAI SHELL MOBIS WORLD RALLY TEAM perform during World Rally Championship Sardinia in Alghero, Italy on May 31, 2024 // Jaanus Ree / Red Bull Content Pool // SI202405311675 // Usage for editorial use only //

Rally Italia Sardegna: pronta la 22ma edizione

Rally CIAR

Crugnola ancora con Citroen per dare la caccia al quinto titolo nel CIAR Sparco 2025: “davanti a me ho ancora tanto…”

“Citroen e Stellantis hanno puntato su di me e continueranno a farlo. Abbiamo scelto di proseguire assieme visto il rapporto e la fiducia consolidata”, spiega il campione. Per lui pacchetto confermato con la Citroen C3 preparata da F.P.F. Sport e gommata Pirelli, sempre navigato da Pietro Ometto con i colori della EASI. Non è solo una questione di “squadra che vince non si cambia”, perché i risultati raggiunti da Andrea Crugnola e la Citroen C3 sono andati oltre la retorica dell’imbattibilità. Dopo la straordinaria stagione 2024, dove il campione si è messo in tasca il quarto titolo italiano assoluto, non era scontato che per il varesino nel 2025 tutto rimanesse uguale, con questo sistema ai limiti della perfezione che ha lanciato equipaggio e macchina nella storia del rallysmo italiano, assieme alle leggende della disciplina. Invece Crugnola ha rotto gli indugi, annunciando nuovamente per primo la sua partecipazione al Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, la quinta stagione a bordo della Citroen C3 preparata da F.P.F Sport e gommata Pirelli, navigato ancora da Pietro Elia Ometto per i colori della scuderia EASI. “Sicuramente c’erano più opzioni disponibili per la stagione alle porte, ma dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso alla fine ho ritenuto giusto continuare con tutti loro – commenta Crugnola – Il rapporto è consolidato dai successi e dai risultati ottenuti ma non solo, Citroen e Stellantis hanno puntato e punteranno su di me. Sapere di poter fare affidamento su questa fiducia reciproca è stata una parte fondamentale della decisione. Mi sarebbe piaciuto provare qualcosa di nuovo, certo, ma davanti a me ho ancora tanta carriera e in futuro si vedrà”. Tra le vetture viste la scorsa stagione in bagarre sui tornanti d’Italia, la Citroen C3 nonostante sia quella con più anni, si è dimostrata molto competitiva visti anche i recenti aggiornamenti. Pensi che ci sarà ulteriore margine? “Sicuramente la vettura è la più vecchia del lotto, ma dopo lo scorso anno e fino alla fine del 2026, Stellantis continuerà a svilupparla – continua Crugnola – è quella che ha meno margine di miglioramento ma si potrà ancora perfezionare tramite il nostro lavoro. Oramai la conosco benissimo e non penso di aver segreti da dover scoprire. Poi è chiaro, non si smette mai di migliorare, però il feeling che abbiamo con la C3 è notevole”. Quali sono stati nel 2024 i vostri punti di forza? “Velocità e consistenza, molto semplice. I punti deboli invece sono stati delle sbavature commesse qua e là, ma se le ho commesse è anche merito dei miei avversari, che in questa stagione mi hanno costretto a spingere di più”. Nel 2025 cambierà il format del CIAR Sparco. Quale gara attendi maggiormente e cosa ti aspetti? “Ci sono diverse novità e quindi sono curioso di vedere come andrà. Prima non si aveva molto tempo a disposizione tra un giorno e l’altro, tra una prova e l’altra. Quest’anno dovremo riuscire a dedicare più tempo ai tifosi, in assistenza ma non solo. Finché non proviamo non potremo sapere cosa apporteranno queste modifiche (shakedown al posto della qualifica il giorno precedente alla partenza, gara divisa in 2 giorni venerdì-sabato o sabato-domenica ndr.) ma sono contento che la Federazione stia lavorando sotto questi aspetti. Negli ultimi anni ha fatto tanto sotto il profilo della comunicazione, per darci spazio e risalto mediatico. Cambiare format sottolinea la volontà di aggiornarsi, tutte cose che apprezzo perché implicano la volontà di migliorarsi sempre. La gara che aspetto sempre di più, infine, è Roma”.

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Focus

93° Rallye Monte-Carlo: sventola il tricolore, ma è quello francese e non quello italiano (seconda parte)

Sport News immagini analizza la gara degli altri sei equipaggi italiani che hanno occupato la seconda metà della classifica. Unico ritirato Alessandro Roveta; buona prestazione di Emanuele Fiore, mentre Somaschini e Marchino superano le disavventure ripartendo con il SuperRally. Gara lineare per i piloti monegaschi Palmero e Dessi che ospitano in vettura due navigatori liguri Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia Rally2 di Alessandro Roveta-Pietro Elia Ometto, unico equipaggio italiano ritirato)     MONTE CARLO (Principato di Monaco), 28 gennaio – Se i piloti italiani sono riusciti a inserirsi a fatica ai vertici della classifica assoluta, anche se alcuni, tutto sommato, hanno fatto bene nelle loro categorie, altri hanno conquistato posizioni di rincalzo o sono incappati in quegli scherzi della sorte, che sono così comuni in una gara che, come cartolina, propone il Casinò.   Sicuramente i due più sfortunati sono stati l’alessandrino Alessandro Roveta, affiancato dal monregalese Nicolò Gonella e Filippo Marchino con il navigatore campione d’Italia Pietro Elia Ometto. Fra i due peggio è andata a Roveta-Gonella, che disponevano della Škoda Fabia di PA Racing che dopo un buon tempo sulla Digne Les Bains di apertura del giovedì notte, nella successiva Faucon du Caire-Brezier sono usciti di strada. I meccanici di PA Racing hanno recuperato la vettura e sono riusciti a metterla in condizioni di ripartire con il SuperRally, ma Roveta ha preferito abbandonare.   Sorte diversa per Marchino-Ometto che hanno iniziano di buon passo e con soddisfazione al punto che dopo la prima prova il pilota commentava: “Non c‘è nulla di meglio che un rally invernale fra i monti corso di notte”. L’opinione dell’equipaggio della Škoda Fabia curata da Motor Team, rimane sostanzialmente quella fino alla prima speciale di sabato mattina, La Motte Chalancon-Saint Nazaire, quando scoppia un principio di incendio in vettura, costringendo l’equipaggio, che non ha subito danni, a fermarsi. Anche in questo caso i meccanici riescono a recuperare la vettura e rimetterla in sesto e Marchino-Ometto possono affrontare l’ultima giornata di gara, perché il podio davanti al Casino vale un’ultima fatica. Alla fine sono 59esimi assoluti, prendendosi la soddisfazione di un gran tempo sul Turini: 36esimi assoluti.   Comunque i colori italiani si sono difesi bene. Su dodici equipaggi al via (compresi i due monegaschi con navigatori liguri), undici hanno visto il traguardo. Il sesto equipaggio verde rosso bianco a salire la pedana di Monte-Carlo risponde ai nomi di Emanuele Fiore-Andrea Casalini che con la Peugeot 208 Rally4 di Sportec chiude 47° assoluto e terzo di categoria impostando la propria gara sulla regolarità assoluta. È ottavo dei nostri, dietro Brazzoli, l’equipaggio formato da Rachele Somaschini e Nicola Arena che stavano portando la loro Citroën C3 di PHP in discreta posizione della classifica assoluta, quando sulla Aucelon-Recoumbeau, seconda speciale di sabato mattina, escono di strada aprendo una ruota. Anche in questo caso i meccanici fanno ottimamente il loro lavoro, consentendo a Somaschini-Arena di affrontare la tappa di domenica chiudendo 57esimi assoluti, due posizioni avanti a Marchino.   Chiudono la striscia dei concorrenti italiani al rally monegasco i navigatori liguri Mattia Pastorino e Serena Giuliano che dettano le note ai due piloti gentleman monegaschi Jean Paul Palmero e Marc Dessì. Per entrambi gli equipaggi delle Peugeot 208 Rally4 di Gliese Engineering l’obiettivo primario era quello di vedere il traguardo affrontando i 333 km di gara di buon passo, ma senza correre eccessivi rischi e cercarsi pericolose avventure. Ci riescono benissimo e chiudono in 58esima pozione (fra Somaschini e Marchino) Palmero-Pastorino e in 61esima Dessì-Giuliano, lasciandosi alle spalle ancora un equipaggio. E per loro è una vittoria.  

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Rally WRC

EMANUELE FIORE E ANDREA CASALINI: “UN MONTE DI EMOZIONI”

Nell’immagine in allegato (Foto Magnano) Emanuele Fiore e Andrea Casalini sulle strade del Montecarlo 2025    L’equipaggio ligure ha chiuso positivamente l’esperienza monegasca Ce ne sarebbe da scrivere un romanzo. Tanti sono i momenti che sicuramente rimarranno indelebili nella mente di Emanuele Fiore e Andrea Casalini in questo “Montecarlo” 2025. E’ servito qualche giorno per mettere insieme la moltitudine di sensazioni che hanno accompagnato la Peugeot 208 della Sportec da quando è scesa dalla pedana di partenza fino all’istante in cui ha percorso in senso inverso quella breve ma emozionante salita finale. “Salire sulla pedana d’arrivo è stato un vero sollievo” racconta il driver genovese. “Sapevamo che avremo trovato delle condizioni difficili e per noi del tutto nuove ed eravamo preparati. Fango, pioggia a tratti il ghiaccio. Il timore di sbagliare vanificando gli sforzi di tutto il gruppo. A tutto questo metterci anche che ho corso in condizioni fisiche non ottimali a causa del forte dolore alla spalla causato da una caduta sugli sci a Dicembre. Montecarlo è un sogno che si è avverato, una bellissima esperienza in un contesto penso unico al mondo che un appassionato di rally dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Passare sul mitico “Turini” è qualcosa di inspiegabile. Sinceramente il divertimento è un altra cosa. Il “Monte” è una gara difficile dove l’imprevisto è davvero dietro l’angolo e tu sei talmente concentrato nel voler arrivare al fondo che alla fine tutto diventa molto condizionato.” Emanuele Fiore e Andrea Casalini hanno concluso al terzo posto di classe e 47° assoluti. “Devo dirti che siamo comunque soddisfatti del risultato che ha confermato le mie caratteristiche di regolarità. Abbiamo evitato i rischi perchè il nostro obiettivo era quello di portare la vettura al fondo. Una vettura che la Sportec ci ha garantito sempre in perfette condizioni in una gara dove Andrea è stato come al solito impeccabile, un compagno di viaggio insostituibile”. Cosa vi lascia questa esperienza. “Senza dubbio qualcosa di unico, indimenticabile. Da mettere in prima fila nell’album della mia carriera. Era un desiderio che avevo da sempre e che ho potuto concretizzare grazie ad un gruppo di amici, primi fra tutti Paolo Benvenuti del Team La Superba che ci ha seguito come un’ombra. I nostri ricognitori Marco Corona e Andrea Gorni e tutti gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura.”  

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Rally CIAR

Trofeo Lancia, il ritorno nei rally è in grande stile

Boom di vendite della Ypsilon Rally4 HF, ricco montepremi e premio finale la partecipazione al European Rally Championship (ERC)   Lancia celebra il ritorno nelle competizioni con la nuova Ypsilon Rally4 HF e l’inedito Trofeo Lancia, che debutterà nel Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR) con sei gare distribuite su cinque appuntamenti. Debutto ufficiale alla mitica Targa Florio. Il Trofeo prevede tre categorie — Junior (Under 25), Master (25-35 anni), ed Expert (Over 35). In palio, un montepremi del valore totale di 360 mila euro con la possibilità per il Campione di entrare nella squadra ufficiale Lancia nell’European Rally Championship (ERC) 2026. Con oltre 80 preordini registrati a livello europeo, la Ypsilon Rally4 HF si conferma un successo commerciale ancora prima di accendere i motori. Preludio simbolico della stagione al Rally Regione Piemonte, dove la squadra Lancia Corse HF sarà presente con un’ospitalità completa e sorprese per piloti e appassionati, sottolineando il forte legame tra Lancia e il territorio piemontese. Con il ritorno nei rally, Lancia celebra il suo passato e si proietta verso il futuro, rafforzando la sua identità sportiva e sviluppando tecnologie da trasferire sulle vetture di serie come la nuovissima Lancia Ypsilon HF. Torino, 27 gennaio 2025 – L’attesa è terminata, il 2025 vedrà ufficialmente il ritorno di Lancia nel mondo delle competizioni e dei rally, grazie alla nuova Lancia Ypsilon Rally4 HF e all’inedito Trofeo Lancia, la cui prima edizione si disputerà proprio in Italia. Saranno infatti gli appuntamenti del Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR) a tenere a battesimo il nuovo corso agonistico della casa torinese, con un calendario composto da 6 gare in cinque appuntamenti e un premio finale da capogiro: un posto nella squadra ufficiale Lancia nell’European Rally Championship 2026, se il Campione sarà un Under35! Un premio unico nel panorama tricolore, che ha come obiettivo quello di riportare i giovani in contesti internazionali di alto livello. Il riconoscimento si aggiunge al già ricco montepremi del valore di 160 mila euro, che distribuirà un valore di 22,5 mila euro ad ogni appuntamento. A iscrizioni ancora chiuse, sono già oltre 80 le Lancia Ypsilon Rally4 HF pre-ordinate a livello europeo. Uno strepitoso risultato che rende la piccola hatchback da corsa un successo commerciale ancora prima della sua omologazione, prevista per il 1 marzo 2025. Ogni appuntamento a calendario ospiterà all’interno del proprio parco assistenza il “Villaggio Lancia Corse HF”, vero e proprio cuore pulsante dove piloti, addetti ai lavori, ospiti, partner e appassionati potranno incontrarsi e scoprire tutte le novità legate al Marchio che, con i suoi 10 titoli mondiali, ha più di tutti scritto pagine memorabili della storia di questa disciplina. Lancia sarà coinvolta in prima persona in quanto promoter del Trofeo, che ha già trovato il supporto di partner importanti come Michelin e Sparco. Il Brand torinese sarà poi coadiuvato da due importanti realtà attive nel mondo delle competizioni: LPD Italia per la parte sportiva, tecnica e logistica mentre Gino Motorsport curerà la parte relativa ai ricambi in campo gara.   BASSI COSTI, MONTEPREMI RICCO E TRE CATEGORIE PREVISTE L’iscrizione al Trofeo Lancia 2025 ha un costo di 2.500 € per tutta la stagione – ma sono previste anche opzioni per chi vorrà disputare solo alcuni round – e, oltre alle tute da gara ufficiali Lancia CORSE HF e all’abbigliamento del campionato entrambi griffati Sparco, da diritto ad ogni equipaggio di concorrere sia per la classifica assoluta sia per una delle tre classifiche di categoria previste: Junior, che accoglierà tutti gli Under25 (nati a partire dal 1 gennaio 2001); Master, che racchiude i piloti tra i 25 e i 35 anni (nati tra il 1 gennaio 1990 e il 31 dicembre 2000); Expert, per tutti gli over 35 (nati prima del 1 gennaio 1990)   Premi verranno assegnati ai primi tre di ogni categoria, portando a 9 gli equipaggi premiati in ogni gara. In ogni appuntamento, infatti, i vincitori della classifica Junior e della Master porteranno a casa premi per un valore di 5.000 € ciascuno, 3.000 € invece andranno ai secondi classificati delle due classifiche mentre l’ultimo gradino del podio varrà 1.500 € in entrambe le categorie. Anche gli iscritti alla categoria Expert potranno contare su un montepremi a loro dedicato: 2.000 € al vincitore, 1.000 € al secondo e 500 € al terzo.   PREMI FINALI, IN PALIO C’E L’ERC! Il grande obiettivo di Lancia è quello di lanciare i talenti della specialità nel mondo del rally professionistico e dare loro una chance concreta di crescita. Per questo il Trofeo Lancia metterà in palio la possibilità di diventare pilota ufficiale e di disputare l’European Rally Championship 2026 al volante di una Lancia Ypsilon Rally4 HF factory. Un premio che da solo vale oltre 200 mila euro e che sarà assegnato se il Campione Assoluto del Trofeo sarà un Under 35, ovvero iscritto alla categoria Junior o Master. Tutti i Campioni Lancia verranno celebrati in un evento dedicato a fine anno, con una cerimonia di premiazione in grande stile a Torino, dove i vincitori delle tre categorie si divideranno il montepremi finale: per la Junior 10.000 € o ERC in caso il pilota abbia vinto anche l’Assoluta; per la Master 10.000 € o ERC in caso il pilota abbia vinto anche l’Assoluta; infine, per la Expert 5.000 €.     TUTTI I PREMI IN SINTESI Classifica Junior Premi Classifica Master Premi Classifica Expert Premi    Premi di gara Premi di gara Premi di gara 1° € 5.000,00 1° € 5.000,00 1° € 2.000,00 2° € 3.000,00 2° € 3.000,00 2° € 1.000,00 3° € 1.500,00 3° € 1.500,00 3° € 500,00 Premio finale Premio finale Premio finale 1° ERC / € 10.000,00 1° ERC / € 10.000,00 1° € 5.000,00   Gli importi dei premi del Trofeo Lancia si intendono in valore: 50% in denaro e 50% in buoni acquisto presso Stellantis Racing Shop.   LA TRADIZIONE NEL SEGNO DELLA NOVITA’: MIGLIOR PERFORMER, MIKI STAGE E RALLY+ Le classifiche del Trofeo Lancia distribuiranno punti a tutti i piloti che raggiungeranno la pedana d’arrivo,

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Focus

93° Rallye Monte-Carlo: sventola il tricolore, ma è quello francese e non quello italiano (prima parte)

Nel terzo millennio i colori italiani sono stati poco vincenti nella gara monegasca non riuscendo a ripetere le gesta di piloti mitici quali Munari, Biasion e Liatti. Sport News Immagini offre una carrellata delle prestazioni dei nostri, fra i quali si sono messi in particolare evidenza i giovanissimi Roberto Daprà e Matteo Fontana. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Škoda Fabia Rally2 di Roberto Daprà, migliore degli italiani)   MONTE CARLO (Principato di Monaco), 27 gennaio – Bei tempi quelli in cui a sventolare sul pennone più alto del podio davanti al Casinò monegasco era il tricolore verde, bianco, rosso. Ora c’è quello blu, bianco rosso, quello francese, e questo ci fa ancora più rabbia.   La gara monegasca (nata nel 1911) ha sorriso parecchie volte ai colori italiani, a cominciare dal 1928 quando a vincere fu la Fiat 509 nelle mani del francese Jacques Bignan. Il primo concorrente a salire sul gradino più alto del podio fu Ciro Basadonna nel 1954, su una Lancia Aurelia B20, sedendo a fianco (sul sedile di sinistra perché le Lancia dell’epoca avevano guida a destra) del campione monegasco Louis Chiron. Per avere un pilota italiano sul gradino più alto del podio bisogna attendere il 1972, quando il mitico Sandro Munari conquista la sua prima vittoria con a fianco Mario Mannucci con la Lancia Fulvia HF #14, una vettura entrata nella mitologia dei rally. Munari si ripete altre tre volte con la Stratos: 1975 affiancato da Mannucci e 1976/1977, con Silvio Maiga. Passano dieci e tocca a Miki Biasion-Tiziano Siviero conquistare il Monte-Carlo (1987) con la Lancia Delta HF, bissando il successo nel 1989. Si arriva al 1997 e sono Piero Liatti-Fabrizia Pons che conquistano il Monte-Carlo con la Subaru Impreza che inaugura l’era delle WRC.   Poi più nulla, o poco più. Abbiamo solo le vittorie ottenute nel WRC Master 2022 e 2024 con Mauro Miele e Luca Beltrame; nel 2019 Enrico Brazzoli si impose nella R-GT Cup, dopo aver vinto il WRC3 nel 2018 e Manuel Villa nel IRC 2WD nel 2009.   ****   Italiani, largo ai giovani. Il miglior pilota italiano al 93° Rallye Monte-Carlo è stato Roberto Daprà con Luca Guglielminetti, che ha concluso 14° assoluto e settimo di Classe Rally2 con la Škoda Fabia curata dalla Delta Racing risultando il più veloce dei nostri in tutte le prove speciali, e costantemente fra i migliori venti della classifica assoluta e dei dieci di categoria; risultato non male per un pilota di appena 23 anni alla sua terza esperienza monegasca.  Il secondo tricolore (verde, bianco e rosso) è sventolato per il 21enne Matteo Fontana, con il coetaneo Alessandro Arnaboldi e la Ford Fiesta Rally3 di famiglia con la quale conquistano la 25esima posizione assoluta e lottano per il successo della classe Rally3 nella quale terminano secondi prendendosi la soddisfazione di vincere anche la speciale di La Batie del Fontes-Aspremont di sabato mattina. Una gara che evidentemente sorride al comasco, per la terza volta al via, visto che lo scorso anno vinse la Classe Rally4.   Una medaglia d’oro al Monte-Carlo ce la regalano Matteo Chiarani (35° assoluto), affiancato dal senatore dei rally Flavio Zanella con la Škoda Fabia di SMD che conquistano il successo nella Master Cup, categoria di cui hanno mantenuto il primato dal primo all’ultimo metro, vincendo nove delle sedici prove speciali disputate, fra le quali anche il mitico passaggio sul Turini di domenica all’ora di pranzo. Alle sue spalle, con una prestazione da incorniciare, si piazzano Marco Oldani e Pietro D’Agostino che, oltre a essere 37esimi assoluti con la Peugeot 208 Rally4 della Dream One, concludendo secondi di categoria RC dopo essere rimasti costantemente sul podio per tutta la gara, vincendo anche la prova di Aucelon-Recoubeau Jansac di sabato pomeriggio. Oldani apre una terzina di italiani che hanno concluso in fila precedendo Flavio Brega-Marco Zegna, 38esimi assoluti con la Škoda Fabia di MM Motorsport, alla prima esperienza del pilota pavese al Monte-Carlo. Brega ha bruciato sul filo di lana per appena 8”3, proprio nell’ultima prova del Turini (grazie a una grande prestazione), Enrico Brazzoli-Martina Musiari sulla Škoda di PA Racing, con il saluzzese in precarie condizioni fisiche per una frattura al polso che lo ha costretto a stringere i denti per tutta la gara con il miraggio di vedere il palco arrivi a Monte-Carlo. Miraggio diventato realtà domenica pomeriggio.    

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Rally CRZ

LAKES RALLY TROPHY DÀ APPUNTAMENTO AL 2026

Dopo due stagioni, la serie dedicata ai rally lacustri prende un anno di pausa. Troppe le problematiche legate ai calendari e alle nuove normative. Gli organizzatori del Lakes Rally Trophy annunciano che nel 2025 la serie non si disputerà. Dopo due anni, i nuovi regolamenti e i calendari troppo pressati hanno imposto una pausa di riflessione che potrà aiutare a ricalibrare la formula per il 2026. Nata nel 2023 su iniziativa di Massimo Beltrami, Filippo Prestinari ed Andrea Sabella, organizzatori rispettivamente dei rally del Ticino, della Valle Intelvi e del Laghi, nel 2024 LRT aveva allargato gli orizzonti coinvolgendo anche il Rally del Sebino, altra apprezzata gara a “tema lacustre” in provincia di Bergamo. L’uscita dei nuovi calendari avvenuta solo a metà dicembre ha visto lo spostamento del Sebino in una data a ridosso del Ticino (comunque ancora in via di definizione) facendo sollevare i primi dubbi in quanto alla possibilità di proseguire. Attualmente però, le nuove norme che stanno pesantemente condizionando i gruppi organizzatori- su tutti l’aumento smisurato dei costi assicurativi- ha suggerito ai quattro promoter di concentrare i propri sforzi sull’organizzazione dei loro singoli eventi evitando di disperdere energie e soldi in iniziative utili ed apprezzate ma collaterali. “La nostra idea– dicono all’unisono gli organizzatori- è quella di riproporci nel 2026 perché LRT è una formula in cui crediamo; contiamo sul fatto che le difficoltà del 2025 potranno essere superate e, tra alcuni mesi, ci si potrà mettere al tavolo per discutere ancora insieme una formula promozionale per fidelizzare alle nostre gare i concorrenti che hanno apprezzato Lakes Rally Trophy”. Sono tanti davvero i premi distribuiti tra i quali, è bene ricordare, la possibilità di gareggiare gratuitamente a bordo di una vettura di Rally2. “A breve faremo le premiazioni della stagione appena conclusa per dare ancora risalto a tutti coloro che hanno creduto in noi” concludono i promoter di LRT. Lakes Rally Trophy è un’iniziativa di Rally del Ticino, ASD Rally Dei Laghi, Valle Intelvi Corse e Sebino Eventi Racing in collaborazione con d-Max Racing, Pirelli, Sparco, Panta, Chicco d’Oro, F.lli Puricelli SA ed Ice Driving School. WWW.LAKESRALLYTROPHY.COM 

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Rally CRZ

Rally del Bardolino 2025: tutto pronto per la quarta edizione

L’evento organizzato dall’omonimo Rally Club scalda i motori: 8 prove speciali con identico percorso moderne e storiche. La gara, valida per la Coppa Rally di 4^ Zona, si terrà il 7 e 8 marzo, con iscrizioni aperte dal 6 febbraio. Bardolino, 25 gennaio 2025 – Il 4° Rally del Bardolino è pronto a prendere il via, consolidandosi come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama rallystico veronese. Organizzata dal Rally Club Bardolino, la gara veronese si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 marzo, con base operativa e cerimonie di partenza e arrivo previste a Bardolino, una delle più suggestive località benacensi. La competizione, valida come primo round della Coppa Rally di 4^ Zona, si articolerà su otto prove speciali, per un totale di 244 chilometri complessivi, offrendo spettacolo ed emozioni agli equipaggi ed al pubblico. Le iscrizioni apriranno giovedì 6 febbraio 2025, e si svolgeranno come di consueto in due fasi: prima fase tramite l’Area Riservata sul sito acisport.it e la seconda, integrativa, tramite il sito rallyenter.it Confermato anche per questa edizione lo svolgimento del Bardolino Historic, la gara riservata alle vetture storiche che abbraccia i nuovi regolamenti ammettendo auto fino al 1992. A seguire, spazio al “rally classico” con una classifica separata dedicata alle vetture dal 1993 al 2000, garantendo ulteriore interesse per gli appassionati di auto d’epoca e youngtimer. La partenza è fissata per la serata di venerdì 7 marzo, dopo lo shakedown in tarda mattinata, con le prime sfide sulle spettacolari prove notturne, mentre la giornata di sabato 8 marzo vedrà lo svolgimento della seconda frazione di gara, più corposa, e si concluderà con l’arrivo a Bardolino a partire dalle 16:45. Gli organizzatori del Rally Club Bardolino desiderano ringraziare in anticipo tutti i collaboratori, i partner e le istituzioni che rendono possibile la manifestazione, contribuendo a rafforzare l’immagine di un evento che unisce sport e territorio in una cornice unica.  

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Focus

93° Rallye Monte-Carlo Sébastien Ogier conquista la stella della decima vittoria al Monte

Sébastien Ogier conquista la sua decima vittoria al Monte-Carlo, in un edizione che, pur essendo senza neve, ha proposto tutte le difficoltà classiche della gara monegasca, tradizionale apertura del mondiale rally. Ogier ha vinto non solo perché è stato il più veloce, ma perché ha dimostrato una costanza di risultati invidiabile e ha commesso un solo errore, mentre tutti gli altri hanno pagato caro le loro situazioni complesse. Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Toyota Yaris di Sébastien Ogier, vincitore del Rallye Monte-Carlo 2025)   MONTE CARLO (Principato di Monaco), 26 gennaio – Inutile discutere. Il più forte pilota rally dei nostri giorni è lui: Sébastien Ogier. Se lo sia anche di tutti i tempi è un inutile quanto sterile speculazione che non dovrebbe funzionare nemmeno nei bar. Ma oggi il più forte è lui. Che poi il Rallye di Monte Carlo si svolga sulle strade che lui ha percorso fin da bambino è vero (è nato a Gap il 17 dicembre 1983) ma questo non basta a farne un vincente. Ogier, navigato da Vincent Landais (avrà meriti pure lui) ha imposto la sua legge in sei delle 17 prove speciali regolarmente disputate, facendo meglio di Ott Tänak (4), Adrien Fourmaux, Elfyn Evans (2), Kalle Rovanperä, Grégoire Munster, Takamoto Katsuta che si sono fermati a quota 1. Ogier ha subito dimostrato di saper andare forte vincendo le prime due prove speciali di giovedì notte, per poi perdere il comando della graduatoria sulla terza, la Avençon, quando ha rischiato grosso sullo sporco, riuscendo a salvarsi prontamente in testacoda. Sceso in terza piazza il francese ha saputo gestire la situazione nelle condizioni difficili; settimo tempo nella prima prova di venerdì quando ha avvertito tifosi e pubblico che “non dovevano stupirsi del suo tempo alto perché questo è il Monte-Carlo”, per poi essere sempre a ridosso dei migliori in speciale, nonostante una toccata ad un paletto due prove dopo. Poi, rullo percussore, nelle prove successive fino a tornare al comando a metà della seconda tappa e non lasciarlo più fino al podio di Monte-Carlo, segnando il miglior tempo anche nella prova totem del Turini, ultimo ostacolo verso il trionfo. Ogier fa anche sfoggio di umiltà asserendo che “ ho avuto la mia stella fortunata in questo fine settimana. Forse a proteggermi è stata la stella di mio zio, che ci ha lasciato un anno fa (lo zio, suo primo tifoso è morto proprio durante l’ultima notte del Monte-Carlo 2024 e Sébastien perse quel Monte proprio nelle fasi finali dopo aver ricevuto la notizia del lutto). Questa è stata la mia stella”.   ****    Con un Ogier così determinato agli altri concorrenti è rimasto poco spazio e per emergere hanno dovuto approfittare delle disavventure temporanee del francese. Alle spalle di Ogier si è classificata la Toyota di Elfyn Evans-Scott Martin, protagonista di una lunga battaglia con la prima classificata delle Hyundai nelle mani di Adrien Fourmaux-Alexandre Coria, battaglia che ha infiammato soprattutto le fasi centrali della gara, con i due equipaggi non di punta dei rispettivi team che hanno saputo conquistarsi i gradi di piloti top sul campo. Evans ha ereditato da Ogier (in realtà da Neuville) la leadership sulla prima prova della giornata di venerdì, una giornata che ha messo in difficoltà la maggior parte degli equipaggi e che ha registrato la peggior prestazione del gallese (nono assoluto), che poi ha saputo rimanere sempre sulla cresta dell’onda, vincere una prova (la Saint Maurice) e rintuzzare gli attacchi di Fourmaux, rimanendo sul podio virtuale per tutta la gara. Il francese di Hyundai doveva essere la terza forza della Casa coreana dietro Neuville e Tänak, ma con una grinta e una “pulizia” scevra di errori ha vinto la speciale di La Brèole, rimanendo costantemente fra i primi quattro dell’assoluta. E con un passaggio da maestro nella speciale di Digne Les Baines (vinta) di domenica ha riconquistato un terzo gradino del podio più che meritato.   ****   Gloria sì, ma meno di quanto speravano. È la situazione di tutti gli altri. A cominciare da Kalle Rovanperä, rientrato in pianta stabile nel mondiale rally, in difficoltà con auto, strada e penumatici nella prima corta giornata di giovedì notte, una zampata venerdì e poi senza squilli negli altri momenti, riuscendo a conquistare la quarta piazza proprio nell’ultima prova di Peira Cava ai danni di Ott Tänak. Probabilmente dalle prossime gare, quando riconquisterà i gradi di capitano Toyota (Ogier sarà a mezzo servizio nel mondiale, altrimenti il favorito per il titolo sarebbe lui) cambierà ritmo e tornerà a essere il Kalle del 2022 e 2023. Ott Tänak è quinto, dopo aver dato un gran bombardone sulla sesta prova, la terza di venerdì, la Bréole-Selonnet, nella quale ha distrutto tutto il posteriore della sua Hyundai i20. Bravi, addirittura miracolosi, i meccanici della Casa coreana che hanno saputo ricostruire la vettura permettendogli di chiudere la giornata in quinta piazza. Sabato sembrava essere la giornata dell’estone, che ha vinto quattro delle sei prove speciali, superando Rovanperä e arrivando a insidiare il podio di Fourmaux. Nella prima prova di stamattina era riuscito a superare il francese, ma nella successiva veniva superato da Fourmaux, con Rovanperä che lo scavalcava nel successivo Turini. Alla fine commenta che la sua prestazione è stata caratterizzata da “alti e bassi per tutta la gara, ho avuto difficoltà di scelta degli pneumatici e di essere in buona posizione per il prossimo rally di Svezia”. Chiude la sestina Thierry Neuville e questa è quasi una posizione insperata, visto che alla partenza della tappa di oggi era ottavo. Dopo una buona partenza giovedì sera, il belga è stato vittima di ogni sorta di problemi, fra diritti, spegnimento di vettura che ha richiesto di essere resettata in prova speciale e prestazioni non convincenti che lo hanno portato a ottenere questa posizione solo grazie al ritiro di due dei concorrenti che lo precedevano e commentare: “se sceglievo le stesse mescole dei miei avversari ero inesorabilmente più lento. Questo non è stato un

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Focus

Rallye Monte-Carlo atto terzo, Ogier consolida il primato, ma che battaglia alle sue spalle

Mentre il francese della Toyota conduce una tappa molto tattica, che gli consente di allungare sulla concorrenza, alle sue spalle è battaglia fra Evans e Fourmaux che si scambiano continuamente posizione, ma vengono avvicinati da Ott Tänak che con quattro successi in speciale si ripropone come uno dei più accreditati al podio finale Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Hyundai i20 di Ott Tanak, vincitore di quattro prove speciali oggi)   GAP (Francia), 25 gennaio – Il Rallye di Montecarlo 2025 riparte per la sua terza tappa, che si svolge sul doppio passaggio sulle tre prove ad ovest di Gap, prima di tornare per l’ultima volta nella cittadina delle Hautes Alpes, per l’ultimo parco assistenza e riordino notturno, per poi spiccare il volo, domani, 26 gennaio, verso Monte-Carlo. Questa di oggi è la tappa più lunga della gara, nonostante gli organizzatori abbiano deciso di accorciare di 5,37 km la speciale di Aucelon/Recoubeau-Jansac, portando la giornata a 120,66 km di tratti cronometrati.   ****   La tappa odierna ha posto in evidenza Sébastien Ogier che, pur senza siglare il miglior tempo nelle prove speciali (un paio di volte secondo, una volta terzo e una quarto, due volte quinto) non ha mai perso il contatto con il migliore in speciale, riuscendo così a portare il suo vantaggio sul secondo classificato, come ieri sempre Elfyn Evan, da 12”6 a 20”3. Grande protagonista di giornata è stato Ott Tänak che si è imposto in quattro delle sei prove speciali, recuperando una posizione nella classifica assoluta (ha scavalcato un poco brillante Kalle Rovanperä), riducendo così il suo ritardo dal podio a soli 8”8, dai 31”3 con cui era partito in mattinata. E la lotta per il podio, che sembrava ristretta fra Elfyn Evans e Adrien Fourmaux (ora bisogna considerare anche Tänak) è stata entusiasmante con un paio di scambi di posizioni che hanno alla fine lasciato la classifica come era ieri sera. Ma molto più incandescente. La giornata ha messo in luce Gregoire Munster, vincitore della prima prova e Takamoto Katsuta (vincitore della terza prova di giornata) che ha concluso sesto assoluto nonostante uno stallonamento. Infine in Rally2 Griazyn ha riconquistato la leadership proprio nell’ultima speciale, ma tutto si deciderà nelle prove di domani. L’ultima tappa del 93° Monte-Carlo prevede il ritorno da Gap a Monte-Carlo affrontando tre prove speciali, per un totale di 50,90 km cronometrati, ultima delle quali il mitico Turini.   ****   L’ordine di partenza sulle prove speciali odierne è stilato, come da regolamento capovolgendo la classifica delle Rally1 (solo loro) con Gregoire Munster “apripista”, ultimo di categoria dopo la foratura sulla PS8 ed avendo percorso la prova successiva con pneumatici non in assetto corretto, avendo in quella occasione montato la gomma da neve che aveva nel baule, insieme alle altre tre supersoft che già equipaggiavano la sua Ford Puma. Il lussemburghese, rientrando ieri nel parco assistenza notturno aveva deciso di ritirarsi essendo precipitato in 19esima posizione, perdendo in una sola prova 13 scalini della graduatoria, ma poi ha deciso di essere ancora della partita e ripresentarsi al via questa mattina. Il pilota della Puma (ieri Sport News Immagini aveva dedicato a lui la copertina) fa vedere di che pasta è fatto e, scacciando fantasmi e depressione della sera precedente, stacca la miglior prestazione sulla prima prova di giornata, La Motte-Chalancon/Sain Nazaire (primo successo in carriera, alla 39esima gara WRC) precedendo di 8/10 Ogier (che fa i complimenti a Munster per l’ottima prestazione sottolineando pure le tre ottime prestazioni del giorno precedente), che apre il trio di Toyota composto anche da Kalle Rovanperä, Takamoto Katsuta, quindi Adrien Fourmaux che come al solito si conferma il più veloce fra le Hyundai, davanti a Evans, Tänak (settimo), Pajari, McErlean che conclude il filotto delle nove Rally1; la terza giornata inizia negativamente per Thierry Neuville che deve fermarsi in prova speciale, resettare l’elettronica della sua vettura, e poi riprendere di buon passo (alla i20 era già successo in Giappone) perdendo altri 1’00”5 da Ogier. Il belga rimane in ottava posizione assoluta, ma vede anche allontanarsi l’avversario che lo precede Sami Pajari da cui dista 1’16”1. In Rally2 il mattatore resta Yohan Rossel, che in questa prova precede di 3”2 il fratello Leo, quindi Solberg e Griazyn. Daprà è sempre il migliore degli italiani. La speciale viene interrotta a causa dell’incendio della Škoda Fabia Rally2 di Filippo Marchino e Pietro Elia Ometto, che al momento del ritiro erano 48esimi assoluti.   ****   La successiva Aucelon/Recoubeau-Jansac vede il successo Ott Tänak che per la prima volta in questo Monte 2025 stacca la miglior prestazione assoluta, precedendo Adrien Fourmaux che facendo meglio per 2”1 di Elfyn Evans riesce a superare in classifica per 5/10 il gallese conquistando la seconda piazza assoluta. Dietro Katsuta, Ogier, Pajari con Neuville solo nono che si è ormai reso conto che spingere non serve a nulla e approfitta delle prove speciali per fare esperimenti di assetto, ammortizzatori e quant’altro si può testare in gara. Yohan Rossel continua guidare la Rally2 precedendo in prova Solberg e Griazyn che al momento paga 29”9 al francese. Escono di strada Rachele Somaschini e Nicola Arena che occupavano la 59esima posizione assoluta. Nessun danno all’equipaggio e decisione di rientrare nella tappa di domani con il Super Rally. La terza speciale, La Batie-des Fonts/Aspremont, regala il successo in prova speciale al giapponese della Toyota Takamoto Katsuta che precede il redivivo Neuville, ma Ogier fa buona guardia e paga appena 1”1 al belga, ma allunga ulteriormente su Fourmaux che fa meglio di Evans e per il momento consolida la sua seconda posizione assoluta. Dopo la prima tornata sulle prove Ogier è al comando con 17”2 su Fourmaux, in piena lotta con Evans su cui ha appena un vantaggio di 2”8. La lotta per il podio sembra fermarsi qui, visto che il quarto assoluto è Kalle Rovanperä, che deve guardarsi dal ritorno di Tänak che lo insegue ad appena 1”. Solberg fa sua la prova in Rally2 superando per appena

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Focus

Rallye Monte-Carlo, la roulette premia il numero di Ogier

La tappa di venerdì, come era ampiamente prevedibile, ribalta più e più volte la situazione in classifica, portando ai vertici un perfetto Ogier, capace di gestire la situazione quando si faceva critica e di attaccare quando ce n’era la possibilità. Pagano le conseguenze di toccate e forature i due alfieri Hyundai, Neuville e Tanak, attardati in classifica, mentre stupiscono le prestazioni delle Ford Puma con Munster e McErlean Testo di Tommaso M. Valinotti, Foto Magnano / Sport News Immagini (in apertura la Ford Puma di Gregoire Munster, una delle piacevoli soprese della gara)   GAP (Francia), 24 gennaio – Attendersi un Monte-Carlo senza colpi di scena è come pensare a una ruota della roulette che non giri. Qualche volte la pallina si ferma sul rosso, qualche altra sul nero; a volte premia i pari, altre i dispari, e infine, se lo desidera, la pallina regala il jackpot al numero baciato dalla fortuna. La giornata è sicuramente favorevole al #17 Sébastien Ogier, capace di tenersi lontano dai guai e di dare la zampata nelle ultime due prove di giornata portandosi al comando. Per Hyundai invece una giornata di massima negatività con Neuville che tocca e fora due volte e Tänak che distrugge la sua i20 al termine del primo giro sulle prove, ricostruita miracolosamente, e con molta competenza, dai meccanici La prima tappa notturna di giovedì si era chiusa con Thierry Neuville in cima alla classifica dopo che Sébastien Ogier aveva vinto le prime due prove speciali, correndo il rischio, nella terza, di finire fuori strada, perdendo terreno e scivolando al terzo posto in classifica, con un ritardo di 12”8 dalla vetta della classifica, preceduto anche dal compagno di squadra in Toyota Elfyn Evans, che in seguiva Neuville a 2”. Dietro Ogier Ott Tänak, che non aveva ancora trovato il guizzo, Adrian Fourmaux, e Kalle Rovanperä che non ha trovato il feeling giusto con pneumatici e vettura dopo un anno di assenza, pagando anche il fatto di essersi confrontato su prove che gli avversari avevano disputato, almeno in parte, nelle precedenti edizioni. Ma l’enfant prodige finlandese ha dimostrato di poter essere della partita segnando il terzo tempo assoluto nella prova conclusiva della notte, e se 43”9 sembrano molti da recuperare, ciò nonvale sulle insidiose strade del Monte-Carlo. **** Il primo giro sulle prove si apre con la Saint Maurice-Aubessagne, 18,68 chilometri caratterizzati da ampie placche ghiacciate affrontati dai concorrenti con pneumatici chiodati, che esaltano la guida spericolata di Kalle Rovanperä, che stacca il miglior tempo, davanti alle sorprese Grégoire Munster che stacca il secondo tempo con la Ford Puma e il finlandese Sami Pajari sulla Toyota Yaris Rally1. Oliver Solberg, non avendo nulla ormai da perdere attacca a fondo, ed è quarto assoluto e migliore delle Rally2, con la GR Yaris, e precede Fourmaux, Ogier che commenta: “non dobbiamo sorprenderci per un Monte-Carlo in queste condizioni. Meglio il ghiaccio di oggi che il fango di ieri e il risultato del Monte-Carlo si guarda solo alla fine”. Ogier continua a filosofeggiare, facendo meglio di Elfyn Evans e soprattutto di Thierry Neuville, che essendo il primo a passare sulle strade si è trovato il ghiaccio anche in punti in cui non se lo aspettava. E così Evans passa al comando con 8/10 su Neuville e Ogier che si è avvicinato a soli 4” dal belga. Dietro Tänak, Fourmaux e Rovanperä che ha ridotto il distacco dalla vetta a soli 22”. La seconda piazza di Rally2, dietro il lontano Solberg, consente a Griazyn di allungare decisamente su Rossel, staccato in generale di 18”9 secondi, mentre Daprà, sedicesimo in prova e in gara continua a essere il migliore degli italiani. **** La successiva Saint Léger les Mélèzes-La Batie Neuve viene annullata, per permettere di soccorrere uno spettatore ferito e si passa pertanto alla successiva La Bréole-Selonnet di 18,31 km su asfalto secco con piccole chiazze di neve e placche di umidità, condizioni di fondo che mettono in crisi i piloti che hanno scelto di partire al mattino con i chiodati. Ad approfittare della situazione è Fourmaux che vince la speciale davanti al concreto Munster e Ogier che è il migliore dei big, nonostante uno spavento a metà prova. Seguono Evans, Rovanperä e Tänak che nonostante finisca in un fosso e danneggi pesantemente il retrotreno della su Hyundai riesce a raggiungere il fine prova con un ritardo tutto sommato limitato a soli 21”7. La situazione si fa pesante per Thierry Neuville che perde quasi due minuti da Fourmaux, siglando il 33° tempo assoluto, a causa di una uscita di strada strappando la ruota posteriore sinistra che resta agganciata alla sospensione, con sentendo al belga di raggiungere il fine prova e la successiva assistenza di Gap. Ma la classifica è rivoluzionata, con Evans che passa al comando con appena 1”5 su Ogier, Fourmaux che diventa il migliore di Hyundai in terza posizione, seguito da Munster con la Ford Puma, Tänak e Rovanperä che ormai ha ridotto a un solo decimo il ritardo dall’estone; Neuville precipita in nona posizione a 1’48 da Evans. Rossel si impone in Rally2 davanti a Griazyn di 3/10, quindi Solberg che continua la sua operazione di scalata di posizioni in classifica risultando ora 25° assoluto e 13° di categoria. Daprà mantiene il comando degli italiani e la 16esima piazza assoluta. **** Al parco assistenza di Gap, di appena 43 minuti i meccanici della Hyundai compiono il miracolo sia sulla vettura di Neuville, sia quella ben più disastrata di Tänak che si è presentata nella cittadina delle Hautes Alpes mancante di tutta la parte posteriore. Ma, come diceva Lucio Battisti, questi meccanici con un cacciavite in mano (e qualche attrezzo in più) fanno miracoli. All’uscita del parco assistenza, visto il cielo limpido e la temperatura più elevata, tutti i concorrenti optano per partire con pneumatici supersoft e due chiodate nel baule, tranne il pilota Ford Munster, che sceglie due neve al posto delle chiodate. Scelta per lo meno bizzarra, visto che si segnalano sì placche di ghiaccio ma non sono previste precipitazioni. La

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Rally CIAR

La N5 “Step 2” ha percorso nei giorni scorsi i suoi primi chilometri sullo sterrato

24.01.2025 – Sono stati Alfredo “Dedo” De Dominicis e Umberto Scandola a guidare per la prima volta una vettura N5 “Step2”. Il test è andato in scena fra lunedì 20 e martedì 21 gennaio e ha visto impegnata una Peugeot 208 N5 Step2 su alcuni sterrati attorno a Teramo. “Dedo” e Scandola hanno guidato complessivamente per un centinaio di chilometri su una strada resa particolarmente complessa dalla neve caduta nella notte precedente al test che nel corso della giornata si è sciolta, riempendo la carreggiata di molto fango. Nonostante questo la vettura si è comportata in modo eccellente, permettendo ai due piloti di ricevere ottimi feedback dalla prima giornata trascorsa dalla vettura sullo sterrato. Ne erano stati pianificati altri due ma la vettura sembra essere già pronta per il debutto in gara anche sulla terra. Alfredo De Dominicis:“È stata una grande soddisfazione guidare quest’auto in condizioni così difficili. Ha un’eccellente guidabilità e un’ottima trazione: siamo molto più avanti di quello che speravamo. Andrea Carretti della Tedak Racing mi ha di nuovo stupito per la bontà del lavoro fatto”. Umberto Scandola:“Ho avuto il piacere di provare la nuova N5 Step2 al suo esordio sulla terra. L’auto si è rivelata divertente da guidare e con del potenziale, restituendo soddisfazione alla guida. Il pacchetto su sterrato potrebbe garantire un’esperienza appagante. Le prime sensazioni sono state sicuramente positive e il lavoro dietro al progetto si distingue per grande professionalità.” Nel frattempo prosegue la costruzione di due nuovi esemplari di N5 Step2, sempre sulla base della Peugeot 208, mentre è stata già completata la produzione di dieci meccaniche complete da parte di Tedak Racing utili alla ricambistica su campo gara, e sono in consegna altre due trasmissioni da parte della ditta francese 3MO. A breve verranno comunicati da N5 Italia i programmi di queste nuove vetture Step2 per la stagione alle porte, come pure i regolamenti dei nuovi Trofei N5 “Gravel” e “Tarmac” 2025.

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Rally CIAR

Toyota Gazoo Racing Italy annuncia i programmi per il 2025: Thomas Paperini sarà il pilota ufficiale nel Campionato Italiano Assoluto Rally

Confermato il programma della GR Yaris Rally Cup alla sua quinta edizione. Il TGR Italy, il team ufficiale di Toyota Motor Italia, annuncia i programmi per il 2025 con la conferma della partecipazione al CIAR e del campionato monomarca GR Yaris Rally Cup. Al ventottenne pilota toscano, Thomas Paperini, vincitore della GR Yaris Rally Cup 2024, è stato assegnato il volante della Toyota GR Yaris Rally2, vettura equipaggiata con fornitura ufficiale Pirelli con la quale affronterà i sette appuntamenti del “Tricolore”. Inizierà con il Rally Il Ciocco la quinta edizione della GR Yaris Rally Cup, campionato monomarca promosso da Toyota Motor Italia e dedicato alla GR Yaris R1T 4X4. Sei gli appuntamenti in programma inseriti nel calendario del Campionato Italiano Assoluto Rally, con un montepremi quantificato in oltre 300.000 euro tra premi in denaro ed in valore.   Il Toyota Gazoo Racing Italy è pronto a vivere un nuovo anno ricco di sfide sulle strade del Campionato Italiano Assoluto Rally 2025, che vedrà ancora schierata una Toyota GR Yaris Rally2 equipaggiata con fornitura ufficiale Pirelli.  Al volante della vettura ci sarà Thomas Paperini, campione in carica nella GR Yaris Rally Cup e già vincitore dell’edizione 2022 del campionato monomarca. Una scelta, quella di Toyota Motor Italia, che garantirà al ventottenne pilota toscano la possibilità di misurarsi con la vettura di vertice nel Campionato Italiano Assoluto Rally, confermando, come priorità del marchio, la crescita di giovani piloti, in linea con il programma di valorizzazione dei ‘Rookie’ sempre più rilevante per Toyota anche a livello mondiale. Affidando il volante della GR Yaris Rally2 a Thomas Paperini, Toyota Gazoo Racing Italy consolida la principale finalità del proprio progetto, legato alla valorizzazione del palcoscenico rallistico giovanile italiano con la possibilità, per i partecipanti della GR Yaris Rally Cup, di poter ambire ad uno sviluppo professionistico.  “Siamo davvero orgogliosi di confermare anche quest’anno le nostre attività sportive in Italia con il nostro team ufficiale, il Toyota Gazoo Racing Italy. L’esperienza dello scorso anno è stata molto soddisfacente con il secondo posto nel CIAR alla nostra prima partecipazione e il campionato monomarca GR Yaris Rally Cup ormai alla quinta edizione. Tra gli obiettivi dei nostri programmi sportivi c’è anche quello di sviluppare le competenze delle persone e favorire la crescita dei giovani piloti italiani ed è per questo che siamo felici di annunciare la ‘promozione’ del giovane Thomas Paperini, vincitore di due edizioni della nostra Cup, al Campionato Italiano” ha dichiarato Christian Mohorovicich, Direttore Marketing Toyota Motor Italia. La pianificazione sportiva di Toyota Motor Italia realizzata attraverso il proprio reparto corse sarà articolata sulla partecipazione a tutti gli appuntamenti previsti dal Campionato Italiano Assoluto Rally con Thomas Paperini che passerà, così, dal volante della Toyota GR Yaris R1T 4×4 – la protagonista della GR Yaris Rally Cup – alla Toyota GR Yaris Rally2, che ha garantito a Toyota Gazoo Racing Italy la seconda posizione finale nel “Tricolore” 2024, già dal primo anno della vettura sul mercato sportivo internazionale. Ad affiancare Thomas Paperini sarà Andrea Gabelloni, copilota con il quale ha condiviso la vittoria della GR Yaris Rally Cup 2024.  Un progetto ambizioso, quello legato alla GR Yaris Rally Cup, giunto ormai alla sua quinta edizione che sarà pronto a regalare anche quest’anno nuove e stimolanti sfide per la GR Yaris R1T 4×4 sulle strade di sei appuntamenti del Campionato Italiano Assoluto Rally: Rally Il Ciocco (22-23 marzo), Rally Regione Piemonte (12-13 aprile), Targa Florio (10-11 maggio), Rally Due Valli (31 maggio-1 giugno), Rally del Lazio (13-14 settembre), Rallye Sanremo (18-19 ottobre). A confermare il valore del campionato monomarca sarà anche quest’anno il suo montepremi di oltre 300.000 euro tra premi in denaro ed in valore. 

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